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Canta che ti passa!

  

I commenti fuori tema saranno cestinati 

Ormai da anni faccio conferenze sull’ambiente e, di tanto in tanto, mi trovo pure a dibattere. I miei antagonisti sono a volte politici, raramente tecnici, e a volte professori universitari. 

Non è raro che, pur disponendo di prove tanto numerose quanto impossibili da confutare scientificamente, io  mi trovi in qualche difficoltà perché, come ammonisce il saggio, non si deve mai discutere con gl’imbecilli, dato che questi ti trascinano al loro livello e poi ti battono con l’esperienza quando sei sul loro terreno. Però, a ben guardare, non è poi tanto vero che questi lo sono: questi lo fanno. 

Uno dei cavalli di battaglia dei personaggi di cui sopra è che, abrogata ogni legge della Natura, dall’incenerimento dei rifiuti esce aria pulita. Un altro è che i filtri fermano tutto.

Bene, dedicate qualche minuto a questo filmato (http://www.youtube.com/watch?v=s3JRZo8qHJU) e fatevi un’idea. Chi parla è un ingegnere che manovra l’inceneritore di Forlì. Uno degl’inceneritori di Forlì, perché laggiù se ne godono due. 

Una volta ascoltato con attenzione l’ingegnere, qualche domanda sorge spontanea. Dove finiscono i metalli eventualmente bloccati dal carbone? E l’anidride carbonica? E la diossina, dove la mettiamo? E il particolato PM2,5? Per inciso, correggendo quanto l’ingegnere afferma, ricordo che noi, con il nostro microscopio elettronico, vediamo particelle di gran lunga più fini di quelle da due micron e mezzo di diametro e che queste si trovano in quantità numerica soverchiante (con una particella da 2,5 micron se ne fanno oltre 15.000 da 0,1). E quelle particelle le vediamo anche nei tessuti malati di cancro e in quelli di troppi bambini malformati. 

Dopo aver affermato il contrario come da copione, subito dopo, in palese contrasto con quanto giurano i vari professori, il tecnico dice che sì, è vero:  i filtri fermano roba grossa e manco ci pensano a bloccare particolato da 2,5 micron, ma questo è così piccolo… Grottesco, certo, ma in fondo, anche se lo fermassero, dove lo ficcherebbero? Il problema legato alla salute, poi, non sfiora nemmeno le certezze della nostra guida: l’ingegnere che è in lui dice: “Non vedo le particelle, quindi non ci sono.” 

Proseguendo, nel corso dell’intervista il tecnico dimentica

di raccontarci come tutte le aggiunte raddoppino la quantità di materiale che entra nel processo d’incenerimento e come la combustione implichi la formazione di sostanze incomparabilmente più tossiche rispetto a quelle iniziali: il cloro della plastica contribuisce alla formazione di diossina, l’azoto atmosferico “che non serve a niente”, una volta scaldato diventa una varietà di ossidi d’azoto, il materiale grossolano diventa polvere fine ed ultrafine… E si stende un velo pietoso sul particolato secondario che non si nomina mai perché è bene che il pubblico pagante non sappia nemmeno che esiste. 

Addio, scienza: sarebbe stato bello averti con noi. Addio onestà: forse un giorno ci ricorderemo che ci manchi. 

Passando altrove, da Forlì a Brescia, chi ne ha voglia si legga http://www.9online.it/blog_emergenzarifiuti/2009/02/16/respirare-a-brescia-richiede-coraggio/ e mediti.  

Due osservazioni da parte mia e basta: una è che i politici di Brescia se li sono scelti i bresciani, e l’altra è, per chi si vuole sinistramente consolare, che l’Italia è un collage di fotocopie. Così, finché avremo Berlusconi a governarci(?), Veltroni, ora autoincenerito, a fare opposizione(?) e Di Pietro con il fido Misiti a fare beffardamente il contrario di ciò che strepita(!), non avremo scampo. 

Già che siete in fase di lettura, leggete anche il post di ieri pubblicato su questo blog e vedete a che punto sta l’università italiana per ciò che riguarda l’ambiente. L’università, lo ricordo per i distratti, forma la classe dirigente futura e i pure i tecnici ambientali. 

A questo punto, popolo bue, mi rivolgo a te. 

Per quanto tempo lascerai che si abusi della tua bovinità? Quanto ancora tollererai la follia di troppi mascalzoni che non si fermano a prosciugarti il borsellino ma proseguono senza scrupolo a mettersi in saccoccia pure la salute tua, quella dei tuoi figli e quella dei figli dei figli per omnia saecula saeculorum? E che ne è della tua dignità, se ancora te ne resta una nanoparticella? Come puoi permettere che quei personaggi senza aggettivo che li possa qualificare per intero si prendano gioco di te raccontandoti panzane che non passerebbero il vaglio di un bambino, fidando tranquillamente sulla tua bovinità sempre offerta sopra un piatto d’argento? 

Il dramma è che, a causa tua, popolo bue, soffriamo tutti e soffriremo sempre di più. E tanto. 

Ma non preoccupiamoci: c’è il Festival di Sanremo. Mi viene in mente che con i milioni spesi si sarebbe potuto fare altro, ma Gesù riprese Giuda quando questo obiettò sugli unguenti costosi che Maddalena gli spalmava addosso.  

Rivoluzione? Ma no: canta che ti passa! 

P.S. e un po’ fuori tema, ma poi non troppo: spero che il popolo bue dia un’occhiata alla sentenza che condanna l’avvocato Mills corrotto da qualcuno che, grazie alla firma benevola del presidente di casa nostra, ha licenza di fare tutto ciò che gli passa per il cranio e che passa su chi è costituzionalmente il padrone dello stato, cioè noi. 

Immagine da: http://loravesuviana.files.wordpress.com/2008/08/06.jpg