– il giocattolo di Veltroni si è già rotto –a cura di Paolo De Gregorio -20 gennaio 2008- La grande novità della nascita del Partito Democratico con le attese di cambiamento e soprattutto della integrazione tra pensiero cattolico e tradizione socialdemocratica, si è già sgonfiata.Sono già nate correnti, quella cattolica e quella dalemiana, la presenza degli integralisti teodem è un estremismo che nemmeno nella destra è presente, il segretario Veltroni non appare appoggiato dal partito, non ha pieni poteri e si vede: il “dialogo” sulla riforma elettorale è fallito per veti e diffidenze, interne proprio al PD. La millantata novità del compromesso storico realizzato, dell’incontro fra culture diverse, è già diventata una estenuante mediazione che sa di antico e di non comprensibile.Vi è un vizio antico nella politica italiana ed è quello che destra e sinistra hanno sempre cercato l’appoggio della Chiesa e così facendo hanno dato ai preti un potere enorme, di arbitri e contemporaneamente di giocatori, inquinando nel profondo la cultura degli italiani che non possono vivere laicamente la politica.Lasciare le appartenenze religiose fuori dalla politica è l’unica cura possibile per la nostra democrazia già malata di inciuci, furberie, doppiezze, massoneria, poteri forti (quello mediatico al 1° posto), clericalismo.Personalmente considero Veltroni un personaggio che sembra uscito dalla vecchia DC, un moroteo con un piede a destra e l’altro a sinistra, che però risulta farsesco in quanto la storia non si ripete e la maggior parte dei cattolici non lo segue.Credo che il partito di Veltroni sia nato morto. L’unico spazio che c’è per fronteggiare la destra appoggiata dal Vaticano è quello antagonista di un nuovo corso politico che metta al primo posto la sostenibilità dell’economia, la riconversione e l’autonomia energetica con fonti rinnovabili,la difesa del potere d’acquisto dei lavoratori e della loro salute, la fuoriuscita dal precariato, la fine dell’immigrazione, l’abolizione di interventi militari all’estero, l’abolizione del Concordato, la laicità della politica.E questo va fatto con metodi nuovi, che impediscano il riformarsi di gruppi dirigenti inamovibili, a partire dalla regola che tutte le cariche interne e anche quelle parlamentari debbano durare solo due cicli e poi si diventa ineleggibili, senza se e senza ma, e per ogni decisione importante ci sia la consultazione della base da organizzare via internet.Questo spazio c’è e la scomparsa della sinistra l’ha creato. E’ urgente occuparlo!Paolo De Gregorio