Una maniera abbastanza sicura per distruggere le vitamine B1 e B12 è quella d’ingerire E221. Ma se anche siete ansiosi di darvi una grattatina per un eczema o per un’orticaria, di riempire il fazzoletto godendovi una rinite o di riposare sulla tazza del water giustificati da una monumentale dissenteria, con l’E221 avrete più di una possibilità. Se siete fortunati, poi,
con l’E221 potrete avere uno shock anafilattico e sfiorare avventurosamente la morte oppure entrare in coma scommettendo sulla sua reversibilità. Mal che vada, se la solfito ossidasi del fegato non ce la fa, almeno potrete sperare in un mal di testa.
Sto parlando del solfito di sodio – l’E221, appunto – che i NAS siciliani hanno trovato in eccesso nel 98% della carne e del pesce che hanno controllato (http://www.geapress.org/ecovegetarismo/allarme-carne-adulterata-il-98-piena-di-solfiti-di-sodio/19325). Perché si mette quella roba? Semplicemente perché quel sale dell’acido solforoso così provvidenziale mantiene artificialmente un bell’aspetto al prodotto che, imbellettato com’è, può essere smerciato anche se non è proprio fresco fresco. Dopotutto, noi viviamo negli anni dell’apparenza e un po’ di chirurgia estetica a tavola è segno di distinzione. Il solfito di sodio non fa bene? Se ci saranno dei morti li seppelliremo, per usare la frase pronunciata da un luminare dell’Università di Modena che più volte ho citato a proposito dei veleni che escono dagl’inceneritori.
Naturalmente la Sicilia non è un’eccezione, visto che a Milano i NAS avevano trovato qualcosa di molto simile, addirittura con l’aggiunta del ritrovamento di metalli pesanti negli alimenti (http://www.geapress.org/mare/filiera-della-pesca-a-milano-metalli-pesanti-nel-pesce-a-como-il-fresco-congelato/18829).
Rilevamenti come questi sono all’ordine del giorno. Spesso si tratta di alimenti conservati in luoghi che i maiali disdegnerebbero, di roba ammuffita o putrefatta recuperata con qualche magia chimica, di roba inquinata dall’ambiente come accade non di rado per certi pesci e crostacei. Ma a volte si tratta semplicemente di “ricette culinarie”. Basti pensare al saccarosio, il normale zucchero da cucina, che viene aggiunto a certi hamburger perché lo zucchero dà assuefazione e, una volta “drogato”, di quei piatti il cliente non sa più fare a meno. Ma lo zucchero è anche aggiunto a tanti altri alimenti: ad esempio a certi gamberetti che arrivano da oceani lontani (e meno male che non arrivano da Sellafield dove sono radioattivi!). I diabetici? E chi se ne frega! Mica glie lo diciamo che c’è lo zucchero!
Solfiti e zucchero, però, sono roba vecchia. La novità del XXI secolo è quella delle nanoparticelle fabbricate in laboratorio che vengono aggiunte sempre più spesso agli alimenti per modificarne aspetto, sapore e conservabilità. Sono cancerogene? Bisogna dimostrarlo. È stato dimostrato da anni? Beh, lo sanno in pochi e ci sarà sempre qualche professore formato escort pronto a sostenere il contrario sulla base dell’ “è così perché lo dico io”. E poi, la legge non le prende in considerazione e, dunque, è come se le nanoparticelle non esistessero. Tutto ciò che non è vietato è concesso.
I PLUSVALORISTI DELL’APOCALISSE…Carissimo Dott. Montanari, a proposito di diabetici massacrati, non dimentichiamo il boicottaggio in Europa della “Stevia rebaudiana” http://www.xmx.it/stevia.htm da parte della mafia saccariera… quando si tratta di multinazionali x legge si è capaci di certificare di tutto, anche che le nanoparticelle non esistano, e se anche gli si prova che esistono è come se non esistessero lo stesso (salvo poi utilizzarle nei loro intrugli che spacciano x prodotti alimentari, ovviamente vantandosi della nuova e futuristica tecnologia introdotta x il nostro “benessere”, che da sempre i plusvaloristi hanno tanto a cuore)… tanto l'”Homo mediaticus” non lo sa, i suoi… Leggi il resto »
che fissazione!!!… veleni ovunque!!!volontariamente messi negli alimenti o gentilmente concessi da inquinatori ambientali: grazie agli agrotossici in agricoltura e nei vivai e ai [i]pasionari[/i] del fuoco a mezzo di inceneritori/FAP/cementifici etc… Stefano, ora basta!!! Non è vero nulla, lo confessi!!! sia un uomo di mondo …[i]Se ci saranno morti li seppelliremo!!![/i] ma … che strano … però trovare articoli come questo http://www.ilfattoalimentare.it/nanotecnologie-la-prudenza-non-%C3%A8-mai-troppa-i-francesi-fanno-ricerca-con-soldi-pubblici.html strano, veramente strano!!! PS x KonradStevia: via libera in Europa per il migliore dolcificante naturale! http://www.disinformazione.it/stevia_libera.htm RISPOSTA Vorrei tanto confessare ma sono certo che poi ci sarebbe chi non capisce l’ironia e, chissà, magari si troverebbe una signora… Leggi il resto »
Vita natural durante.
Questi bombardamenti di additivi e conservanti (tralasciando il fatto che già in partenza gli animali vengono allevati a botte di antibiotici e ‘porcherie’ varie) ci accompagnano quotidianamente per l’intera vita: questa ‘costanza’ di assunzione, quali effetti deleteri ha sulla salute, oltre a quelli già descritti?
che fissazione!!! n°2si, preparatevi, adesso arriva la mia fissazione!!![b]c’è qualcuno che si è mai domandato qual’è il vero cibo per l’uomo?[/b] e dopo aver risposto a questa domanda [b]qualcuno di voi si chiede dove andare a cercare il cibo MENO inquinato?[/b] va be’… ma questa è la mia fissazione!!! RISPOSTA PER EDI E PER GIANLUCA L’abuso di antibiotici che abbiamo fatto in questi ultimi decenni ha selezionato ceppi batterici robustissimi, tanto che i dosaggi terapeutici di un tempo sono diventati spesso inefficaci e, addirittura, certi antibiotici sono diventati del tutto inutili. Oggi è quasi impossibile alzarsi da tavola senza averne… Leggi il resto »
altra domandina:
l’uomo NON è onnivoro, ma tutti ne sono convinti perchè così ci hanno detto nella pubblicità!, quindi per chi non si vuole informare o ha resistenze ad applicare logica e ragionamento a favore dell’abitudine e dell’assuefazione al “fan tutti così!” suggerisco almeno di dividere il cibo in categorie e porsi la seguente domanda: “fra le seguenti categorie di cibo, acquistati al supermercato, qual’è più inquinato?
carne
latte/latticini
pesce
frutta
verdura
cereali
Sconsolante…Certo che a volte ti viene proprio la voglia di mandare tutti a quel paese.Fai un gazebo per raccolta fondi e ti danno 2 spiccioli pur vedendo chiaramente dalle informazioni che e’ ricerca su PATOLOGIE legate all’inquinamento e alle nanoparticelle, cose tra le piu’ DEMOCRATICHE del pianeta e anche piu’ EQUE visto che colpiscono dal piu’ povero al piu’ ricco senza farsi tanti problemi.Scrivi ovunque che cisono sostante cancerogene nel cibo e non ti considera nessuno o comunque poca gente.Scrivi e dici persino in TV che gli inceneritori sono BUFALE e che servono solo ad ingrassare politici e costruttori, e… Leggi il resto »
Edi!?[quote name=”Edi Mattioli”]l’uomo NON è onnivoro, ma tutti ne sono convinti perchè così ci hanno detto nella pubblicità!, quindi per chi non si vuole informare o ha resistenze ad applicare logica e ragionamento a favore dell’abitudine e dell’assuefazione al “fan tutti così!” suggerisco almeno di dividere il cibo in categorie e porsi la seguente domanda: “fra le seguenti categorie di cibo, acquistati al supermercato, qual’è più inquinato?carne latte/latticinipescefrutta verduracereali[/quote] La risposta non e’ banale…innanzitutto proveniamo da primati, magari vedere cosa mangiano loro potrebbe aiutare a capire cosa potrebbe soddisfare NOI. Degli alimenti che hai elencato, in teoria TUTTI possono essere… Leggi il resto »
x Enrico
domanda che avevi già fatto , quindi per quanto posso dirti io, riguarda i link che avevo già postato.
Non solo guardare … anche leggere, cercare altove e … [i]digerire[/i]!!!
fra almeno 6 giorni di ricerche mettici al corrente di quello che hai scoperto!
Novita’!A volte mi ascoltano… 🙂 (ANSA) – MILANO, 21 SET – Un microchip da portarsi in tasca o nella borsa per riconoscere gli alimenti contaminati. A questo sta lavorando una ricerca nata presso l’Università degli Studi di Pavia, che ha vinto uno dei finanziamenti da 30mila euro di ‘Working Capital-Premio nazionale Innovazione’ assegnati da Telecom Italia. La ricercatrice titolare del progetto, Lucia Fornasari, ha 29 anni. Si punta alla realizzazione di un sensore tascabile ed economico, che permetta una rapida analisi della qualità degli alimenti. Ora resta da capire come fanno a fare queste analisi e quanto siano VALIDE.Manca anche… Leggi il resto »
Non e’ uno scherzo…(ANSA) – MILANO, 21 SET – Un microchip da portarsi in tasca o nella borsa per riconoscere gli alimenti contaminati. A questo sta lavorando una ricerca nata presso l’Università degli Studi di Pavia, che ha vinto uno dei finanziamenti da 30mila euro di ‘Working Capital-Premio nazionale Innovazione’ assegnati da Telecom Italia. La ricercatrice titolare del progetto, Lucia Fornasari, ha 29 anni. Si punta alla realizzazione di un sensore tascabile ed economico, che permetta una rapida analisi della qualità degli alimenti. RISPOSTA E’ uno scherzo? NON e’ uno scherzo , basta cercare sul sito dell’ANSA. RISPOSTA E, allora,… Leggi il resto »
Scherzo?!
Gli articoli dicono molto poco. Ho trovato questo: ([url]http://www.youtube.com/watch?v=4VQI_MFQz0Y[/url]) della diretta interessata che dice qualcosa in più.
Poco comunque.
A me sembra una di quelle tecnologie che vengono propinate come utilissime e indispensabili ma alla fine servono solo a creare un ulteriore step di dipendenza verso chi le produce.
Guardatevi gli spot raccolti in questo canale youtube (sono reali!):
[url]http://www.youtube.com/user/MrMarcogiusti#p/u/3/RbttwWP9f7k[/url]