27 febbraio: Mi accorgo di essere stato frainteso. PER IL BENE COMUNE si presenterà comunque, piaccia o no ai nostri dipendenti, alle elezioni politiche con me candidato premier e capolista in diverse regioni .
Ore 22. I senatori hanno votato per stabilire se fosse o non fosse giusto impedire ad un gruppo di cittadini di esprimere liberamente la propria opinione politica come stabilito dagli articoli 21 e 49 della Costituzione. Solo in un regime di dittatura un argomento del genere può essere discusso.
I Verdi, come ci si doveva aspettare visto il pericolo che noi rappresentiamo per i loro "interessi ambientali", hanno votato contro. I miei complimenti a Pecoraro Scanio e combriccola.
La sinistra estrema dei Comunisti Italiani e di Rifondazione ha pure votato contro. Grazie, ragazzi: il vostro spirito democratico maturato nei gulag è stato confermato insieme a tutto il mio orrore. Se a voi non fa schifo tradire voi stessi…
Italia dei Valori non si è tirata indietro, ma di questo nessuno può meravigliarsi. Il business
delle grandi opere, della TAV, del ponte sullo Stretto, dei quattrini, guarda caso, per il terremoto del Molise, richiedono il sacrificio di mostrare una faccia da atti osceni in luogo pubblico. E allora, grazie ai ragazzi di mani pulite. La mani pulite degli altri, naturalmente.
Il PD Micheloni si è astenuto per non aver compreso il fatto. Ma non è colpa sua. Qualcuno lo ha mandato in Senato e lui… Complimenti anche a lui.
Il risultato è esattamente quello desiderato: no, per lo scarto di un voto. Tutto calcolato? Certo che no. Però… La maggioranza vince: è la regola della democrazia. A questo punto nauseante di esibizione di becera arroganza e d’ignoranza delle regole di base del vivere democratico, mi auguro con tutte le mie forze che chi andrà al voto ad aprile punisca questi personaggi che solo il pudore m’impedisce di aggettivare. I miei complimenti al dipendente Giorgio Napolitano che io contribuisco a mantenere nello scialo perché difenda la Costituzione. Da lui, non una sola parola. Grazie, Presidente. Magari un giorno ci spiegherà perché, nell’immensa saggezza che i media le attribuiscono, abbia agito in un modo che a me, umile cittadiono e suo involontario datore di lavoro, appare degna di un impeachment per alto tradimento. Va da sé che sen’altro sbaglio io. E le mie congratulazioni all’Italia per aver consentito a questa classe di politicanti immorali di tenere il loro tallone sui nostri crani, con il dubbio che, al di là di tutti i piagnucolii sulle mie spalle, meriti tutta l’immondizia che ha. E questo sia detto in ogni senso. Comunque, lo vedremo a metà aprile.
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