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La malattia che i vaccini stanno debellando

Ogni giorno trovo conferma: l’unica consolazione solida che abbiamo è che tra quattro miliardi e mezzo di anni il Sole non avrà più “carburante” e il sistema solare cesserà di esistere.

Stamattina, ascoltando il giornale radio di regime, ho appreso che una dottoressa del Pronto Soccorso dell’ospedale di Spoleto avrebbe espresso opinioni non proprio tranquillizzanti sulla sorte che lei avrebbe auspicato per i cosiddetti migranti dei barconi. Uso il verbo ausiliare al condizionale perché quella che viene presentata come autrice dell’esternazione afferma che qualcuno si sarebbe impadronito delle chiavi per accedere alla sua pagina mediatica e avrebbe composto lo scritto apocrifo. Come stiano le cose a me non interessa un fico secco. Ciò che, invece, m’interessa è la reazione dell’Ordine dei Medici che, giustamente, afferma come un medico non possa proporre la morte di nessuno, essendo questo contrario alla deontologia della difficile professione. Ma, allora, che diciamo dell’Ordine stesso che impone con grande impegno la totale non osservanza della deontologia appena sbandierata? Qualche pezzo grosso di quell’ente ha idea di che cosa ci sia scritto nel codice deontologico? Ha notizia di come vengono somministrati i vaccini? È al corrente di che cosa contengono i vaccini? Conosce l’entità reale (reale!) dei danni che quei farmaci provocano? È stato informato del fatto che i medici che azzardano qualche domanda, per ovvia che sia, rischiano la radiazione? Se sì, perché tutto quello strepito per un fatto privo di senso e d’importanza portando in processione Ippocrate per poi prenderlo a secchiate di fango e coprirlo di sberleffi quando, per motivi che la decenza mi vieta di elencare, fa comodo?

Continuando nella mattinata, un amico mi manda un articolo di un quotidiano trentino (https://www.lavocedeltrentino.it/2018/08/27/danni-da-vaccino-attende-il-risarcimento-da-22-anni-la-storia-di-una-famiglia-trentina/) che invito a leggere.

La storia raccontata è la fotocopia di quello che accade normalmente e, dunque, è la classica non notizia: i vaccini fanno guai a non finire e l’apparato statale che li sponsorizza fino a forzarne con la violenza la somministrazione s’infischia bellamente non solo delle innumerevoli tragedie provocate da questa follia ma s’infischia pure delle sentenze emesse dalla magistratura. Anche questa è una non notizia: chiunque abbia avuto a che fare con lo stato, anche per ragioni lontanissime da quelle appena descritte, sa bene che il delinquente più accanito e regolarmente impunito di cui soffriamo è l’apparato statale.

Ma veniamo all’articolo del quotidiano. Seppure timidamente, un mezzo d’informazione scrive qualcosa che il regime potrebbe non gradire, e questa è la sola novità. Personalmente mi ha fatto sorridere il lungo esordio del giornalista che, prudentemente, omette di rivelare la sua identità. Subito si mettono le mani avanti: noi non prendiamo posizione. Poi, per stare, come si suol dire, dalla parte dei bottoni, si rassicura chi potrebbe far partire qualche sculacciata: i vaccini hanno salvato milioni di bambini. Sarebbe interessante mostrare all’autore di questa ingenua stupidaggine i grafici degli enti di statistica che da ben oltre un secolo si occupano dalla questione. Da lì si vede chiaramente che non una sola vita è stata salvata, ma questo dato, per quanto sia pubblico e comprensibile da chiunque, non deve trapelare. Come farebbe, altrimenti, a sopravvivere il circo con tanto di giro della morte? Questo per non tacere dei morti e dei malati che devono la loro sorte proprio ai vaccini, ora ufficialmente riconosciuti come origine di forme di patologia del tutto nuove. Particolarmente buffo è, poi, ciò che, con tanta timidezza, l’ignoto estensore delle note aggiunge: “Sarebbe buona prassi prima di inoculare dei vaccini, nei bambini come negli adulti, procedere ad una verifica preventiva dello stato generale di salute della persona. In particolare, andrebbe verificato se il paziente nei 25 giorni antecedenti la vaccinazione ha avuto patologie virali,  febbre di qualsiasi natura o se ha preso farmaci immunosoppressori come il cortisone…” Caro giornalista, non “sarebbe buona prassi”: è obbligatorio. Obbligatorio non prevede condizionali. E qui non si tratta di un obbligo uscito da una cosca di delinquenti ma di qualcosa che arriva dalla Natura. Che, poi, i vaccini vengano sparati persino negli organismi dei neonati del tutto a casaccio e che questa pratica senza aggettivi possibili sia addirittura incentivata dall’Ordine dei Medici fino al limite di renderla di fatto ineludibile se il signor dottore non vuole finire negli elenchi dei disoccupati è altra cosa.

In conclusione, ormai siamo immersi non solo in un ambiente da manicomio ma nell’ipocrisia più viscida e offensiva per l’intelligenza di chi ne è destinatario. Ma non c’è di che preoccuparsi: l’intelligenza è una malattia che i vaccini stanno efficacemente debellando.

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19 Commenti
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Salvatore Fol
6 anni fa

Le persone dovrebbero conoscere tutta la cronostoria di come si è arrivati alla legge lorenzin, e farsi un’idea se veramente era necessario farla o meno. Una cosa che l’ordine dei medici avrebbe dovuto fare è chiedere chiarimenti, invece ha avvallato tutto senza un minimo, non dico di protesta ma quantomeno, di richiesta di chiarimenti.

Enea
6 anni fa

La consolazione arriverà molto prima. Il sole si espanderà per diventare una gigante rossa e “già” fra un miliardoncino di anni per tutti i vegetali e gli animali, tra cui l’uomo, sarà la fine. Ovviamente se non si sarà già autoestinto.

Dantes
6 anni fa

Ad Anelli (FNOMCeO) proporrei di apportare una modifica per la platea dei suoi travet : Da “Ordine dei Medici” a “Medici, all’Ordine!”.

Dantes
6 anni fa

Caro Montanari, riporto la conversazione che segue il cui tenore perfettamente si adatta a trattare alcuni imbecilli seriali che da un po’ di tempo infestano il suo blog senza sprezzo del ridicolo e nella più totale mancanza di rispetto (che non vuole dire non potere esprimere opinioni diverse) di chi pazientemente e democraticamente li ospita. “Buonasera, vorrei condividere con voi una cosa che definirei esilarante se non fosse che parliamo della salute dei bambini… Mi capita spesso di leggere su Facebook i post di un certo pediatra (….omissis) che non perde occasione per tessere le lodi dei vaccini obbligatori e… Leggi il resto »

OTTAVIANO
6 anni fa

Parafrasando uno dei tanti illuminanti e magistrali documenti del sito: http://www.dibellainsieme.org/discussione.do?idDiscussione=46977 IMMAGINIAMO UNA RIUNIONE MASSONICA DI VAMPIRI nel salone di uno dei tanti “grattacieli-covo” sparsi per il mondo. Parla il fratello vampiro Epsilon : “Cari fratelli, Alfa, Beta, Gamma, Delta ed esimi colleghi tutti, quanto abbiamo fatto è tutto molto bello, ma OCCORRE UN SALTO DI QUALITÀ. Rispondete a questa domanda: a quale clientela ci siamo rivolti finora ?! No, non guardatemi perplessi, non sto proponendo di vendere Cisplatino e Taxolo ai marziani. Riflettete con attenzione: NOI FINORA ABBIAMO VENDUTO FARMACI AI MALATI !?!!! OCCORRE VENDERLI AI SANI !!!!!!!!!!!! Quanti… Leggi il resto »

OTTAVIANO
6 anni fa

A NULLA VALE LA RAGIONE di POCHI ARDIMENTOSI !

DA MOLTO TEMPO GLI ORCHI APOLIDI, DETENTORI DELLE “MISTURE VACCINALI”, HANNO ZOMBIZZATO LE MASSE GAUDENTI, DELEGANTI e selfie-dipendenti, bombardandole quotidianamente con la liturgia inquisitoria dei loro FALSI DOGMI immunizzanti quanto indimostrabili,

E A NULLA VALE LA RAGIONE
DEI POCHISSIMI ARDIMENTOSI CHE,

rispettosi del proprio codice deontologico
e contro le casematte degli INUTILI e NOCIVI “disORDINI”,

DENUNCIANO QUESTO CRIMINE IMMENSO DI MASSA
CHE DURA DA ALMENO SESSANT’ANNI !

Trinity
6 anni fa
Giovanni Maria Tubini
6 anni fa

Pongo due quesiti di cui uno parzialmente O.T. (mi si scusi) 1) Se lo Stato si accolla il dovere di tutelare la pubblica salute inoculando obbligatoriamente vaccini ai pargoli a me sembrerebbe logico che di tale grave decisione esso se ne assumesse fino in fondo le responsabilità giuridiche garantendo adeguata assistenza alle vittime anche presunte di tale pratica. Altrimenti è come se mandassimo dei soldati a combattere per la patria e lasciando i feriti a perire sul campo di battaglia alla faccia di Florence Nightingale. Il governo, se non ha il fegato di abolire la legge lorenzin (il minuscolo è… Leggi il resto »

Giovanni Maria Tubini
6 anni fa

Una volta si diceva tra i principio cardinali della medicina e della farmacologia fosse il famoso “primum non nŏcēre” secondo il quale, detto grossolanamente, la medicina non deve essere peggiore del male. Considerando che il vaccino lo si dovrebbe somministrare ad un soggetto che di suo è sano, l’applicazione del sunnominato principio impone logicamente che il vaccino, per non nuocere più di un male inesistente, dovrebbe avere zero controindicazioni, effetti collaterali ecc. Ma allora mi vien da considerare che dal punto di vista giuridico in questa ottica l’onere della prova qui si ribalta: se un bambino il giorno dopo il… Leggi il resto »

paride
6 anni fa

Caro Giovanni, come non essere d’accordo con quanto lei dice? Varie volte ho sentito dire che in un caso di autismo post vaccino il farmaco veniva scagionato con l’argomento che la “comunità scientifica” è unanimemente d’accordo che i vaccini non possono causare l’autismo. Credo che non ci sia nulla di più contrario al metodo scientifico che appellarsi alle conoscenze (o pseudoconoscenze) acquisite trattandole come incontrovertibili per definizione. P.S.: in effetti “noceo” è della seconda e quindi in “nocere” l’accento non cade sulla “o”, come si sente spesso mal pronunciare, ma sulla “e”. Una considerazione felicemente inattuale, in una società in… Leggi il resto »

Giovanni Maria Tubini
6 anni fa
Reply to  paride

A questo punto mi tocca dire che il “primum non nŏcēre” l’ho scopiazzato pari pari da wikipedia. Mia moglie ha fatto il classico, ma il mio matrimonio prevede solo la comunione dei beni, non quella della conoscenza.

paride
6 anni fa

Dott. Montanari, sull’impact factor un mio amico che lavora all’università (non di medicina) dice le stesse cose che dice lei. Mi ha raccontato di come sia prassi diffusissima citarsi reciprocamente o mettere la firma in modo reciproco sotto l’articolo di un collega che non si ha quasi neanche letto. Da quello che dice il mio amico l’impact factor mi sembra niente altro che una truffa o, se preferiamo, una storiella per i gonzi. Per questo mi è sempre venuto da sbellicarmi dalle risa quando vedevo che qualcuno si stracciava le vesti sulle sue ricerche sui vaccini per il fatto che… Leggi il resto »

Giovanni Maria Tubini
6 anni fa

In ogni caso, anche se l’impact factor di una pubblicazione fosse il più imparziale ed efficace dei sistemi escogitati dall’essere umano, la sua evocazione in sede scientifica rimane sempre il più classico degli argomenti fantoccio.
Una notizia vera rimane tale indipendentemente dal fatto che essa venga pubblicata sul Corriere della Sera o sul Vernacoliere.
Ma siccome nel merito non ci si può confrontare, non si può far altro che “screditare”…