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Atroce morte di una creatura

Ho da poco ri visto le immagini, di ignorante e bigotta violenza del palestinese che sgozza un raro esemplare di tartaruga liuto (Dermochelys coriacea, la più grande delle tartarughe marine, è quasi un miracolo trovarle nel Mediterraneo, basti pensare che questa specie è nell' elenco dei rettili più a rischio di estinzione). Provo nel profondo dell' anima un' insopportabile vortice emozionale di rabbia, tristezza e impotenza ( cosa avrei dato per stare su quella spiaggia e cercare di salvare questo meraviglioso essere) .

Non voglio colpevolizzare quei pescatori che per stupide credenze popolari hanno ucciso il rarissimo animale credendo che il sangue abbia straordinarie capacità curative oltrechè afrodisiache, ma tutti i responsabili che da anni costringono la popolazione di Gaza City alla povertà assoluta, perchè ricordiamolo,  situazioni di imbarbarimento come questa,  sono la diretta conseguenza di uno status di privazioni di ogni tipo che costringe un comunità completamente abbandonata a se stessa, che è costretta per disperazione a pensare che quel sangue possa curare febbre o un banale mal di schiena (a molti bambini è stato fatto bere, per cercare di curare disturbi fisici di questo tipo) a commettere atti così atroci e apparentemente inauditi.

Perché i cameraman e i giornalisti accorsi sul posto non  sono intervenuti ,  ad  esempio dando al pescatore, i 200 dollari ovvero il costo delle rete distrutta a causa  della mole dell’ animale ( questa rete rappresentava per molte persone la  quasi unica possibilità di sfamarsi), in cambio della sua  liberazione ) o  forse erano troppo impegnati a  realizzare il servizio?

 

P.S.   Per dimostrare che nonostante i mille problemi che affliggono i cittadini costieri di  Gaza City  un senso di rispetto e di civiltà paradossalmente  comunque esiste, si sappia che un’ altra tartaruga della stessa specie ma molto più piccola era stata catturata un mese fa, ma era stata poi liberata quando i pescatori si erano accorti che aveva un’ etichetta con la quale veniva classificata come appartenente ad una specie in estinzione