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Family day: Totò Riina chiede di partecipare

 

Probabilmente, come per il Panda, si difende un soggetto in via di estinzione.

La famiglia è in crisi irreversibile perché in un mondo edonista, consumista, con poco ottimismo sul futuro, con il lavoro incerto e precario, il grave peso che essa rappresenta non costituisce più un obiettivo, né un ideale.

Da anni assistiamo all’esponenziale aumento di divorzi, separazioni, consuetudine all’adulterio, incapacità di educare i figli, violenze che maturano proprio nell’ambiente familiare, che vanno da quelle sessuali a vendette per gelosia, uccisione di figli, uccisioni di congiunti per impossessarsi dell’eredità, emarginazione degli anziani genitori in case di riposo.

E non bisogna dimenticare i biechi calcoli economici dei matrimoni e dei divorzi per interesse, che ingrassano avvocati specialisti della materia, che fanno dei figli una merce di scambio, e scavano rancori profondi e sfiducia tra il genere maschile e quello femminile.

I preti e i loro servi politici saranno alla manifestazione del 12 Maggio a difendere tutto questo, senza domandarsi il perché di tanta infelicità e violenza. Tutti insieme per cercare di puntellare un istituto che è la cellula fondamentale degli egoismi, cellula che perpetua la ricchezza e le classi sociali, che per i poveracci è l’ultimo rifugio a fronte di uno Stato che ti abbandona se sei povero, anziano e senza lavoro.

Destra e sinistra proteggono la famiglia non perché ritengono che sia la migliore soluzione per le esigenze individuali (infatti molti di questi strenui difensori sono divorziati, libertini, gay), ma perché è un ammortizzatore senza il quale lo stato sociale dovrebbe erogare servizi per tutti, dagli asili nido alle mense, agli assegni di maternità, all’assistenza domiciliare per gli anziani.

La esagerata ed impropria crociata della Chiesa contro i DICO, non ha nulla di spirituale, né di religioso (campo entro il quale è legittimo un intervento vaticano), ma vuole impedire che dei vantaggi MATERIALI, che normalmente vengono goduti all’interno del matrimonio, vengano estesi anche a chi non si sposa (tipo la reversibilità della pensione,l’assistenza sanitaria,il subentrare nell’affitto,l’eredità) perché non si fidano della saldezza dei principi delle loro pecorelle,che potrebbero strafregarsene di quello che dicono i preti, e intraprendere rapporti interpersonali più liberi, ma con qualche garanzia quando questi si trasformano in convivenza.

Comunque la tendenza a non fare più della famiglia lo scopo della propria vita è una delle poche luci che si vedono nel panorama sociale, cosa che prelude ad una necessaria e lungimirante diminuzione delle nascite, dove le persone normali e di buon senso si accorgono che viviamo in un mondo sovraffollato e l’ecosistema non regge più questo peso, mentre industriali e preti vogliono uno “sviluppo infinito”, fatto di più figli, più consumi, più inquinamento.

La cattolicissima Italia, fregandosene dei diktat vaticani, ha approvato a maggioranza leggi ben più pesanti da un punto di vista dottrinale, come il divorzio e l’aborto, e quelle regolette dei DICO, che già riguardano milioni di persone, passeranno come è già successo in Europa, e sarà poi giusto che i cittadini chiedano che siano rivisti il Concordato e le leggi a favore della Chiesa, perché al massimo le si può concedere una parte del finanziamento pubblico dei partiti politici, visto che da partito si comporta.

La mobilitazione vaticana del family day ha l’appoggio di tutta la destra politica (che oggi si estende al partito democratico), della mafia (che di famiglia se ne intende), e ha lo scopo più ampio di marginalizzare i fermenti progressisti che vengono dalla società reale, che oggi non hanno rappresentanza politica, e questo è il vero problema che viene messo a nudo.

Finchè non si avrà la capacità di rappresentare un progetto di società alternativa e antagonista a quello attuale, ossia quello della trasformazione della economia da distruttiva a compatibile con la vita, chiedere il totale disarmo e trasformare le spese militari in spese per l’ambiente e la salute,  non tollerare più basi militari straniere sul nostro territorio, a non partecipare MAI PIU’ ad operazioni militari comunque mascherate, fermare il fenomeno dell’immigrazione che fa nuovi schiavi e crea problemi a chi nelle periferie vive, noi non avremo rappresentanza politica e dobbiamo considerare tutti i partiti esistenti, tutti coloro che hanno votato a favore della guerra all’Afghanistan, complici di questo sistema.

La FAMIGLIA dei partiti ha creato figli degeneri. Divorziamo da loro!