Le vostre domande

INCENERITORE MODENA

Gentilissimo Dott. Montanari, il suo nome mi è noto da quando è venuto alla ribalta il problema RADDOPPIO DELL'INCENERITORE DI MODENA a noi residenti in questa eccessivamente caotica ed inquinata città, gestita da una schiera di politicanti, che come i loro colleghi, pensano a riempirsi le tasche senza preoccuparsi di fare il loro lavoro, cioè salvaguardare i cittadini. Posto che mi auguro di tutto cuore che il ricorso del WWF – ORDINE DEI MEDICI possa in qualche modo fermare questo scempio tanto più incredibile se si pensa che ai piedi (neanche a 300 mt) dai mega-camini sorgono abitazioni civili e fabbriche, ditte, industrie, le chiedo se mi puo' ragguagliare eventualmente su una "soglia di sicurezza" oltre la quale gli effetti devastanti delle nanopolveri/metalli pesanti/diossine etc… riducono a limiti di normalità la loro concentrazione. Da 0 metri di distanza sorgono case private e fabbriche e industrie dove madri – padri e bambini vivono la maggior parte della loro vita. A 300 metri di distanza si trova un piccolo centro abitato "Mulini Nuovi", popolato da circa 400 persone. Da 300 a 800 metri varie case coloniche, fattorie (che con i loro prodotti agricoli nutrono modenesi e italiani di diossina, metalli pesanti etc…, che con il loro bestiame bovino riempiono bottiglie di latte avvelenato a causa del veleno ingerito dagli animali), e Albareto una importante frazione di 1000 abitanti almeno. Dagli 800 ai 1500 metri una scuola elementare in cui i NOSTRI figli permangono almeno 8 ore al giorno, scuole materne, nidi, e due dei più popolosi quartieri della città, la Sacca e la Crocetta. Queste persone che vivono nell'immediato circondario si nutrono dei fumi dell'inceneritore e vedono il rischio di ammalarsi di cancro e di altre gravi malattie aumentare vertiginosamente. Perchè?  Hanno forse fatto qualcosa di male per subire tale iniquo trattamento? Io vorrei davvero sapere se c'e' un limite oltre il quale si puo' dire, che il rischio inceneritore cessa di esistere (in contrasto con le linee comuni una fonte trovata su Wikipedia, di cui non mi fido minimamente, afferma che a 150 mt, secondo uno studio americano le nanopolveri smettono di essere influenti…)perchè sono veramente spaventata dai rischi ai quali dobbiamo quotidianamente sottoporci per vivere in questa città. Senza contare che mi sento assolutamente presa in giro dalle autorità che recitano la loro parte teatrale col solo scopo di arricchirsi.

 La ringrazio se vorrà fornirmi una risposta.

Con molta stima.

Simona 

RISPOSTA

Dal punto di vista scientifico, non esiste nessuna soglia di tollerabilità né per la diossina (quella con quattro atomi di cloro nella molecola, tipica dell'inceneritore) né per le nanopolveri inorganiche. Se non si vuole cadere nei soliti discorsi da ciarlatano con cui i nostri amministratori cercano di approfittare dell'ignoranza, della pigrizia e della buona fede di molti, non è assolutamente possibile stabilire una "distanza di sicurezza" da impianti che generino questi veleni, ma è ovvio che più si sta vicini alla fonte (e non si parla di poche centinaia di metri soltanto), peggio è. Dunque, permettere non solo di abitare in zone del genere ma, addirittura, di costruire è qualcosa che lascia a dir poco di stucco. Purtroppo, un curiosissimo concetto di "democrazia" ha fatto sì che un'iniziativa, pur per tanti versi lodevole, come Wikipedia venisse, e ancora spesso venga, scambiata dalla maggior parte della gente come uno strumento scientificamente autorevole, cosa che, per motivi facilmente intuibili, non può essere. Le informazioni che passano in quell'ambito non sono sottoposte ad alcun controllo ed è estremamente facile manipolarle, cosa che chi ha interesse a fare fa. Per quanto riguarda la voce "nanopolvere", l'estensore dell'articolo ha fatto un bel po' di confusione, non rendendosi conto di non aver capito, tra le altre cose che gli sfuggono, il problema della biodegradabilità delle particelle inorganiche. Chi si occupa di ricerca di nanopatologia è perfettamente al corrente del fatto che la stragrande maggioranza di queste particelle è, in termini pratici, eterna ed affermare che queste perdono influenza (resta misterioso di quale influenza si tratti) a 150 metri dalla fonte è a dir poco ridicolo. Dal punto di vista legale, si può tranquillamente agire contro i nostri politici che continuano imperturbabili a delinquere, sicuri dell'impunità che noi garantiamo loro. E' di pochi giorni fa l'ennesima condanna subita dall'Italia da parte della Corte europea di giustizia perché da noi si fanno o s'ingrandiscono gl'inceneritori senza sentire il parere della popolazione e senza studi credibili di valutazione d'impatto ambientale. La condanna, in quel caso, fu erogata per quanto avvenuto a Brescia, ma a Modena si fa esattamente la stessa cosa. Purtroppo, noi siamo bravissimi a scendere in piazza a manifestare per poi finire la serata in pizzeria. Se fossimo un popolo un po' meno superficiale, faremmo meno chiasso e porteremmo in tribunale gli amministratori. Esempio: il sindaco di Modena.