Da molti mesi nel Comune di Russi (RA) si sta discutendo se fare o non fare una centrale alimentata da biomasse, ed in particolare da pioppi e canne. Chiedo: nelle emissioni di una centrale come questa vi sono nanoparticelle dannose? La potenza della centrale prevista e' di 30 MegaWatt e fa parte del progetto regionale da 350 MegaWatt assegnato a livello della Comunita' Europea alla Emilia Romagna , e' presentata dalla Amministrazione Comunale come 'innocua' e come una soluzione parziale dei posti-lavoro persi a causa della chiusura di uno stabilimento dell'Eridania.
RISPOSTA
Dal punto di vista sanitario, non esiste nessun tipo di combustione che non arrechi danno. Va da sé che le dimensioni della combustione giocano un ruolo importantissimo. Come ottimamente dimostrato dal prof. Gianni Tamino dell'Università di Padova, un impianto che bruci tanto vegetale da produrre 30 MegaWatt è del tutto insostenibile e questo senza considerare che, non di rado, quando si brucia massa vegetale, si bruciano anche i concimi chimici e i pesticidi con cui queste piante sono venute a contatto. Purtroppo le decisioni in proposito sono prese tenendo conto d'interessi che con la salute non hanno nulla a che spartire e ctroppo spesso chi decide non ha la più pallida idea di che cosa stia facendo.
Stefano Montanari