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I tormentoni: dalle merendine alle scie chimiche

Di 23 Giugno 2013 4 commenti

È uno dei capisaldi dell’avanspettacolo: il tormentone. L’insistenza a dispetto di tutto nel ripetere cocciutamente da parte di un comico la stessa battuta, magari ogni volta cambiata ma sempre con lo stesso significato, cosicché l’altro, la spalla, possa recitare la sua parte di sostegno.

Da anni io sono la spalla del tutto involontaria di personaggi che temo non sappiano di essere comici e i tormentoni riguardano i cibi inquinati da particelle e le scie chimiche. Nel primo caso il responsabile primo è Beppe Grillo, personaggio di cui non intendo parlare per nausea, affiancato, però, da pseudo-giornalisti e da blogger d’assalto, tutti ignari del fatto che, per comunicare una notizia, si deve andare alla fonte. Nel secondo caso non saprei dire da chi è partito l’interminabile sketch, ma il fatto è che non raramente, al termine di una mia conferenza che di tutto tratta fuorché di scie chimiche se non altro perché non ne so nulla, si alza qualcuno che su quelle m’interroga. La cosa è accaduta anche qualche sera fa in provincia di Roma quando una fanciulla si è esibita nel vecchio numero.

Per evitare perdite di tempo, forse senza galanteria verso il gentil sesso, nell’occasione mi sono permesso d’interrompere la mia interlocutrice: io non ne so nulla e delle “boiate pazzesche” che corrono sull’argomento non voglio sapere nulla, non fosse altro perché non ho tempo da perdere. Per mia sfortuna io faccio lo scienziato e questo mi ha ristretto, e non di poco, la mente: se non ho dimostrazioni che si reggano e, nel caso specifico, se non ho le analisi chimiche di quelle scie, che pure vedo e che non mi lasciano tranquillo, non so che dire.

In passato sono stato così ingenuo da analizzare (naturalmente a mia cura e spese) reperti che mi si giurava venissero dalle scie ma di fatto null’altro che polvere che si trova ovunque, senza caratteristiche tali da distinguerla. Così ripeto per l’ennesima volta, senza speranza, però, di non trovarmi il solito bello spirito che, del tutto fuori argomento, mi fa la domanda, che io di scie chimiche non so nulle e, anzi, che quel poco che ho letto sulla loro consistenza chimica è ciarlataneria pura. Qualche beota afferma che io dovrei poter analizzare le polveri anche solo guardandole da lontano perché così fanno gli astronomi con le stelle. Quando alla stupidità si uniscono ignoranza e presunzione, i parti sono questi. A peggiorare le cose ci stanno quelli che m’insultano perché io “nascondo la verità.” Vabbè, speriamo di avere toccato il fondo.

Riassumo ciò che dico da anni: portatemi un campione preso DIRETTAMENTE da una scia e io lo analizzerò volentieri. Le polverine raccolte qua e là, a chilometri di distanza dalla scia, non hanno significato perché non possono esistere prove sostenibili della loro provenienza dalla scia.

4 Commenti
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maria heibel
11 anni fa

La Prova che serve…“[b]Riassumo ciò che dico da anni: portatemi un campione preso DIRETTAMENTE da una scia e io lo analizzerò volentieri.[/b]” Un gruppo di persone sta lavorando in questa direzione, cercando di fornire prelievi in quota. Saranno fatte delle analisi ( e sono già state fatte) MA un approfondimento non guasta di certo:-) Non molto tempo era il Generale Fabio Mini ad indirizzare un percorso simile. Secondo lui bisogna sapere COSA spruzzano. Mini però indicava altra via.Giustamente proponeva di insistere e chiedere alle istituzioni prove e spiegazioni, perché sono loro a dover fornire dati.Ci stanno per questo, per essere… Leggi il resto »

maria heibel
11 anni fa

Chiedo lumi!
Mi sfugge il senso di questa risposta.

maria heibel
11 anni fa

Chiedo lumi!Mi sfugge il senso nella risposta al commento precedente. RISPOSTA Vedo di spiegarmi meglio. Le scie chimiche ci sono ed è un fatto innegabile. Perché ci siano e che effetti comportino è tutt’altro che chiaro. Non può che destare sospetto il fatto che le “autorità” liquidino l’argomento come fantasia e, addirittura, neghino l’evidenza della stessa esistenza del fenomeno. A questo punto si dovrebbe tagliare la testa al toro: analizzare le scie. Per farlo – credo sia evidente – occorre averne un campione, cosa che è tecnicamente fattibile anche se occorre organizzazione e qualche soldo. Ma, invece di organizzarsi, il… Leggi il resto »

Sauro.S
11 anni fa

Scie di merendine?
Merendine e scie chimiche, sono 2 argomenti che hanno dei risvolti inquietanti, ovviamente solo se ne si comprende il motivo.
La prima è stata data “in pasto” al pubblico nei palasport a suon di battute, la secoda si rischia di commettere lo stesso errore. Parlare di scie chimiche necessita assolutamente serietà e rigore stesso metodo in ambito scientifico se lo si vuole affrontare seriamente.