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E’ l’ora di finirla con l’ipocrisia, gli inceneritori fanno male alla salute!

Montemurlo, 20 giugno 2008 – I più recenti studi lo hanno dimostrato: gli inceneritori fanno male alla salute. Questo in sintesi il contenuto dell'intervento dei Cittadini Uniti Montemurlesi, che continua: «I dati pubblicati a marzo 2008 dall'Istituto di Sorveglianza Sanitaria francese emersi da uno studio dove è stata valutata l'esposizione alle diossine su oltre 135.000 casi di cancro insorti nellepopolazioni residenti in prossimità di 16 inceneritori (i risultati preliminari erano già stati presentati nel 2006) evidenziano una aumento dal +6% al +23% di linfomi e sarcomi del mieloma multiplo nei maschi e aumento di tutti i tumori nelle donne. Da uno studio analogo sui metalli pesanti fatto a Coriano di Forlì è stato evidenziato un aumento di tutti i tumori nelle donne. Nessuna persona di buon senso può più negare che dagli inceneritori escano veleni estremamente nocivi per la salute e per l'ambiente. Per parlare dei dati più vicini a noi: dai risultati delle analisi Arpat sulle emissioni dell'inceneritore di Montale, pubblicati lo scorso aprile sul sito della Provincia di Pistoia, risulta che a fronte di 0,0024 nanogrammi per metro cubo di diossine abbiamo la bellezza di 27,2 Ng/Nm3 di PCB ovvero sostanze simili alla diossina tanto che l'Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che alcuni di essi siano considerati come le diossine. Inoltre in base analisi effettuate dal servizio veterinario ASL di Pistoia risulta che in almeno due campioni su alimenti sono stati riscontrati livelli di diossina superiori ai limiti previsti dalla legge (Regolamento della C.E. – n. 199/2006), così come è accaduto in Campania per le mozzarelle di bufala e a Brescia per il latte. Con questi dati, si impone per legge, anche se con inammissibile ritardo, l'emissione di una ordinanza di divieto al consumo e alla commercializzazione di tutti gli alimenti prodotti nella zona interessata dalla ricaduta degli inquinanti provenienti dall'inceneritore di Montale. I danni economici del danno ambientale, per il principio del "chi inquina paga" non dovranno ricadere sui produttori locali, già danneggiati nella loro salute, nei confronti dei quali devono essere invece previsti risarcimenti ai sensi dell'art. 20 del Dlgs 133/2005. Quindi a pagare dovranno essere gli inquinatori, ovvero i proprietari dell'inceneritore incriminato. L'incenerimento non risolve il "problema" dei rifiuti, infatti almeno il 30% del materiale incenerito deve necessariamente essere trasportato in discarica, il restante si espande nell'aria in balia dei venti inquinando fortemente e causando gravi danni alla salute. Con una raccolta differenziata spinta è stato dimostrato che al massimo il 2% del totale dei rifiuti dovrà finire in discarica, il resto verrà riutilizzato ed in questa maniera le amministrazioni comunali otterranno entrate invece che solamente spese; quindi non solo benefici in termini di prevenzione sanitaria, ma anche e addirittura economici. Si deve smettere di fare del terrorismo mediatico con la scusa che senza inceneritori ci ritroveremo come in Campania: con l'incenerimento le nostre discariche si esauriranno molto velocemente, il nostro territorio continuerà a subire gravi danni ambientali e soprattutto la nostra salute continuerà ad essere a rischio. Anche gli amministratori del Comune di Montemurlo devono alzare la voce, la cittadinanza lo sta già facendo, chiediamo che questo problema ottenga le doverose attenzioni che merita. Basta con la miopia, dobbiamo aprire gli occhi adesso, domani sarà troppo tardi». 

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