Mio nonno mi raccontava che nei primi anni del Novecento un giornale pubblicava, come del resto tutti gli altri, l’elenco dei numeri estratti al lotto. Quel giornale intitolava la rubrica “La Tassa sugl’Imbecilli”, definizione non sua ma risalente a Camillo Benso conte di Cavour.
Allora come ora sugl’imbecilli lo stato lucrava e, almeno oggi, a volte se ne prende pure gioco. Basta
dare un’occhiata alle code interminabili davanti ai botteghini di ospedale e ambulatori di chi aspetta magari per ore di essere toccato dalla salvezza grazie all’iniezione di un liquido di composizione mai del tutto svelata che sconfiggerà la meningite, malattia che, evidentemente, si manifesta toccando il cervello anche di chi è apparentemente sano.
Responsabili dello scherzo sono i luminari della medicina che, pur ignorandone, chi per onesta ignoranza, chi per necessità alimentare, i principi stessi, scorrazzano applauditi nelle praterie mediatiche con la benedizioni dei politici dal becco sempre spalancato come passerotti affamati e dei giornalisti o pseudo-tali con una famiglia sulle spalle. Tutti costoro, uniti nell’impresa, ebbero a lanciare una campagna di terrore in cui “dimostravano” che di meningite si moriva come le mosche e che l’unica salvezza era garantita dalla benedizione di un vaccino, Nulla importa se nessuno, produttori in testa, può affermare, fatti e non chiacchiere bavose alla mano, che quel vaccino abbia anche solo una vaga possibilità di funzionare almeno per un po’. Nulla importa se la meningite arriva da moltissime cause, la stragrande maggioranza delle quali non rientra dichiaratamente nella taumaturgia dell’acqua benedetta dei vaccini. Nulla importa se di meningite continuano ad ammalarsi i vaccinati esattamente come i non vaccinati. Nulla importa se non è mai esistita traccia di epidemia e i numeri sono gli stessi da anni. L’importante è non solo vendere il vaccino: un business tutto sommato modesto a fronte dei miliardi che girano nel settore, ma utile ad infilare nei cervellini l’idea del vaccino che sgomina le malattie, di qualunque vaccino e di qualunque malattia si tratti o anche non si tratti. Ancora una volta, nulla importa se addirittura gli enti ufficiali di statistica non recano traccia dell’assunto. Nessuno andrà mai a controllare, e chi lo fa è automaticamente espulso dalla chiesa con bolla di scomunica. Quanto, poi, alla figura non certo onorevole che la retromarcia goffa sta rimediando nei confronti dei personaggi di cui sopra, sorvoliamo per pietà umana. Sarà il tempo a mostrare la loro oscenamente comica nudità.
Negli ultimi giorni ho avuto uno scambio di mail con un medico ottuso e ignorante (la laurea non si nega a nessuno) quanto presuntuoso (non di rado, almeno in certi ambienti, due deformità che viaggiano in coppia) che l’organizzazione pubblicitaria è riuscita a contrabbandare per un faro di sapienza. Nulla importa se il suo curriculum non è molto più ricco di quello di un impiegato di quart’ordine e se non ha idea di che cosa sia una qualunque ricerca. Nessuno andrà mai a controllare, e chi lo fa è automaticamente espulso dalla chiesa con bolla di scomunica. Bene, il personaggio, autore di un libro sui vaccini pubblicato da un editore di successo commerciale, mi scrive che, in effetti, lui di vaccini non sa niente, aggiungendo che io, non essendo medico, non posso saperne di più. Nulla importa se io ho una laurea specifica sui farmaci, argomento di cui i medici sanno davvero poco se si eccettua ciò che la pubblicità mette loro in testa, e se i vaccini io li analizzo dall’inizio degli Anni Duemila: nessuno andrà mai a controllare, e chi lo fa è automaticamente espulso dalla chiesa con bolla di scomunica.
A margine e solo per la cosca che da tempo mi sta grottescamente ostacolando e minacciando: quel signor dottore non è il vostro amichetto e, per gli ostacoli e le minacce, dovrete chiedere soccorso ai picciotti di un’altra cosca. Giusto per informazione: se si vuole la guerra, si sarà accontentati. Io non sono ricattabile.
Ieri è stata pubblicata una mia intervista che sfiora anche qualche altro argomento oltre la beffa dell’epidemia da meningite e chi vuole la trova all’indirizzo http://www.vitalmicroscopio.net/2017/01/06/meningite-procurato-allarme-senza-reato/
Chissà che qualche magistrato non trovi spunto di lavoro.
P.S. Chi conserva ancora quel bene sempre più raro che è l’intendimento, legga http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Meningite-esperti-Iss-ecco-perche-l-epidemia-e-solo-mediatica-97eadc99-0a4e-4771-a212-460762742397.html e mediti. Furono proprio le istituzioni a sparare le idiozie che ora tentano goffamente di smentire addossando la responsabiliità ai media che si sono limitati ad ubbidiere a a “fare notizia” diffondendo un attenti al lupo dove il lupo non c’era proprio. La parte più buffa dell’articolo è laddove si dice che il vaccino è efficace e sicuro. Sull’efficacia basta guardare a come sono cambiate le cose dopo aver vaccinato anche lo stuoino di casa e sulla sicurezza si dia un’occhiata a che cosa c’è nelle fiale.
?
E chi sarebbe questo dottore?
RISPOSTA
E chi lo sa?
Nella mente dell’italiota non importa CIO’ che si dice ma CHI lo dice. Chissà che ne direbbe tale G. Galilei.
Avviso ai navigantihttp://www.assis.it/la-grande-paura-fatti-dicerie-e-invenzioni-sulle-meningiti-1-parte/ http://www.assis.it/la-grande-paura-fatti-dicerie-e-invenzioni-sulle-meningiti-2-parte/ Cordiali saluti. Maurizio RISPOSTA Ormai mi sono stancato di rispondere come se parlassi ad un popolo con un quoziente intellettivo pari almeno a 100. La stragrande maggioranza dei nostri connazionali è fatta d’imbecilli e come tali gl’italioti sono giustamente trattati.È sufficiente che qualche marionetta televisiva gonfi d’aria un sacchetto di carta e lo faccia esplodere che il panico è assicurato. E con il panico il fiume più o meno ricco di quattrini è altrettanto sicuro. Il resto è irrilevante.Per quanto riguarda la meningite, sarebbe sufficiente che gl’italioti sapessero anche solo a grandi linee di che cosa… Leggi il resto »
?Avevo postato questi due articoli proprio perché sollevano molti dubbi sull’utilità dei vaccini contro la meningite, partendo da un approccio essenzialmente statistico: riporto le conclusioni di entrambi. “L’incidenza della meningite nel nostro paese non costituisce, infatti, un problema ingente di sanità pubblica, tuttavia la percezione del rischio legata a questa malattia è tale da sollevare il dubbio sull’utilità di vaccinare tutti i bambini. 9Ho evidenziato in neretto l’espressione “percezione del rischio”, perché essa è cosa molto diversa dal rischio stesso. Il punto è verificare chi determini la percezione del rischio tra i genitori e l’opinione pubblica in genere: le autorità… Leggi il resto »
Epidemia mediatica dalla Toscanahttp://www.assis.it/la_meningite_in_toscana/ Anche questo articolo più recente (che, come gli altri, ha un punto di osservazione essenzialmente statistico), va giù piuttosto duro contro l’unica vera epidemia di meningite, che è quella mediatica. Ne riporto alcuni passi perché Lei parte dalle cause (che cosa c’è nei vaccini), mentre questo articolo pare confermare gli effetti: “Non che una vaccinazione di massa protegga da qualsiasi pericolo. Il pericolo, infatti, come ha rilevato uno studio, è che i vaccini antimeningococco creino una forte pressione selettiva sul meningococco con capsula di sierogruppo C, causando il suo passaggio al sierogruppo B, o altre capsule.Evito… Leggi il resto »
.Dottore, mi stupisce. Lei veramente è convinto che “di meningite continuano ad ammalarsi i vaccinati esattamente come i non vaccinati”? Magari si è solo espresso male, mi auguro. Il vaccino contro il meningococco C, ad esempio, ha quasi azzerato la malattia nel Regno Unito, e la sua efficacia è altissima (attorno al 95%). Credo, anzi spero, che su questo sia convinto anche lei. RISPOSTA Io ho smesso di credere a Babbo Natale molti decenni fa. Il vaccino contro il Meningococco C ha un’azione a dir poco dubbia e basta leggere ciò che il produttore stesso afferma. Sarebbe molto bello se… Leggi il resto »
95%
Ernesto: “Il vaccino contro il meningococco C, ad esempio, ha quasi azzerato la malattia nel Regno Unito, e la sua efficacia è altissima (attorno al 95%).”
Scusi Ernesto da quale fonte proviene tale rassicurazione? Dagli stessi produttori di vaccini per caso? Così giusto per sapere, stante che per verificarne l’efficacia occorrerebbero diversi anni di sperimentazione. Poi, non trova stano che giri sempre quella fatidica percentuale del 95%? La stessa necessaria per ottenere quella fuffa dell’immunità di gregge?
RISPOSTA
Dobbiamo avere il coraggio di guardare i fatti realmente provati e di ammettere che la coperta di Linus non serve.
Cikagiuro!
Non lo trovo per nulla strano. Ecco: http://www.bmj.com/content/326/7385/365.1 Lo legga e poi mi dica. E, per favore, prima di parlare dell’immunità di gregge legga gli innumerevoli studi sul tema.
Dati.Dottore, certo. Ecco lo studio: http://www.bmj.com/content/326/7385/365.1. Un buon scienziato cambia idea quando ha davanti numeri inconfutabili. RISPOSTA Forse sarebbe opportuno che lei imparasse a leggere gli articoli. Lì si parla di una riduzione della presenza di Meningococco C nel naso dei portatori sani. Ma la popolazione non presenta numeri significativi, il tempo di osservazione è infinitamente più breve di quello indispensabile per un farmaco come il vaccino. Da lì non è possibile trarre alcuna conclusione circa l’efficacia del vaccino perché, per farlo, occorrono milioni di vaccinati seguiti per non meno di 30 anni. Il vaccino non è un farmaco che… Leggi il resto »
Vaccino che non influenza l’influenza
Il vaccino non serve a niente perché il virus sembra sia mutato, ma è fondamentale vaccinarsi lo stesso!
Ma fondamentale per chi? Forse solo per i produttori di vaccini
http://www.prealpina.it/pages/quindicimila-influenzati-vaccini-sottesame-132525.html
RISPOSTA
L’influenza ha proprio la caratteristica di essere indotta da virus estremamente mutevoli e mutevoli in modo molto rapido. Il vaccino di oggi è fatto (senza sperimentazione) per un virus che non c’è più. Comunque, vaccinatevi tutti. Intanto c’è chi prepara la guerra contro gli Assiri.
@Ernesto[quote name=”Ernesto”]Dottore, certo. Ecco lo studio: http://www.bmj.com/content/326/7385/365.1. Un buon scienziato cambia idea quando ha davanti numeri inconfutabili.[/quote] Nelle note a pié di pagina (Footnotes) dello studio da lei linkato leggo: [i]“Funding The Public Health Laboratory Service Meningococcal Reference Unit received support for follow up of cases from Wyeth Lederle, Chiron, and Baxter. Competing interests EM, MER, and EBK have received research grants from vaccine manufacturers. EM, EBK, MER, and NJA have received support for attending conferences and meetings from vaccine manufacturers.[/i]” A casa mia si chiama conflitto di interesse. Ma è pur vero che da italiani siamo abituati a pensare… Leggi il resto »
JanoAvrebbe potuto leggere anche i riferimenti, ma, a parte questo, dato che lei sta supponendo che il vaccino contro il meningococco C non è come affermo io, mi porti degli studi che corroborano la sua tesi. Altrimenti la sua dubbiositá e le sue supposizioni sono solo chiacchiere di nessun valore. RISPOSTA Io non ho idea di che istruzione lei abbia avuto né di quale sia la sua professione. Sappia, comunque, che in campio scientifico, e anche in quello di serie C2 che è la medicina, non sono io a dover dimostrare che un prodotto non funziona ma lei a dimostrarmi… Leggi il resto »
@ Ernesto“Avrebbe potuto leggere anche i riferimenti…” Non pochi sono gli studi screditati (o quantomeno ritenuti poco attendibili) dalla “comunità scientifica” per il solo conflitto di interesse (a prescindere dai riferimenti). “…dato che lei sta supponendo che il vaccino contro il meningococco C non è come affermo io…” La sua affermazione è supportata da uno studio (non suo e dai dati che lei ha definito inconfutabili davanti ai quali uno scienziato deve ravvedersi) che non è ricevibile per il conflitto di interesse. Per il resto lei è libero di credere a ciò che vuole (anche che il conflitto di interesse… Leggi il resto »
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Credo di capirli. Può verificare anche qua: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19538112. Non sapevo l’avessero invitata al Parlamento Europeo, ma, per curiosità, di chi si tratta?
RISPOSTA
Semplicemente, dopo che ne avevo parlato in Parlamento a Parigi, qualcuno vuole sapere che cosa c’è nei vaccini. Ma non si preoccupi e continui imperterrito a credere a Bappo Natale. La Befana è in lista.
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Babbo Natale non fa per me. Mi sono espresso male, chi è il premio Nobel con cui esporrà le sue analisi sui vaccini?
RISPOSTA
Luc Montagnier.
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Mantagnier, sul Nobel non si discute, però, anche lui, ogni tanto appoggia pratiche pseudoscientifiche come l’omeopatia (esempio concreto sono i suoi strani studi sull’efficacia della stessa). Le stregonerie come l’omeopatia al giorno d’oggi non dovrebbero neanche più esistere, ma, purtroppo, non è così.
RISPOSTA
L’aspettiamo con timore a Bruxelles. Siamo tutti certi che ci bacchetterà a dovere, Montagnier prima di tutti, sventolandoci in faccia le sue preziose ricerche che dimostrano come quel poveraccio premiato con il Nobel faccia studi “strani” e, magari, a me come iniettare brodazze inquinate e mai sperimentate chiamandole vaccini non sia stregoneria ma azione salvifica.
W i roghi![quote name=”Ernesto”]Mantagnier, sul Nobel non si discute, però, anche lui, ogni tanto appoggia pratiche pseudoscientifiche come l’omeopatia (esempio concreto sono i suoi strani studi sull’efficacia della stessa). Le stregonerie come l’omeopatia al giorno d’oggi non dovrebbero neanche più esistere, ma, purtroppo, non è così.[/quote] Ha perfettamente ragione: la stregoneria è stata debellata bruciando le streghe, sarebbe ora di iniziare di nuovo ad accender fascine con chi pratica l’omeopatia (medici e pazienti, of course…): w i roghi, unica igiene del mondo! Mi permetto un consiglio non richiesto: vada a vedersi L’ultimo inquisitore (Goya’s Ghosts), un bel un film del… Leggi il resto »
!Mi arrendo. Deve sempre parlare di quei due (bravi) dottori. Forse nei confronti del primo nutre un po’ di rancore, in quanto lui è un prof ordinario e lei no. E per informazione: di articoli scientifici ne ha pubblicati eccome, non come lei che afferma di vedere particelle nei vaccini senza dimostrarlo. Per ultima cosa l’ospedale in cui lavora è tra i migliori, non per nulla gente anche di altri Paesi, a volte, va proprio là (per malattie anche rare e difficili da combattere). RISPOSTA Sia chiaro ai miei nobilissimi ricattatori: da qui in poi io parlo di due personaggi… Leggi il resto »