Invito all’inferno

Da non credente sono a dir poco imbarazzato.

Non avendo obblighi d’ipocrisia, sulla tradizionale ipocrisia della Chiesa cattolica e di non poco di quanto le ruota intorno (https://www.avvenire.it/famiglia-e-vita/pagine/la-dottrina-della-fede-vaccini-moralmente-accettabili-anche-se-ricavati-da-cellule-di-feti-abortiti) non ho mai avuto dubbi, ed è sufficiente avere qualche infarinatura di storia (basterebbe anche solo leggersi qualche cronaca della conquista spagnola del Sudamerica) per rendersene conto.

Forse senza che ce ne dobbiamo sorprendere, ora stiamo vivendo uno dei momenti più squallidi di quell’istituzione. Facendosi beffe delle regole che essa stessa ha dettato, il Vaticano spalanca le porte della liceità a quello che ha sempre catalogato come il più grave dei peccati, vale a dire l’aborto. In modo solo apparentemente bizzarro, quello che a me pare un’aggravante, cioè lo scopo di lucro, è, invece, quella che potrebbe essere la ragione di questa incredibile presa di posizione. Si veda, tra l’altro, https://www.rassegnastampa.eu/news/il-vaticano-si-allea-con-con-rothschild-fondazione-rockefeller-e-grandi-banche-per-creare-un-great-reset/ e si mediti onestamente su certe prossimità.

In sintesi, commettere un omicidio, perché tale è l’aborto secondo la Chiesa, con la mira di evitare un’influenza è perfettamente legittimo e la divinità di quella religione è pienamente d’accordo.

Non voglio entrare ancora nel disgusto della storiella dei due feti originari. A riprova della sua moralità, per il Vaticano due omicidi sono meno di una marachella, e precisare che il numero degli aborti a pagamento praticati per fabbricare vaccini è del tutto ignoto, ma non è azzardato presumere che si tratti almeno di centinaia, non pone e non leva, per usare un’espressione dantesca.

E qui nasce il mio imbarazzo: come fa un non credente a rifiutare di accorgersi che sta toccando con mano il demonio?

Naturalmente io non ho idea del destino della nostra anima, della cui stessa esistenza non ho prove, dopo che “sora nostra morte corporale” ci avrà liberati dai tormenti della vita. Se, però, si fosse davvero giudicati e ci fosse davvero qualcosa come l’inferno di cui tante varianti religiose trattano, temo che tra i suoi ospiti figurerebbe una folta rappresentanza della gerarchia cristiana, senza dimenticare una torma di fedeli.

Ora, se comincio a mettere in dubbio le mie stesse incertezze, non posso non ritenere che dal signor Jorge Mario Bergoglio in giù a credere a ciò che raccontano siano davvero in pochi.