Me lo aveva preannunciato Giuseppe, il dott. Giuseppe Di Bella, e qualche giorno fa il libro fresco fresco è arrivato. La Scelta Antitumorale è il titolo.
Sono ben più di 300 pagine alle quali si aggiunge la possibilità di scaricare 19 video e, se il cancro è il protagonista, i tanti comprimari giù fino alle comparse sono altrettanti punti critici non solo della nostra medicina ma della nostra società.
Il libro va letto con attenzione perché è denso d’informazioni e nessuna è trascurabile.
Giuseppe ricorda molto, e non solo nell’aspetto, suo padre, il professor Luigi Di Bella, mio professore per tre anni, Uomo (impossibile non usare l’iniziale maiuscola) prima che scienziato di valore assoluto. La stessa onestà e la stessa minuziosa precisione. Ogni riga è documentata in modo che rasenta il maniacale, documentata in modo da non ammettere obiezione a meno che non si voglia cadere nel goffamente ridicolo di contraddirsi. Mai il lettore troverà uno di quei tanti ipse dixit che, nonostante tutto, a dispetto degli almeno ultimi cinque secoli di epistemologia, continuano a zavorrare la scienza. Insomma, quell’“è così perché lo dico io” tanto di moda e, bisogna ammetterlo, tanto di successo qui non trova ospitalità. Tutto è dimostrato. Tutto è documentato. Documentato: e a questo punto non può non fare capolino il dubbio, ed è Giuseppe stesso che, in qualche modo, ne dà lo spunto citando proprio all’inizio del libro Richard Horton, caporedattore di The Lancet, e Marcia Angell, stesso ruolo nel New England Medical Journal: non è più possibile credere a ciò che viene pubblicato perché almeno per metà si tratta di fandonie. Sono le stesse riviste di quel “peer review” tanto comodo per far passare ciò che più, appunto, fa comodo ad ammetterlo. Mi si permetta ora un commento mio che esula da ciò che è riportato nel libro. Horton e Angell sono coraggiosi ma sono pure in conflitto d’interesse perché le pubblicazioni passano attraverso di loro. Per lunga esperienza vissuta dal vivo, mi sentirei di dire che le fandonie superano abbondantemente la metà. Insomma, metà o più di metà, bisogna essere capaci di controllare i controllori e volerlo fare.
Ma non è possibile credere nemmeno alle istituzioni. Con molto rispetto Giuseppe riporta implacabilmente gli orrori (non ho detto errori perché l’errore è involontario) legati a quella farsa tragica che fu la “sperimentazione” (virgolette d’obbligo) che le istituzioni misero in atto a proposito del metodo messo a punto dal professor Di Bella. Molto è anche nei contributi video.
Restando al libro, un libro che chiunque sia interessato alla salute propria e dei propri figli dovrebbe leggere, mi chiedo quanti medici siano al corrente di ciò che è riportato e, lo sottolineo ancora, non sotto forma di opinioni ma di documenti. Magari non per onestà ma semplicemente per la curiosità di sbirciare nel campo del “nemico”, non sono pochi gli addetti ai lavori in camice bianco protagonisti delle passerelle mediatiche o smaniosi di arrivarci anche solo per un attimo che beneficerebbero della lettura. Meglio: una lettura attenta a mente sgombra e dimentica per un attimo dei conflitti d’interesse cui il dott. Giuseppe Di Bella fa cenno qua e là. E con loro, con quegli addetti tecnici ai lavori, non pochi esponenti politici a tutti i livelli, funzionari pubblici, magistrati e giornalisti. Chissà: arrivati all’ultima pagina qualcuno potrebbe aprire non solo il cervello ma anche il cuore e meditare in solitudine davanti allo specchio. Per ognuno di loro questo non è solo un libro da cui imparare nozioni mediche ma un buco della serratura attraverso cui guardarsi dentro.
Dott. Montanari, non so se faccio bene a inserire la copertina del libro…
RISPOSTA a Carlo – Sì, fa benissimo.
Salve! Penso che potrei regalarlo alla mia ragazza che fa l’infermiera e si occupa purtroppo dei casi oncologici terminali. Anche lei, fino a che non c’ho parlato io, credeva all’utilità dei vaccini :\ .. Questo intervento un po’ inutile era in realtà per introdurre un’altra cosa: credo che debba aggiornare la pagina nella sezione ‘Sostienici’. Qualche giorno fa era andato alle poste appunto per ‘sostenere’ ma mi hanno detto che non si può più inviare soldi con un bollettino a un privato. E’ un peccato perché il numero di conto corrente postale era breve e ..più “pratico” dell’ IBAN che… Leggi il resto »
RISPOSTA a Fax – Gl’infermieri si collocano tra le vittime privilegiate del sistema di corruzione che impera in campo medico. La caratteristica più orrenda dell’essere vittime è la trasformazione in strumenti. Per quanto riguarda l’impossibilità d’inviare denaro ad un “privato” a mezzo conto corrente posta per me è un’assoluta novità.
Visto che in questo post si parla di cancro non sono del tutto fuori tema. Lei dott. Montanari in un precedente commento parlava del principio di precauzione. Il sindaco di Scanzano Jonico, incredibile a dirsi, ha emanato un’ordinanza contro il 5G proprio sulla base del principio di precauzione. Speriamo che non sia una mosca bianca.
https://www.corriere.it/cronache/19_agosto_03/scanzano-jonico-vieta-5g-pericoloso-la-salute-3a6d5e3e-b5cf-11e9-936f-5597e95c0cf4.shtml?refresh_ce-cp
Finalmente una bella notizia!
RISPOSTA a Fax – Forse non ha letto le reazioni del mondo.
RISPOSTA a Paride – Ne ho parlato a Radio Studio 54 mercoledì scorso e ho detto che il povero sindaco si è beccato un bel carico di contumelie. Come si permetta di fare il suo mestiere è cosa tutta da spiegare.
Buongiorno ho trovato interessante questo suo video sulle nanoparticelle … manco il pane si salva, essere vegetariani non basta ? …. vi lascio il link nel caso vi interessi
https://youtu.be/uYx-mqZD-PY
Vi segnalo un paio di puntate della trasmissione Rai Petrolio: la prima del 16/5/2016 https://www.raiplay.it/video/2016/05/Petrolio-del-16052016-e70651e2-68ee-45f4-8174-8287dfc9969a.html e la seconda del 13/10/2018 https://www.raiplay.it/video/2018/10/Petrolio-3a5fe033-47f4-4f0c-bdad-b244e27eba0b.html Nella puntata del 16/5/2016 si parla di truffe nella cura del cancro presentando il caso di una persona deceduta in una clinica albanese. Verso il minuto 45 viene fatto un elenco di alcune cure ritenute truffaldine e immancabilmente viene citata la cura di Di Bella (per i nostalgici vi segnalo che in studio era presente l’allora Ministro della Salute Beatrice Lorenzin). Nella puntata del 13/10/2018 è collegato Alberto Mantovani che parla di immunoterapia contro il cancro. Alberto Mantovani? Ne… Leggi il resto »
RISPOSTA a MisterX – Indipendentemente dal fallimento del vaccino in generale, chi ne parla e ne ipotizza l’arrivo per malattie come i cancri non ha idea nemmeno di che cosa significhi la parola vaccino. La medicina, che scienza non è, è la disciplina più pragmatica che esista: se qualcosa funziona, è buono. Se non funziona, è cattivo (inutile assomiglia molto a cattivo quando si parla di medicina).
Oltre che molto (forse fin troppo) competente, Il prof. Luigi Di Bella è stato una persona onesta, come onesta è stata tutta la sua attività in campo medico e in particolare in quello della ricerca di cure per il cancro. Però i tempi cambiano e oggi, vivendo in funzione del PIL in crescita, è abbastanza normale che l’onestà venga sminuita o, peggio ancora, vista come una grave malattia da eradicare. È dunque normale che il metodo Di Bella venga puntualmente citato tra le cure “ritenute truffaldine”, mentre truffaldino non è Mantovani, uno di quei «super professoroni e luminari della scienza»… Leggi il resto »
RISPOSTA a Carlo – Come disse a voce tonante un luminare di un italico ateneo, “Se ci saranno dei morti, li seppelliremo!” E così è, infatti. E di morti a scopo di lucro altrui ne abbiamo a bizzaffe.
[…] Leggi qui l’articolo >>> Il nuovo libro di Giuseppe Di Bella – Stefano Montanari […] https://www.byoblu.com/2017/05/04/stefano-montanari-non-vogliono-il-confronto-perche-li-terrorizza/