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Il giorno dopo Capodanno

Io sono un appassionato di musica e nella musica ho allevato i miei figli, partendo da quando parlavano appena.

Non so se sono raffinato o solo schifiltoso, ma non ho mai apprezzato gli Strauss, a mio parere commerciali e volgarotti. Per questo non ho mai amato il concerto di capodanno viennese, benché quasi sempre diretto da eccellenze ed eseguito da orchestrali impeccabili.

Quest’anno, però, il concerto me lo sono ascoltato tutto fino al culmine dell’anti-italianità della Marcia Radetzky, e l’ho fatto con il cuore che mi si stringeva. Tanti anni fa in quella sala, allora piena, avevo ascoltato tutt’altro concerto. Oggi vederla desolatamente vuota è stata la costatazione dolorosissima di una sconfitta, la sconfitta della cultura, così come tutte le dittature pretendono. Nessun regime, però, è arrivato all’orrore di quello planetario corrente.

A non troppi chilometri di distanza, nella Venezia un tempo austriaca, un altro concerto di Capodanno in un teatro prestigioso vuoto. Questa volta, però, un concerto eseguito da personaggi abbigliati con la maschera imposta dai conquistatori, personaggi, di fatto, inginocchiati al cospetto dei loro aguzzini, aguzzini impegnati a cancellare ogni traccia di cultura.

Ammetto di aver provato orrore ad essere considerato italiano, appartenente ad un popolo senza dignità che accorre in massa quando c’è da leccare i piedi del tiranno di turno e pronto a cambiare oggetto della propria sottomissione non appena il vento cambia.

Restando alle ore a cavallo tra i due anni, per quanto riguarda il discorso del presidente della Repubblica, ancora una volta non l’ho ascoltato. Non l’ho ascoltato perché da anni mi sono più che sufficienti i resoconti dei lacchè entusiasti di far passare banalità e ipocrisie per Verbo (maiuscola) a spese del popolo di zombi sempre più numeroso. E poi, di Mattarella non ho la minima stima e non vedo perché dovrei rovinarmi lo stomaco ad ascoltarne le esternazioni.

Intanto il regime di cui tale Luca Telese è agente subisce una dura lezione di saggezza, di logica e di democrazia da quella che nell’immaginario popolare è nient’altro che una soubrettina in pensione alla quale, confesso, non avevo mai prestato attenzione:

“Gentilissimo Luca Telese,

ho letto con attenzione l’articolo che ha voluto dedicarmi e le chiedo la cortesia di concedermi qualche minuto del suo prezioso tempo per aggiungere qualcosa a vantaggio dei suoi numerosi lettori. Anche se sono cresciuta a San Francisco, io sono la classica americana “booney town” di quegli americani che, per dirla in maniera diretta, parlano come mangiano. E spesso parlo senza immaginare le conseguenze, senza cercare le parole giuste, quelle che piacciono a tutti e che non scontentano nessuno.

Bastava che a chi mi chiedeva se mi vaccino, rispondessi: “Dopo un po’, sì.”, con l’espressione usata da una mia collega che lei ha in grande stima, e tutto sarebbe passato liscio. Nessun giornale si sarebbe chiesto “perché dopo un po’ e non adesso?”, oppure “quanto è un po’?” “Dopo” è rassicurante quel tanto che basta. Lo dicono sempre anche i miei gemelli quando chiedo loro di fare i compiti: “Li facciamo dopo un po’, mamma!” ed io torno a fare le mie cose, tranquilla.

Oppure avrei potuto fare come il grande Beppe e dire che mi sarei inoculata tutti i vaccini in un colpo solo. ‎Così non avrei scontentato nessuno. Il vaccino cinese in ossequio al paese in cui vivo, quello americano per orgoglio di patria e magari, perché no, anche quello Italiano. E i titoli sui giornali sarebbero stati come quelli per Beppe: “La Parisi come Grillo, ha detto che si vaccina”. Poco importa se tecnicamente non è possibile inocularsi tutti i vaccini e se l’affermazione di Beppe ha il tipico gusto della boutade. La faccia è salva per tutti.

Oppure avrei potuto dire come Paolo Mieli dalla Gruber: “Io subito sì, lo farei, ma se dovessi fare figli sarei più cauto”. E avendo avuto due figli a 50 anni, sono sicura che nessuno si sarebbe sognato di contestare la mia scelta di non farlo per mantenere la possibilità di averne anche a 60.

Vede, caro Telese, si possono dire cose anche senza dirle. In fondo la lingua italiana si presta così bene alle frasi ambigue. E invece io ho detto quello che penso e che pensano anche altri, senza tanti giri di parole e magari con qualche approssimazione. Lei scrive “se la Parisi non vuole credere alle autorità sanitarie”. No, io voglio credere alle autorità sanitarie e per questa ragione, per capire, ho consultato, tra gli altri, il sito ufficiale dell’AIFA dove ho trovato un documento con il titolo: “Domande e risposte EMA su Comirnaty”.

Sono domande e risposte destinate a spiegare e a dipanare i dubbi dei cittadini. Ma l’effetto, almeno per me, è stato esattamente il contrario Sono rimasta sorpresa e preoccupata dalla serie incredibile di risposte che ho rinvenuto nel documento e che contenevano le espressioni “non ha fornito dati sufficienti”, “non è ancora noto”, “non si conosce”, “i dati sono in numero limitato” (o addirittura) “molto limitato”, “non esistono studi”. Davvero tante per un vaccino che, occorre dirlo per non venire tacciati di incompetenza, NON è sperimentale. Le porto alcuni esempi che sono sicuro lei conoscerà già.

Domanda: Le persone che hanno già avuto COVID-19 possono essere vaccinate con Comirnaty? Risposta EMA: Non sono stati segnalati ulteriori effetti indesiderati nei 545 soggetti che hanno ricevuto Comirnaty nell’ambito dello studio e che erano stati precedentemente colpiti da COVID-19. Lo studio non ha fornito dati sufficienti per stabilire in che misura Comirnaty funzioni nei soggetti che hanno già avuto COVID-19.

Domanda: Può Comirnaty ridurre la trasmissione del virus da un soggetto a un altro? Risposta EMA: L’impatto della vaccinazione con Comirnaty sulla diffusione del virus SARS-CoV-2 nella popolazione generale non è ancora noto. Non si conosce ancora fino a che punto le persone vaccinate possano ancora essere in grado di trasportare e diffondere il virus.

Domanda: Quanto dura la protezione di Comirnaty? Risposta EMA: Al momento non si conosce la durata della protezione fornita da Comirnaty. Le persone vaccinate nell’ambito dello studio clinico continueranno a essere monitorate per due anni per raccogliere maggiori informazioni sulla durata della protezione.

Domanda: Le persone immunocompromesse possono essere vaccinate con Comirnaty? Risposta EMA: I dati relativi all’uso nelle persone immunocompromesse (il cui sistema immunitario è indebolito) sono in numero limitato. Sebbene queste persone possano non rispondere altrettanto bene al vaccino, non vi sono particolari problemi di sicurezza. Le persone immunocompromesse possono essere vaccinate in quanto potrebbero essere ad alto rischio di COVID-19.

Domanda: Le donne in gravidanza o in allattamento possono essere vaccinate con Comirnaty? Risposta EMA: Studi sugli animali non mostrano effetti dannosi durante la gravidanza; tuttavia, i dati relativi all’uso di Comirnaty in donne in gravidanza sono in numero molto limitato. Sebbene non esistano studi sull’allattamento, non si prevedono rischi per l’allattamento stesso. Deve essere presa la decisione se usare il vaccino in donne in gravidanza di concerto con il medico, dopo aver considerato i benefici e i rischi.

Tra le altre cose l’EMA dichiara che si tratta di “una autorizzazione subordinata a condizioni. Significa che dovranno essere forniti ulteriori dati sul vaccino per due anni”. Di fronte a questo quadro di informazioni, è davvero così sbagliato porsi qualche domanda e avere qualche dubbio? Perché accanirsi con tanta violenza contro chi lo vuole fare e dichiara di non volersi vaccinare? Tanto più che esiste un diritto di scelta legalmente riconosciuto?

Criminalizzare e condannare alla gogna mediatica chi fa una scelta diversa da quella ufficiale equivale a negare ‎qualsiasi diritto di scelta. In fondo di fronte alle domande fondamentali come quella relativa al “Può Cominarty ridurre la trasmissione del virus da un soggetto all’altro” e a quella “Quanto dura la protezione di Comirnaty”, l’EMA risponde rispettivamente con “non è ancora noto” e “non si conosce”.

Quindi la presunta superiorità morale di chi dice che si vaccina per rispetto degli altri, è basata su un dato che “non è ancora noto” e che “non si conosce”. Non voglio rispondere alla sua provocazione sul fatto che non ho diritto a farmi curare dagli ospedali italiani. Sono cittadina di Hong Kong (mentre non sono cittadina italiana) dove vivo da dieci anni e le autorità di qui hanno sicuramente abdicato su molti diritti civili ultimamente, ma non hanno mai sollevato alcun dubbio o reticenza sulla volontà di assicurare trattamento sanitario a ogni cittadino, indipendentemente da come la pensa sui vaccini.

Come vede, a volte, la difesa dei diritti inviolabili del cittadino la trovi dove meno te la aspetti. Però credo che i ricatti morali e pratici uniti alla volontà di relegare chi non si vaccina tra i paria della società escludendolo da ogni servizio pubblico, dalla possibilità di lavorare e di muoversi e, secondo lei, anche dall’avere accesso alle cure mediche, non aiuti a convincere gli indecisi.

Anzi. Appare l’atto di prevaricazione di chi, non avendo gli strumenti per convincere, fa valere la legge del più forte. È questo quello a cui è destinata la nostra società oggi? Il sopravvento di quella parte della società che, riconoscendosi superiore sul piano morale, si sente legittimata a decidere per tutti qual è il bene comune da conseguire con l’uso della forza?

Con stima,

Heather Elizabeth Parisi”

 

La sola cosa che non capisco è la stima.

32 Commenti
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paride
4 anni fa

Anch’io

paride
4 anni fa

Heather Parisi dice cose di buon senso che probabilmente corrispondono al pensiero di molte persone, perfino della maggioranza probabilmente. Sono curioso di vedere se il quotidiano La Verità pubblicherà la sua lettera. Ho una minima speranza visto che il corsivo di Telese in prima pagina di oggi contro la Parisi è stato preceduto, oltre che da un articolo di Mario Giordano a favore dell’obbligo, da un altro corsivo del direttore Belpietro che definiva l’obbligo sciocco e pericoloso. Del resto anche nella prima pagina di oggi 2/1/2021, sotto all’articolo di Telese, compare un corsivo di Ettore Gotti Tedeschi che si intitola… Leggi il resto »

apota per legittima difesa
4 anni fa
Reply to  paride

Egr.paride
il quotidiano LaVerità è sicuramente il meno peggio nel panorama nazionale, tuttavia mi permetto di consigliarle di porre attenzione all’autore dell’articolo. Perché un conto sono Giordano o Telese (che io sconsiglio) e un altro sono Francesco Borgonovo o IlPedante o Giuseppe Liturri o Ettore Gotti Tedeschi (che invece consiglio).

paride
4 anni fa

Concordo. Giordano e Telese in particolare non mi sono molto simpatici, se così si può dire…

paride
4 anni fa

Non faccia troppo conto sull’art. 21 della Costituzione (come su molti altri).

Tesoruccio
4 anni fa

Anche io adoro la musica, andavo sempre all arena a vedere opera on ice, l opera e non solo, sono cresciuta andando sempre a teatro, cabaret dalla pubertà … ma quello mi sembra un altro mondo ormai, totalmente libero … come in tutte le dittature bliccano la cultura, la tv non la guardo, non ci penso neanche, né giornali, poi quell essere chiamato papa, esso non rappresenta niente se non il volere del élite , mi disconosco dalla religione cattolica, non ci voglio avere nulla a che fare, a proposito di ciò potrebbe interessarvi il presepe che hanno messo a… Leggi il resto »

Tesoruccio
4 anni fa

Una cosa che non c entra sto cercando di comparare il prodotto ma mi dice che è esaurito

Tesoruccio
4 anni fa

Ok perfetto, grazie aspetterò…

apota per legittima difesa
4 anni fa

Egr.Dr.Montanari
non saprei dirle se gli Strauss siano grandi musicisti o meno, però le consiglio, se non l’ha ancora fatto, la lettura dei libri di Joseph Roth (tra cui La marcia di Radetzky) che portano ad innamorarsi e a rimpiangere quel mondo scomparso in cui si suonava quella musica.

apota per legittima difesa
4 anni fa

Egr.dr.Montanari
nessuna offesa. Però Joseph Roth è grande scrittore. E a Venezia si stava meglio sotto l’Austria che non sotto Roma, anche se si era sempre servi avendo perso la libertà per colpa del bandito Napoleone.

apota per legittima difesa
4 anni fa

Appunto.

Tesoruccio
4 anni fa

Ho trovato la canzone visto che ha parlato di musica adatta al post, adatta ai tempi, vede una musica, una poesia, un quadro può essere distrutto, ci possono umiliare, tentare di estirpare la creatività, bloccandola,ma è inutile, perché essa è dentro è insita a chi l ‘ha creata, indipendentemente da tutto per ciò la loro guerra è inutile ….
https://m.youtube.com/watch?v=QllvHZW33dE

Marco Gabbianelli
4 anni fa

Oggi pomeriggio mia moglie ed io abbiamo beccato la multa per non aver indossato la mascherina e faremo ricorso al prefetto o al giudice di pace, in autonomia. Se il ricorso sarà respinto, andremo avanti il più possibile, mettendo eventualmente l’avvocato. Sarebbe bastato mettere la mascherina sul viso quando l’agente ci ha invitato bruscamente a farlo, ma questa è per noi una questione di principio (costituzionale) e gli abbiamo risposto di NO. Gli sbirri hanno inchiodato la macchina e ci hanno multato, eravamo insieme a mio suocero e mia figlia in mezzo a una piazza semideserta. Senza perdermi troppo in… Leggi il resto »

Marco Gabbianelli
4 anni fa
Reply to  Dantes

Grazie Dantes, lo apprezzo molto

Marco Gabbianelli
4 anni fa

Grazie Dottor Montanari, apprezzo molto, in effetti ho già scritto al ComiCost per informazioni sul modello da utilizzare per il ricorso e come impostarlo.
A parte questo piccolo episodio personale, viviamo in un Paese dove il presidente della repubblica sembra l’amministratore delegato della Pfizer e la polizia di stato, la vigilanza della Fiat. Ci deve essere un piccolo errore.

Marco Gabbianelli
4 anni fa

E’ vero, probabilmente no, si tratta solo di un compenso occasionale.
Ci tenevo a dirle che ogni tanto mi si gonfia la vena nel collo, ma non voglio in alcun modo metterla in imbarazzo per posizioni che, ovviamente, sono soltanto le mie. Qui sono a casa sua, luogo assai gradito, e mi preme di essere un ospite misurato.

apota per legittima difesa
4 anni fa

Egr.Montanari
in effetti Berlusconi quando era all’apice della sua carriera politica diceva che i politici li prendeva sì dalle sue aziende, ma selezionava i peggiori non certo i più capaci.
E comunque è ovvio che in un sistema come il nostro dove chi comanda sta nell’ombra è una necessità per la sopravvivenza del sistema stesso che i politici siano non i cittadini migliori ma i più mediocri possibili. Infatti il livello medio della classe politica oggi non solo non è sopra ma è evidentemente sotto la media. Si tratta di un risultato cercato e voluto.

apota per legittima difesa
4 anni fa

E per ribadire che il problema non è solo italiano e che i politici sono ormai una barzelletta ovunque ecco in america
https://twitter.com/cris_cersei/status/1346027152890863616

Marco Gabbianelli
4 anni fa

Sì certo, assumono le menti più brillanti del pianeta. Il nostro problema in parte è anche questo, non crede Stefano? Sarà un’arteria.

Marco Gabbianelli
4 anni fa

Invece in politica si assoldano le pippe.

Marco Gabbianelli
4 anni fa

…corrotte.

Myriam
4 anni fa

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=237181831355629&id=107912280949252
Ecco quello che passerà alle masse, queste sono le convinzioni e discorsi che si sentiranno. Che fitte al cuore, desolazione.

Last edited 4 anni fa by Myriam