È vero: i miei studi universitari risalgono a mezzo secolo fa. Da quanto la Medicina, oggi diventata scienza in barba a quelli che sono i pilastri dell’epistemologia, si è evoluta assorbendo fondamenti da discipline affascinanti ed attraenti come quella della finanza, specie se praticata in termini personali, io non posso far altro che gettare nell’indifferenziato molto di quanto i miei professori si prodigarono per insegnarmi.
I casi sono due: o allora non avevamo capito niente di come funzionano la chimica e la fisica con tutti i loro risvolti che coinvolgono la biologia e il funzionamento degli organismi viventi, o il corpo umano (lui, perché i rinoceronti e i trifogli non suscitano interesse) ha cambiato modalità di funzionamento.
Tanto per fare un esempio, allora mi s’insegnava che i vaccini non funzionano sempre; che chi vaccina una donna gravida è un delinquente e chi vaccina qualcuno che già ha superato la malattia è un ignorante. Chi ha qualche curiosità storica può trovare questi princìpi riandando a ben oltre due secoli fa. Mi s’insegnava pure che nessun farmaco è privo di effetti collaterali e che, per ovvia conseguenza, i farmaci si usano solo se e quando non ci siano altre strade praticabili. Insomma, con i farmaci non si gioca. Così mi s’insegnava. Ma oggi tutto è cambiato.
Ora, nel 2019, chi ha qualche secondo da spendere guardi https://www.facebook.com/luigi.quintavalle/videos/10213142112057859/?hc_location=ufi
Il personaggio che rassicura la clientela è un tale Alberto Villani, forte di un curriculum abbagliante e presidente della Società Italiana di Pediatria.
Ascoltando le sue poche frasi mi sono chiesto che cosa gli sarebbe accaduto se si fosse presentato ad un esame di farmacologia dei mie tempi. Vero è che il professor Luigi Molinengo, farmacologo allora di prima grandezza, era di una cortesia e di un’educazione squisite e, dunque, l’ipotetico studente Villani Alberto non si sarebbe visto affibbiare un calcio nelle terga né si sarebbe sentito consigliare un immediato cambio di facoltà scegliendone una dove avrebbe fatto meno danni. Altrettanto vero, però, è che non avrebbe avuto la minima speranza di raccattare nemmeno il poco onorevole sì, ma salvifico 18. “Torni quando sarà più preparato e, soprattutto, quando avrà capito qualcosa” credo che sarebbe stata la frase che avrebbe accompagnato il Nostro mentre rosso e sudato si allontanava dall’aula.
Ma, come ho scritto qualche riga fa, da quei tempi bui, per fortuna, tutto è cambiato e ora siamo baciati dalla luce di fari di nuova sapienza come è il professor Alberto Villani al cui cospetto dobbiamo tutti inchinarci, qualcuno con il capo cosparso di cenere, tutti con le mutande abbassate.
Credo che stiamo avendo 1 abbassamento dei valori, etici morali e anche culturalmente siamo messi male, dà proprio l’idea di 1 regime e di 1solo modo di pensare peraltro assurdo, questa scienza è distorta ed è già successo …https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwjw3unQuLbiAhVN-6QKHf-MDAcQFjABegQIBBAB&url=http%3A%2F%2Fwww.cittadellascienza.it%2Fnotizie%2Fla-scienza-sbagliata-del-nazismo%2F&usg=AOvVaw2eAT9Rtl6v4VPPopCmgwFq
ciò che mi sorprende in tali periodi storici come possa la gente farsi convincere della veridicità di tali teorie … io non mi intendo di scienza, ma basta avere 1 po’ di bon senso per capire che c’è qualche cosa che non torna ….
RISPOSTA a Laura77 – Non posso essere d’accordo con l’articolista sulla definizione della medicina nei campi di concentramento nazista come la pagina più oscura della medicina moderna. Oggi stiamo vivendo un momento infinitamente peggiore. Allora si trattava di, tutto sommato, pochi pseudoscienziati con evidenti problemi psichiatrici. Che costoro si siano macchiati di delitti efferati è un dato di fatto innegabile ma, in fondo, si trattava di “poche” cavie umane: qualche milione di esseri umani, non pochi di loro bambini, a disposizione di quella che si spacciava per scienza e certo solo una frazione di loro finiti nell’inferno degli esperimenti. Oggi… Leggi il resto »
Sono d’accordo con lei, ma anche adesso c’è 1 ideale di Superuomo, mi fanno orrore, provo immenso schifo delle loro idee …. lei che è uomo di scienza che rispetto poi vorrei sapere la sa opinione sl transumanesimo..
https://youtu.be/NCIV17NFswk
ripeto non ne so niente di scienza, mi intendo solo di arte, letteratura e filosofia…. questi concetti per me sono 1 aberrazione solo al pensiero….
RISPOSTA a Laura77 – Non li avevo mai sentiti nominare e non ne sentivo la mancanza.
In questo interessante articolo si dice che la Johnson & Johnson è sotto processo per le eccessive prescrizioni di farmaci oppiacei negli USA. Io mi aspetterei che tra le politiche di marketing aggressivo delle case farmaceutiche e le persone che usano i farmaci ci fosse il medico che tutela l’interesse del paziente… https://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2019-05-28/johnson-johnson-oggi-sbarra-l-epidemia-oppiacei–070012.shtml?uuid=ACCnuZJ&refresh_ce=1 Sempre per stare a un argomento toccato di passaggio nell’articolo, pochi giorni fa al supermercato ho visto uno scaffale pieno di confezioni di talco della più nota marca, che probabilmente tutti noi abbiamo avuto/ abbiamo in casa, con la scritta “DA SEMPRE LA MIGLIOR POLVERE PER LA… Leggi il resto »
RISPOSTA a Paride – La J&J sta avendo diversi problemi che le stanno costando caro. Uno più, uno meno… Quanto al talco, se mi si dimostra che un minerale non troppo dissimile dall’amianto e a volte con qualche inquinante a dir poco critico, ridotto a dimensioni almeno di microparticella fa bene, sarò lieto di ammettere che per decenni ho sbagliato tutto. Un tempo si diceva che le chiacchiere stanno a zero. Oggi, con il progresso, sono solo quelle a contare.
Ho usato impropriamente il borotalco diversi giorni addietro, non per igiene personale, ovviamente, e ne ho avvertito subito la tossicità. E non serve eseguire un’analisi chimica per capirlo. L’organismo umano è un immenso laboratorio chimico la cui verifica è fatta dai sensi. Se quella finissima bianca polverina ti dice che fa male, vuol dire che fa male, non c’è verso, checché ne blatera l’esperto di turno, placido rassi-curante, propinandola come panacea per l’igiene; addirittura per mantenere asciutta la pelle! La pelle è un organo importante (come tutti gli altri organi del resto) che ci permette, fra le altre cose, la… Leggi il resto »
RISPOSTA a Carlo – Premettendo che Borotalco è un nome commerciale della Manetti & Roberts, il talco, preso in generale, è come Garibaldi: se ne deve dire comunque bene. Il suo problema principale è quello di essere inalato e respirato quando si viene avvolti da quella tenera nuvoletta. Sulla sua capacità di attraversare la pelle, così come per altre sostanze, non ho dati miei.
E la coca Cola? Mia madre , non scherzo, spesso lo usa come disiscrostante…
RISPOSTA a Laura77 – Certo: la Coca Cola è un eccellente disincrostante. Fatta salva la libertà di ognuno di bere ciò che più gli aggrada, la Coca Cola non è mai entrata in casa mia, così come altri prodotti di larghissimo consumo (vedi una pseudocioccolata spalmabile). Uno dei motivi dell’esclusione è il fatto che la ricetta sia “segreta”. Se io non so che cosa c’è dentro, lascio che il prodotto sia ingurgitato da qualcun altro.
Ho chiesto a qualche produttore di pitture per interni di conoscere gli ingredienti del prodotto e mi hanno risposto che è un segreto. Ho pensato anch’io alla Coca Cola. Quanto alla crema spalmabile al cioccolato ne esistono molte di migliori rispetto a quella più famosa, fatte con olio di girasole invece che con l’olio di palma (il cui problema maggiore non è tanto il fatto che si tratta di un grasso saturo, quanto il fatto che in Asia dove viene coltivato ci buttano su l’Inferno). L’inconveniente di queste altre creme spalmabili è che costano di più (avendo ingredienti migliori) e… Leggi il resto »
RISPOSTA a Paride – IL cardinale Carlo Carafa, personaggio un po’ birichino ma simpatico vissuto in pieno Cinquecento, diceva che, se la gente pretende di essere imbrogliata, la s’imbrogli.
Dottor Montanari buona sera. Ieri mi sono imbattuto in qualcuno, tale Isaura Bianchi, su FB, che ha commentato una mia colorita osservazione su un post di Riccardo Mansi. Corriere della Sera, 138 casi di morbillo nel Lazio in tre mesi eccetera eccetera. La signora è stata prima prudente e poi, dopo che io ho ammesso la mia ignoranza in materia si è scatenata. In un battibaleno ho scoperto alla fine che lei dottore è un cialtrone, che non sa cosa sia un bianco campione, e non conosce nemmeno le buone pratiche di laboratorio oltre che usare sistemi d’indagine da liceale.… Leggi il resto »
RISPOSTA ad Eugenio Cassi – L’articolo 21 della Costituzione permette a chiunque di esprimere opinioni. Aggiungo che rendersi ridicoli non è un reato. Se avessi un ritaglio di tempo, mi divertirebbe un incontro con questo luminare del Bar Sport. Giusto di passaggio: i bianchi si fanno a ragion veduta e quando ce n’è bisogno. Le tecniche da liceale sono quelle che dopo oltre 20 anni da che le abbiamo messe a punto cominciano ad essere utilizzate dalle maggiori università del mondo.
Toh, passate le elezioni europee, si torna alla carica:
https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2019/05/31/news/morbillo_864_casi_da_inizio_anno_picco_ad_aprile-227619123/?refresh_ce
L’avevo scritto e mai profezia è stata così facile.
RISPOSTA a Paride – Mi chiedo perché lei legga certi giornali. Ha provato con Il Venacoliere?
Paride, bellissimo articolo di Repubblica. Quasi mille casi negli States quest’anno, su 325 milioni di persone !
Forse si vergognavano a mettere una misera percentuale, sempre che la sapessero calcolare gli scribacchini di regime senza dover assumere Odifreddi.
Odifreddi, un altro entusiasta dei vaccini…
RISPOSTA a Paride – Io non conosco il geometra Odifreddi poi diventato matematico per laurea universitaria. Di lui non ho letto molto ma, da quel poco, ne ho ammirato l’acume. Cominciò a non piacermi quando finse di aver fatto il Cammino di Santiago (io l’ho fatto e posso assicurare che è tutt’altra cosa rispetto a quello dell’Odifreddi). Mi parve qualcosa che assomigliava a Mao nuotatore: non ce n’era bisogno. Poi lo trovai imbarazzante quando, debordando grottescamente dalle sue sicuramente immani conoscenze, pontificò sui vaccini. Non ho idea del perché il geometra matematico Odifreddi Piergiorgio abbia deciso di avventurarsi nell’argomento. Delirio… Leggi il resto »
Questa mi è nuova! Il logico Piergiorgio Odifreddi, brillante e ponderato com’è, cade in tentazione, perdendo il suo buon senso, se mai l’avesse avuto. Una cosa che noto spesso è che non basta la logica e l’intelligenza per capire certe cose. Il valente matematico affronta il tema dei vaccini dal punto di vista logico e storico (le solite storielle tramandate per tradizione ormai come il paternoster). Da certamente ottimo matematico qual è, potrebbe casomai per es. dare un’occhiata alle statistiche come quella risultata lo scorso anno dall’Osservatorio Epidemiologico di Bari, dove con la farmaco-vigilanza attiva si riportarono 4 casi su… Leggi il resto »
RISPOSTA a Carlo – Una delle tentazioni del successo alla quale chi non ha un’intelligenza socratica e ad angolo giro cade è quella di reputarsi una sorta di oracolo: qualunque cosa esca dalla bocca è “la” verità. Senza fargliene una colpa, Odifredi fa parte del gruppo, peraltro nutritissmo. Lei ricorderà certamente di lauree millantate, di scoperte scippate e di imprese mai compiute ma descritte dai fantasiosi non protagonisti alla Tartarino o alla miles gloriosus. Per quanto mi riguarda, perdono volentieri Odifreddi ma mi permetto di provare un’immensa pena per lui.
Dottore, mi scuso perché lei oggi è a Bologna e piuttosto occupato, ma posto lo stesso una breve chiacchierata via FB con una gentile signora di Roma penso, che mi ha un po’ ripreso perché non ho nominato anch’essa sul suo blog come avevo fatto qualche giorno fa per un’altra signora di Milano. Si chiama Mattea Mattei e dice di conoscerla. Esce questa volta un accenno ad un battibecco piuttosto focoso con sua moglie e lei, al CNR e in Campidoglio, anche durante una giornata organizzata dal senatore Pepe. La signora ha messo in dubbio anche il PhD di sua… Leggi il resto »
RISPOSTA ad Eugenio Cassi – Spero di non deluderla: Mattea Mattei non esiste. L’autrice di ciò che lei m’invita a leggere (non l’ho fatto) è una psicopatica che merita tutta la nostra comprensione e tutta la nostra pietà come le merita qualunque malato. Da oltre una dozzina d’anni questa povera donna si nasconde sotto una lista interminabile di pseudonimi e a volte compare anche con il suo vero nome. Un tempo scrisse pure a riviste scientifiche su cui avevamo pubblicato qualche articolo e si propose addirittura ad una stazione televisiva per analizzare campioni biologici, cosa che, ovviamente, non sa fare.… Leggi il resto »