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Il disdisinformato

Io sono un disdisinformato. Lo sono perché, se guardo la TV, il che è fatto abbastanza raro, lo faccio ormai solo per vedere i film di Stanlio e Ollio.

Invecchiando sono diventato irritabile e quando mi trovo al cospetto di un imbecille, il che è fatto per niente raro, ho reazioni aggressive. Se, poi, l’imbecille è un presuntuoso e, per soprammercato, è ignorante e in malafede, sviluppo tentazioni omicide. Ecco perché non guardo la TV.

Quasi ogni giorno, però, qualche amico mi manda spezzoni di trasmissioni, spesso di cosiddetto “approfondimento”, quelle in cui i tuttologi di regime danno spettacolo, quelle con papale evidenza allestite dal MinCulPop corrente. E, allora, per non dispiacere agli amici, mi sottopongo al cimento di fare da spettatore a quelle chicche.

Così, in un frammento di La7, mi sono beccato il dibattito tra Tavolazzi che non si era mai accorto della tossicità della coppietta Casaleggio/Grillo fino alla scomunica e la un tempo mitica Sabina Ciuffini, riesumata da non saprei dire dove. Il tutto condito da interventi di più o meno pari autorità. Nessuno che conoscesse davvero Grillo, nessuno che sapesse penetrare un po’ più a fondo di una trita impiallacciatura, nessuno che evitasse banalità sentite e risentite oltre la nausea. Chiacchiericcio vuoto nella migliore tradizione, dunque, con la novità, tuttavia, di ritrovarsi la un tempo esangue valletta del signor Mike non più come la gallina coccodè spaventata in mezzo all’aia di quando popolava i sogni erotici dei pensionati ma come produttrice di opinioni con tanto di espressione di sufficienza. Vabbè, ci mancava.

Pietra dello scandalo del momento, però, è l’ennesimo spot a favore dei falò di rifiuti, quella pratica che consente a imprenditori con la benda sull’occhio che fanno impresa con i soldi altrui e a tutta la cosiddetta politica italiota di sguazzare in un lusso sconosciuto altrove. Fin troppo ovvio che chi vive di denaro pubblico, nel caso specifico i lemuri catodici, cerchi di non spegnere il fuoco. È così che la TV di regime raffazzona a spese nostre un servizio girato a Vienna in cui, in coda ma come principio attivo del bolo, si inietta nel cervello del malcapitato spettatore, ormai, magari, rincoglionito dall’ora e mezzo di teleterapia che ha già subito in attesa che partano le televendite di mezzanotte, l’idea che bruciare porcherie sia un fatto virtuoso, addirittura un segno di civiltà. A corroborare la stravaganza si chiama un tale Alfio Marchini candidato ad essere sindaco di Roma che spara una serie di balordaggini su Spittelau (l’inceneritore al “centro” di Vienna sta a qualche chilometro da Santo Stefano) tra cui quella secondo cui dal camino uscirebbe più o meno aria di montagna. “Livello di purificazione molto alto” è l’espressione usata dal personaggio. È del tutto evidente che si tratta di qualcuno che non ha idea di che cosa sta dicendo e lo dice, ahimè, davanti a cinque milioni di persone non poche delle quali potrebbero essere disposte a dargli credito come fecero un tempo con Umberto Veronesi quando sparò le sue bestialità a Che Tempo che Fa sempre a proposito della gallina di stato dalle uova d’oro, vale a dire l’incenerimento dell’immondizia. L’ingegner Marchini ignora (forse) quali sono i controlli fatti effettivamente, quali non sono fatti e qual è il ciclo reale dei rifiuti viennesi. Chi ha visto il film Sporchi da Morire forse qualche idea meno nebulosa ce l’ha. Io c’ero.

Lasciando da un canto la patogenicità della televisione come è concepita ora, lasciando da un canto l’ignoranza sublime di chi ci pontifica attraverso, lasciando da un canto il sospetto che al di là di quell’ignoranza ci sia altro, non posso che rilevare come chi si candida a qualche carica politica non ritenga necessario avere conoscenza dei temi che dovrà toccare se mai fosse eletto né dell’entità dei problemi che sarà chiamato ad affrontare per risolverli né delle conseguenze delle sue decisioni. Insomma, l’incompetenza elevata a sistema di governo di cui questo tale Marchini è un esempio lampante. Per questo, ormai alla disperazione, non posso altro che augurarmi che nessuno sia così folle da dargli il proprio consenso. Di gente simile non abbiamo bisogno.

Ora, da ultimo, un avviso. Prego tutti coloro che con i loro voti hanno eletto alla carica di sindaco un demente di non venire a piagnucolare da me perché li aiuti a spegnere un inceneritore, un impianto cosiddetto a biomasse, un gassificatore o altri mostri e mostriciattoli del genere. Il sindaco non ve lo manda lo Spirito Santo ma ve lo scegliete da voi. Gli elettori sono tutti maggiorenni e, dunque, come tali si comportino.

5 Commenti
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edimattioli
11 anni fa

non so se è Off Topics ma…anche questo personaggio (a prescindere da chi è effettivamente, scegliete un nome , scegliete un partito: nulla cambia!!!) che dice cosa farebbe nei suoi primi 100 giorni di governo https://www.youtube.com/watch?v=9VjgtjWEwdsUna questione di priorità che la dice lunga sui veri obiettivi….a volte penso che questa gente abbia avuto il cervello scollegato negli ultimi 20 anni e gli italioti si sono bevute e si stanno bevendo, tutte le favole che raccontano.… ma certo, che ce frega a noi dell’economia,è una cosa secondaria! l loro primo obbiettivo é quello di cercare il consenso fra quelli che ora… Leggi il resto »

gbracca
11 anni fa

Sindaci?
Ma il diretto avversario del candidato sindaco Marchini, uscito fuori dai salotti della Roma bene, il Dott. Ignazio Marino, che idee ha a riguardo? No, perché essendo un autorevole membro del PD, che dei falò di monnezza s’è fatto paladino ormai da anni, non vorrei che dimenticasse di essere, appunto, medico prima che politico.

Enrica
11 anni fa

Un’altra chiccaAnche quando non parliamo di inceneritori, ma di qualche altro mastodontico impianto c’è di che vacillare. Un esempio:qui a Livorno è da tempo in programma un rigassificatore off-shore che, ancorato a 20 miglia dalla costa, dovrebbe riportare allo stato gassoso un’enorme quantità di gas liquido trasportato tramite navi gasiere dai luoghi che hanno giacimenti e che , nei tal luoghi, dovrebbe essere, fino a prova contraria, liquefatto.La nave rigassificatrice dovrebbe essere già pronta nel porto di Dubai in attesa di salpare per la sua definitiva destinazione in quel di Livorno dove dovrebbe iniziare a rigassificare di gran lena tutto… Leggi il resto »

edimattioli
11 anni fa

Non potevo resistere …… non potevo resistere, vi invito a vedere i commento n° 58 al post di Claudio Messora “Cazzoni a orologeria” [url]http://www.byoblu.com/post/2013/03/20/Cazzoni-a-orologeria.aspx[/url] RISPOSTA E sotto c’è il mio commento. Di Valeria Rossi mi ero perfino dimenticato. Anche lei, dopo aver fatto il suo dovere di kamikaze, è dovutamente sparita senza che a nessuno dei grillini che l’acclamavano sia venuto in mente di chiederle conto delle menzogne grottesche che per tanto tempo ha inventato insieme con le altre galline dello stesso pollaio. RISPOSTA ALLA RISPOSTAIn “tempo di pace” (per loro) sarebbero arrivati tutti i troll del mondo a fare… Leggi il resto »

Storno
11 anni fa

TossicitàSono uno di quelli che ha lasciato il MoVimento nel 2010. La tossicità di Grillo era chiara (Casaleggio era ancora defilato), non fosse altro per non aver fatto decidere, a proposito del microscopio, chi ci aveva messo i soldi. C’era però la certezza che tutti insieme si saremmo resi indipendenti. La delusione non è stata Grillo, ma i compagni di viaggio RISPOSTA Indiscutibile: la delusione è venuta dai compagni di viaggio. Dopotutto Grillo, in un certo modo, fa il suo mestiere e, a maggior ragione, la stessa cosa fa Casaleggio. Se si osserva il movimento tenendone nascoste le storture e… Leggi il resto »