Blog

Che c’entra lo smog con l’autismo?

Di 16 Novembre 2016 1 commento

Il mondo è davvero curioso. Almeno lo è la società del Signore dell’Universo, l’Homo sapiens, il più presuntuoso e il più cretino fra tutti gli esseri che popolano il Pianeta. Del resto dell’Universo non saprei dire, ma la mia esperienza terrestre basta e avanza per dire che, quanto a scempiaggine, ci sentiamo all’altezza di sfidare qualunque alieno.

 

Fra le numerosissime manifestazioni di palese inferiorità nei confronti di qualunque organismo biologico c’è quella di pretendere che ciò che afferma la scienza, vale a dire la massima espressione intellettuale per la quale valgono regole ferree e per la quale sono richieste prove inoppugnabili, sia vero solo se e quando fa comodo.

Qui non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Prendiamo, allora, il problema dell’autismo. Si tratta di una patologia dalle mille sfumature, tanto da costituire una vera e propria goduria per i tassofili, cioè gli amanti dell’ordine e i maniaci delle classificazioni. Senza entrare nel ginepraio, comunque si voglia considerare l’autismo o, se si preferisce, comunque si vogliano considerare i disturbi dello spettro autistico, quella roba cresce vertiginosamente. Perché? Ecco, allora, la prima manifestazione infelice del Signore dell’Universo: in realtà non cresce affatto: è solo che adesso siamo più bravi a diagnosticarla. Qui non voglio lasciarmi prendere dalla tentazione di aggettivare coloro che hanno partorito una simile enormità e faccio finta di niente, consigliando un trattamento sanitario obbligatorio.

Secondo atto: c’è il sospetto che i vaccini c’entrino in qualche modo. Dalle quinte balza fuori l’inaggettivato di cui sopra che strepita che non è vero. Prove? Nessuna, naturalmente, ma, se lo dice lui, è vero per forza.

Qui ho una particina io che affermo che i vaccini potrebbero in qualche modo essere coinvolti perché tutti i non pochi che abbiamo analizzato, con la sola eccezione dell’unico per veterinaria considerato, contengono pezzi di ferraglia che, se mai arrivassero al cervello, il guaio lo potrebbero fare. Il Signore protagonista del primo e del secondo atto, allora, si straccia le vesti: quelle analisi non le hai pubblicate e, quindi, è come se non esistessero. Inutile spiegare che quelle analisi sono riportate in un libro pubblicato dal maggiore editore scientifico del mondo (https://www.amazon.it/Case-Studies-Nanotoxicology-Particle-Toxicology/dp/0128012153/ref=sr_1_8?ie=UTF8&qid=1433930023&sr=8-8&keywords=nanotoxicology) oltre che in un libro divulgativo (https://www.amazon.it/gp/product/8893190338/ref=pd_sbs_14_1/253-6236242-2890654?ie=UTF8&psc=1&refRID=CADHFPB6KADRPTY7TB6B) che sta per uscire anche in Francia. Inutile dire che i risultati sono stati consegnati per due volte ai Carabinieri del NAS e che l’Istituto superiore di sanità ne è perfettamente al corrente. Inutile dire che tutte le riviste mediche sono mantenute dalle case farmaceutiche e non pubblicherebbero mai qualcosa che dispiace al mecenate. Inutile dire che ne ho parlato alle sempre più rare conferenze sul tema. Piaccia o no, io quei risultati li ho resi pubblici e, se c’è chi ha qualcosa da ridire, faccia ciò che fanno gli scienziati veri e non quelli che sproloquiano tronfiamente in TV o scrivono eccentricità su mille siti Internet senza avere mai messo piede in un laboratorio acconcio: rifacciano le analisi. Ad oggi sono state solo chiacchiere, guaiti, latrati, abbai, minacce, arroganze, menzogne ingenue e niente di più.

Ma io ho detto anche altre cose: ho detto che al cervello arrivano anche altre polveri, e quelle polveri le ho pure fotografate in loco. Roba che arriva, per esempio, dall’inquinamento. Al cervello non fa differenza se un veleno arriva con la benedizione della signora Lorenzin (ministro senza competenza sanitaria e senza che nessuno si sia mai sognato di darle lo straccio di un voto) o dalla scappamento di un camion. Dunque, anche l’inquinamento può incidere sull’aumento dei casi di autismo.

Ora qualcuno si sveglia dal letargo e si accorge che, vedi mai, il fenomeno potrebbe legarsi allo smog (http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/11/15/iran-412-morti-in-20-giorni-per-lo-smog-a-teheran-le-scuole-rimangono-chiuse/3195059/ e http://www8.irna.ir/en/News/82309791/). Chi l’avrebbe mai detto?

1 Comment
Inline Feedbacks
View all comments
sib
8 anni fa

467 mila morti all’annohttp://www.corriere.it/cronache/16_novembre_23/allarme-inquinamento-europa-smog-provoca-467mila-morti-all-anno-af1e64f6-b165-11e6-aca9-06f7502f8eb7.shtml?refresh_ce-cp Mi chiedo perchè l’allarme smog non generi gli stessi dibattiti accessi che intercorrono tra vaccinati e non vaccinati. Forse perché dovremmo un po’ tutti rivedere le nostre abitudini? RISPOSTA In realtà, quella data dai giornali è un non-notizia. Io sono assolutamente certo che i morti sono, e non di poco, di più. Se, poi, consideriamo le malattie spesso invalidanti, arriviamo a cifre al confronto delle quali l’epidemia di febbre spagnola di quasi un secolo fa è robetta. Ma l’inquinamento è l’effetto collaterale che un fiume di quattrini sempre in piena porta con sé e, dunque, che… Leggi il resto »