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Carbone poco pulito

antefatto:

 

Verso la fine di ottobre la Commissione regionale veneta per la VIA viene chiamata a pronunciarsi sull'integrazione al progetto per la riconversione a carbone della centrale termoelettrica di Porto Tolle (RO).

Dovrebbe trattarsi di una formalità, visto che la stessa commissione ha già due volte, in passato, dato parere favorevole ai progetti di riconversione di ENEL ed invece questa volta, stranamente, la commissione prende tempo per effettuare non meglio specificati "approfondimenti".

La cosa insospettisce noi contrari al carbone anche per il fatto che, in quanto presentatori di osservazioni sul progetto presso la Commissione VIA nazionale, avevamo già richiesto l'intera documentazione in visione e questa non ci era stata fornita.

Chiediamo dunque nuovamente la documentazione in sede regionale e questa ci viene negata in quanto "secretata", ma riusciamo stavolta ad ottenerla, con parecchia fatica, rivolgendoci al Ministero per l'Ambiente.

Veniamo così a scoprire che la Procura della Repubblica di Rovigo ha presentato un'informativa alla Commissione VIA regionale, basata sull'indagine commissionata a tre esperti che hanno preso in esame il progetto e sono arrivati a conclusioni molto poco rassicuranti, ponendo 23 quesiti che vanno dalla valutazione del rispetto della legge istitutiva del Parco all'effettivo impatto ambientale della riconversione a carbone su ambiente e salute.

Forti della documentazione, lo scorso 7 novembre 2008 alle 17.00, indiciamo una conferenza stampa convocando i quattro quoridiani locali, Il Gazzettino, Il Resto del Carlino, La Voce di Rovigo e il Corriere del Veneto (inserto del Corsera) consegnando loro un comunicato stampa e copia dell'indagine della Procura.

Dopo il vivo entusiasmo iniziale e l'assicurazione che alla notizia verrà dato fortissimo risalto tanto da occupare le prime pagine, alle 19.30, in contemporanea, veniamo a conoscenza che il Gazzettino, su preciso ordine del direttore, abbiamo le prove, cancellerà la notizia, il Resto del Carlino e la Voce di Rovigo, sempre su disposizione dei direttori, la daranno, ma col minimo risalto e addirittura minimizzando la portata della cosa.

Solo il Corriere del Veneto riporterà la cosa con un certo peso, ma tale testata non ha sede in loco e non è particolarmente diffusa nella provincia.

Si deduce immediatamente che c'è stata una forte pressione, immaginiamo da parte di chi, sulle redazioni tanto da far desistere chi "tiene famiglia".

Spiegata la cosa vengo a chiedervi, in nome della libertà e della serietà d'informazione , di divulgare questa vicenda in quanto è di interesse non soltanto locale per l'argomento che tocca.

Saremo in grado di fornirvi qualsiasi documento vorrete richiederci in merito.

Grazie per qualsiasi cosa deciderete di fare.

Vanni Destro

Per contatti e informazioni tel. 348 0973035

 

Sottopongo il comunicato stampa e, in allegato, l'articolo del Corriere del Veneto che parla della vicenda.

Comunicato stampa:

 

I CONSULENTI DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA STRONCANO IL PROGETTO DI RICONVERSIONE A CARBONE DELLA CENTRALE DI PORTO TOLLE CLAMOROSO DOCUMENTO RECUPERATO DA COMITATI E ASSOCIAZIONI PRESSO IL MINISTERO DELL'AMBIENTE Tutte le perplessità

da noi evidenziate nelle osservazioni, trasmesse nel gennaio scorso alla Commissione VIA nazionale sul progetto di trasformazione a carbone della centrale termoelettrica di Polesine Camerini in merito all'insufficienza dei sistemi di controllo e di monitoraggio degli inquinanti emessi in atmosfera, all'inadeguatezza delle diverse soluzioni ipotizzate per il transito di bettoline nelle lagune del Delta, e in generale ai rilevanti impatti ambientali e sanitari dell'intervento, trovano ora conferma in un documento autorevole e al di sopra di ogni sospetto.

Si tratta di uno studio dettagliato sul progetto Enel, attualmente in discussione presso il servizio VIA della Regione Veneto, redatto da tre esperti altamente qualificati nominati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovigo.

Di questo documento si è entrati in possesso nei giorni scorsi, grazie ad un "blitz" che ci ha costretto a recarci presso il Ministero dell'Ambiente, dopo oltre due mesi dalla prima richiesta di accesso agli atti e non poche difficoltà e traversie per ottenerne il rilascio di copia.

E' così che si è potuto apprendere dell'azione promossa dalla Procura di Rovigo che già dal giugno di quest'anno ha affidato l'incarico di esaminare il progetto di riconversione a carbone della centrale ai consulenti Ing. Alfredo Pini, all'Ing. Paolo Rabitti e al Dott. Stefano Scarselli, ossia agli stessi esperti che nel marzo 2006 avevano accertato le responsabilità degli amministratori delegati di Enel e dei direttori della centrale per il funzionamento pregresso dell'impianto di Porto Tolle nel processo svoltosi ad Adria, terminato con la nota condanna del Tribunale per molestie alle persone residenti in prossimità del sito, danni alle proprietà pubbliche e private, peggioramento dell'inquinamento atmosferico, con la liquidazione di un risarcimento di quasi 3 milioni di euro complessivi a titolo provvisionale.

Per la stesura della relazione citata, consistente in un fascicolo di 80 pagine dattiloscritte, i consulenti hanno analizzato approfonditamente tutto il progetto, verificato la veridicità delle affermazioni riportate, il regolare adempimento al quadro normativo di riferimento e, infine, la convenienza dell'effettiva realizzazione dello stesso, proprio in un contesto così delicato e precario com'è appunto il Delta del Po.

Le conclusioni formulate dai tre esperti mettono in luce tutte le gravi carenze del progetto Enel e fanno emergere rilevanti aspetti di criticità che fino ad ora non erano stati opportunamente considerati.

Informiamo che, poiché non ci risulta che le amministrazioni comunali interessate (e comunque non quelle da noi consultate) siano state informate dell'esistenza di questo importante documento che pur risulta agli atti della procedura di V.I.A., ci faremo carico di consegnare tempestivamente lo stesso a tutti i soggetti pubblici e privati che manifestano interesse, compreso sicuramente i sindaci di Rosolina, Loreo e Taglio di Po, i quali hanno sino ad oggi manifestato un serio coinvolgimento e la decisa presa di posizione nel voler essere parte attiva nel procedimento di valutazione del progetto, al fine di garantire in primis la salute pubblica dei loro concittadini e un futuro coerente con le caratteristiche del nostro territorio. 7 ottobre 2008

Firmato:

Giorgio Crepaldi (presidente comitato "cittadini liberi – P.Tolle");

Donata Fischetti (presidente Italia Nostra sez. Rovigo);

Eddi Boschetti (presidente WWF sez. Rovigo);

Renzo Ghezzo (operatori turistici di Rosolina Mare e Albarella);

Luigi Flamini (Coordinamento dei comitati della provincia di Rovigo, di Cavarzere e Cona).