– intercettazioni, benedette intercettazioni –a cura di Paolo De Gregorio, 2 aprile 2008 In un paese in cui si nega l’evidenza, le menzogne più spudorate, ancorché ripetute, diventano verità, i latitanti condannati diventano esuli e martiri, una verità incontrovertibile ci viene da una intercettazione giudiziaria, in cui un operatore industriale del nord (forse veneto) tratta con un camorrista per piazzare carichi di rifiuti tossici da seppellire in Campania.La telefonata l’abbiamo sentita a “Che tempo che fa” da Fazio, con il commento dell’ospite Saviano ed è uno dei rari momenti in cui ti riconcili con la Tv(anche se il saldo tra le cose decenti e le porcherie è sempre di una su cento).Mi voglio limitare a due sole considerazioni:– chi vuole limitare il potere dei giudici di disporre di questo strumento e impedirne la pubblicazione (una volta depositati gli atti di rinvio a giudizio), è un criminale che teme che vengano registrati i propri comportamenti illeciti, e queste persone siedono in Parlamento– visto che la Campania ha il più alto numero di decessi per tumori, e la speranza di vita è la più bassa d’Italia, ed essendo stato dimostrato che questa sciagura è collegata al pluridecennale e massiccio sversamento di rifiuti tossici che ha impregnato terre e falde acquifere in modo irreversibile, perché nessuno si è alzato in Parlamento a chiedere che i veri responsabili, imprenditori del Nord, siano accusati di omicidio premeditato (insieme a camorristi), e tenuti a risanare a loro spese i territori usati come discarica dei loro rifiuti tossici?Quanto ai cittadini campani che negano lo strapotere della camorra, o addirittura ne ammirano la forza e la capacità criminale dico: non siete poi così furbi come credete! Nel sottosviluppo, nell’illegalità, nella sporcizia si vive male e poco e se non ci sarà una vera svolta, mozzarella e turismo non si venderanno più.Il tanto decantato sistema industriale italiano, di cui destra e “sinistra” auspicano un ulteriore sviluppo, consapevolmente e con enorme disprezzo della vita e del territorio usa questi metodi per disfarsi dei suoi rifiuti, condannando a morte o a gravi malattie un alto numero di persone.Visto che i partiti non toccano il potere “monarchico” dei padroni, non c’è che sperare in una offensiva della magistratura che affronti finalmente il più grande delitto contro uomini e ambiente. L’ecomafia esiste ed è intrecciata a “insospettabili” del Nord.Paolo De Gregorio