I vostri articoli

Chiarimenti sulla questione israeliana……

Per solo ed esclusivo desiderio di VERITA’, rivolgo un accorato ed energico invito, a tutti gli Italiani veramente tali, di documentarsi, consapevolizzarsi, attivarsi circa la gravissima e di sangue grondante, questione israeliana.

Altrettanto accoratamente ed energicamente invito poi, l’opinione pubblica nazionale, a riflettere su alcuni passaggi inopinabilmente decisivi:

 

A) I razzi di Hamas sono un pretesto

 Le autorità israeliane sostengono di agire per legittima difesa ( la"guerra globale al terrore" Bush, docet) contro la ripresa dei lanci di razzi contro lo Stato ebraico in seguito alla rottura unilaterale del cessate-il-fuoco da parte di  Hamas, il 19 dicembre 2008.

Tuttavia, Hamas non ha rotto la tregua. Era stata raggiunta una tregua di sei mesi tra Israele e Hamas attraverso l’intermediazione dell'Egitto. Israele aveva promesso di interrompere il blocco della Striscia di Gaza e l'Egitto aveva deciso di riaprire il valico di Rafah, mentre Hamas si era impegnato a smettere di sparare razzi contro Israele. Di fatto, Israele e l'Egitto non hanno mai mantenuto i loro impegni mentre Hamas ha smesso di sparare razzi per mesi. Ha ricominciato nel mese di novembre a seguito di una incursione israeliana mortale e la continuazione dell'embargo illegale che ha acutizzato oltre ogni limite sopportabile la fame dell’ intera comunità di Gaza.

 B) L'attacco criminale israeliano era preparato da 18 mesi.  L'esercito aveva iniziato l'addestramento delle truppe in una finta Gaza  costruita nel deserto in una base segreta. Lo ha rivelato alla tv il  portavoce dell'esercito, il generale Avi Benayahou: "I nostri soldati  per un anno  e mezzo si sono addestrati su un modello su scala ridotto di Gaza costruito nella base di Tsehilim ", nel deserti del Negev. C) Le autorità israeliane affermano di concentrarsi solo ai siti di Hamas e di prendere tutte le precauzioni opportune per risparmiare le vite dei civili. Pura retorica ! In un territorio con circa 3. 900 abitanti per chilometro quadrato, la Striscia di Gaza, è uno dei territori a più elevata densità di popolazione nel mondo! ergo è fisicamente impossibile raggiungere gli obiettivi scelti senza distruggere contemporaneamente le case vicine.

Inoltre, si sta realizzando l’annientamento di  ogni forma di amministrazione, nella Striscia di Gaza. Dan Harel, capo di stato maggiore aggiunto, ha dichiarato: "Questa operazione è diversa da quelle precedenti. Abbiamo messo la barra a dritta e ci muoviamo in questa direzione. Noi non colpiremo solo i terroristi e i lanciarazzi, ma anche l'intero governo di Hamas. Noi mireremo agli edifici istituzionali, alle forze di sicurezza, e porteremo la responsabilità per tutto ciò che accade su Hamas e non faremo distinzione tra le sue varie ramificazioni."

 D) Uso di armi non convenzionalial fosforo e secondo prove oggettive presentate da alcuni medici norvegesi, anche armi all’uranio (già impiegate in Libano..). L’utilizzo di tali tecnologie belliche, dimostrerebbe la concretizzazione di un piano di genocidio dei palestinesi (gli effetti di questo intervento dovrà cagionare danni e vittime nel tempo…). 

E) Secondo autorevoli ( e indipendenti) pensatori, come Thierry Meyssan (analista politico, fondatore della Rete Voltaire, autore di “L’Effroyable imposture”)l'attacco israeliano contro Gaza,  è un’opzione  pronta da tempo. La decisione di attivarla è stata adottata in risposta alle nomine dell’amministrazione Obama. I cambiamenti strategici a Washington sono sfavorevoli a Tel Aviv.. Ma per organizzare la sua operazione militare, Israele ha dovuto fare affidamento su nuovi partner militari, l'Arabia Saudita e l’Egitto, che costituiscono ormai un paradossale asse musulmano sionista. Riyadh finanzia le operazioni, mentre il Cairo organizza gruppi paramilitari. Meyssan si sofferma anche su alcune linee guida israeliane.

 F) Dal punto di vista del diritto internazionale, Richard Falk ( professore emerito di diritto e pratica internazionale alla Princeton University, è relatore speciale dell’Onu sui diritti umani nei territori palestinesi occupati e fa parte del comitato editoriale di «The Nation»), parla di gravi e massicce violazioni del diritto internazionale umanitario definito dalle Convenzioni di Ginevra, sia in relazione agli obblighi di una Potenza Occupante, sia ai requisiti del diritto bellico”
Tali violazioni sono: Punizione collettiva (l’intera popolazione composta da un milione e mezzo di persone che vivono nell’affollata Striscia di Gaza viene punita per le azioni di pochi militanti), attacchi aerei sono stati rivolti verso aree civili, razione militare sproporzionata.