GRAZIE

Chi non l’ha vissuta, non può rendersi conto di quanto sia stata dura. Io ci ho messo un anno della mia vita, 72.000 km su e giù per l’Italia per 220 conferenze in 220 città diverse, 220 notti con due o tre ore di sonno, e quattro chili e mezzo perduti. Un’esperienza fantastica, positiva sotto ogni punto di vista, da fine febbraio 2006 a inizio marzo 2007. Molto pragmaticamente, l’obiettivo di pagare il microscopio elettronico indispensabile per continuare le nostre ricerche è stato raggiunto, ma a questo obiettivo, senz’altro primario, sono andate ad addizionarsi esperienze impagabili. L’ultima, è stata quella di sentire un ragazzo che aveva dato l’anima per questa raccolta, piangere al telefono alla notizia del traguardo raggiunto.

 

 Poi ho conosciuto l’Italia silenziosa, quella dei poveracci bastonati senza pietà da una cricca di politicanti da strapazzo e di faccendieri senza traccia d’onestà, alleati nella più squallida delle campagne di razzia: quella che devasta l’ambiente, che fa a brandelli la salute e che rapina il portafoglio. E ho conosciuto l’Italia di chi sacrifica il ricavato di una giornata di lavoro o la paghetta settimanale o i regali di compleanno per mettere una pezza a questo paese sbrindellato. E ho conosciuto industriali, personaggi del bel mondo, uomini di spettacolo che, strombazzando, hanno promesso contributi favolosi per lo scopo a favore del quale in tanti ci spremevamo, e che, alla resa dei conti, non hanno sborsato altro che chiacchiere. Ho conosciuto gli pseudoscienziati e i tuttologi televisivi che con quattro soldi si affittano per affermare in scienza e coscienza ciò che il padrone occasionale chiede. E, infine, ho conosciuto la stupidità, l’invidia e lo squallore morale di qualche, raro, in verità, ricercatore d’apparato frustrato, di qualche medico, di qualche professore universitario, di qualche funzionario che si finge scienziato. Questi, pochi, sottolineo, hanno gettato palate di fango senza rendersi conto che ciò che lanci in cielo prima o poi ti ricasca in testa.Per tutto questo, da un anno d’inferno sono riemerso molto più ricco, non di quattrini, perché quattrini ne ho solo spesi, ma di conoscenza. E allora, grazie a tutti senza distinzione. 

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