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cercasi monnezza altrui

Vi giro l'articolo del Cormez, per chi non avesse fatto in tempo a leggerlo.  

Finalmente vengono fuori "ufficialmente" le vere intenzioni che da tempo erano ben chiare a noi poveri cittadini informati. Importeremo la monnezza dal resto del Paese (solo?) e la bruceremo nei nostri 4 inceneritori (oltre che in impianti a biomasse e cementifici).

Guai a "scandalizzarsi" se non sara' solo la nostra monnezza a farci ammalare gravemente o addirittura morire (in fondo non e' quello che accade da sempre con i rifiuti tossici in arrivo dal nord?).   

Please, moriamo senza scandalizzarci, e che cazzo!!!  Del resto il dr Marfella da tempo sta dicendo che quando avranno costruito tutti gli impianti in Campania saremo in grado di bruciare 3,5 milioni di tonnellate di rifiuti (l'equivalente degli impianti di tutto il resto del Paese messi insieme) a fronte di una produzione che, tra 3 anni con la differenziata al 50%, sara' meno di 1,3 milioni di tonnellate. Avanzano quei 2 milioni e passa di tonnellate, che facciamo, li sprechiamo?

Quando in occasione di un convegno all'hotel Vesuvio ho anticipato all'on. Paolo Russo che poi avremmo bruciato monnezza prodotta altrove, per riempire quel vuoto, mi ha risposto di NO! Appena avro' un po' di tempo cerchero', se esistono, video di quel momento del convegno.  

Antonio Trotta

Corriere del Mezzogiorno  

Rifiuti Ieri la visita della commissione Ambiente della Camera 

Differenziata, per Asìa nel 2009 Napoli ai primi posti in Europa 

Venerdì torna Berlusconi per fare il punto

All’incontro dei parlamentari con Guido Bertolaso era presente anche il sottosegretario all’Ambiente, Roberto Menia 

di Fabrizio Geremicca  

NAPOLI — «La Campania potrebbe anche assorbire e trattare la spazzatura che sarà prodotta altrove». Parole di Roberto Menia, sottosegretario all’Ambiente, ieri a Napoli con i membri della commissione Ambiente della Camera dei deputati per un confronto con Guido Bertolaso. L’esponente del governo, dunque, ha confermato così i timori dell’economista ambientale Guido Viale. Domenica scorsa al Corriere del Mezzogiorno quest’ultimo aveva detto: «Quattro inceneritori sono davvero troppi, per smaltire solo la produzione regionale, sia pure dando per scontato che uno di essi – Acerra – avrà una linea interamente dedicata ad incenerire i 7 milioni di ecoballe non a norma stoccati in Campania». Operazione, quest’ultima, che si stima sarà completata entro il 2015. L’import di spazzatura sarà un affare per chi gestirà gli inceneritori, producendo energia col contributo pubblico del Cip 6. Secondo il governo, però, l’ipotesi che la Campania possa importare spazzatura non deve scandalizzare. 
Si attende, intanto,di conoscere la localizzazione del termovalorizzatore di Napoli e il nome del vincitore della gara per gestire quello di Acerra. «Nei prossimi giorni lo si saprà», ha detto ieri il sottosegretario Bertolaso.
 
«Confermo — ha aggiunto — che l’impianto acerrano sarà completato tra qualche mese». L’inceneritore partenopeo dovrebbe essere localizzato a Napoli est.
 
Nel pomeriggio i membri della commissione Ambiente, presieduta da Angelo Alessandri, hanno visitato il cantiere di Acerra. Prima, però, hanno incontrato, con altri parlamentari, l’assessore regionale all’Ambiente, Walter Ganapini. Tema del colloquio: gli sprechi. L’assessore ha infatti nuovamente denunciato che a Parco Saurino 8 vagliatori, acquistati anni fa, restano inutilizzati. Sarebbero utili per effettuare il compostaggio nei tritovagliatori. «L’ennesima prova dell’inefficienza delle precedenti gestioni commissariali», hanno commentato gli onorevoli Marcello Di Caterina e Pina Castiello al termine della riunione. «Quanto prima quei macchinari vanno messi in funzione», hanno aggiunto.
 
In effetti, se davvero si vuole voltare pagina, più che di buchi da riempire — le discariche — la Campania necessita di un ciclo moderno di raccolta differenziata. Ormai prossimo, almeno per Napoli, promette Daniele Fortini, amministratore delegato di Asìa: «Entro il 2009 la raccolta differenziata porta a porta nel comune di Napoli sarà estesa a circa 200 mila abitanti, proiettando la città tra le migliori d’Europa ». Fornisce varie scadenze: «Entro il prossimo 15 settembre il prelievo porta a porta, oggi in corso ai Colli Aminei, sarà esteso anche a Chiaiano, Ponticelli e Rione Alto, per un totale di 70 mila abitanti. Ad ottobre toccherà a Pianura. Entro fine 2008 coinvolgeremo nel progetto, che è partito a giugno ai Colli Aminei, circa 200 mila abitanti».
Legambiente però avverte: «Attenti alla politica degli annunci. Da anni a Napoli la differenziata va avanti solo sui giornali e nelle dichiarazioni». E venerdì il premier Berlusconi sarà di nuovo a Napoli per i rifiuti.
 

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