Buongiorno professore.
Innanzitutto la volevo ringraziare per il grande contributo in termini di informazione che sta dando al nostro paese, anche se sembra purtoppo inascoltato da chi ci comanda.
Non so se ha già notato, ma in questi giorni circola sulle principali radio italiane uno spot che enfatizza le caratteristiche ecologiche della nuova vettura francese, Si parla del filtro e di come la natura possa "tirare un sospiro di sollievo".
Dopo aver visto la sua presentazione sulla natura dei filtri, devo dire che mi vengono i brividi a pensare quanto sia facile dare informazioni sbagliate alla gente e quanto invece sia difficile diffondere le vere notizie. Sfruttando l'onda neo-ecologista che sta (per fortuna) invadendo il mondo, cani e porci si affrettano ad autodefinirsi a favore dell'ambiente.
Secondo lei tra alcuni anni, quando avremo tutti subito le conseguenze del particolato del diesel che va tanto di moda adesso, ci dovremo aspettare delle battaglie legali come quelle viste per il fumo?
Grazie e buno lavoro
Fabrizio Pace
RISPOSTA
Se va ad un vecchio post su questo sito, quello del 26 gennaio scorso, troverà le mie opinioni in merito. Temo che ancora una volta le ragioni del business passino sopra a tutto e a tutti e che, ancora una volta, il principio di precauzione che, lo ricordo, in italia è legge, sia bellamente ignorato.