di Antonietta Gatti
I sindaci di Nonantola, Soliera, Bomporto, e altri comuni intorno a Modena vogliono contrattare la terza linea dell’inceneritore con HERA. Ormai è chiaro: se qualcuno nicchia è perché vuole essere trattato come il Comune di Modena. Stiamo parlando di più di un milione di Euro che HERA riconosce al Comune del capoluogo per il “disagio ambientale” arrecato dai rifiuti speciali che andranno ad aggiungersi a quelli già cotti nell’inceneritore.
Che cosa significa? Disagio ambientale… Allora è vero che qualche problema all’ambiente un inceneritore lo dà, ma pare niente che non si possa annullare con una manciata di quattrini.
Guardiamo un po’ più in dettaglio quali sono i disagi di cui stiamo parlando.
Non credo che si parli di deturpazione del paesaggio per colpa delle torri a strisce bianche e rosse che svettano nel di cielo. Effettivamente qualcuno brontola perché le pale eoliche deturpano il paesaggio, quindi anche queste torri a strisce lo dovrebbero deturpare. Poco male: se fosse per quello le potremmo abbattere; l’abbattimento costa sempre meno di un milione di Euro. Dopotutto, se le “best available technologies”, i filtri miracolosi, non lasciano passare veleni, che ce ne facciamo di quei camini? Non ci hanno addirittura detto che l’aria esce più pulita di quella che è entrata? Dunque… Magari, approfittando del regalo, i signori di HERA potrebbero andare a farsi un aerosol proprio all’inceneritore.
E allora, se è tutto così bello e sano, dove sta il disagio?
Non sarà, per caso, che le ceneri da mettere per forza in discarica perché così impone la legge sono un po’ troppo velenose? Non sarà perché mettere quelle ceneri nell’asfalto e nei cementi non è poi così sicuro? Ma no: l’ARPA ci rassicura: è tutto bellissimo.
E, allora, dove sta il disagio?
Effettivamente dai camini esce qualcosa, almeno stando a quel che si vede guardandoli specialmente di notte con la luna piena. Ma, ancora una volta, HERA ci rassicura: è tutto sotto controllo. Inquinano di più le nostre automobili, ci dicono. Allora dove sta il disagio? E perché tanti quattrini per un disagio che, in fondo, pare non esistere?
Ma diamo un’occhiata di là dal muro.
Visto che, per leggi fisiche e non politiche, la materia bruciata, compresi la mondezza non differenziata di Napoli e i rifiuti speciali, purtroppo di fatto altamente tossici, che il nostro inceneritore brucia, non può scomparire ma solo trasformarsi, credo che qualcuno si sia accorto che da quei camini esce qualcosa che ha un effetto poco simpatico sull’ambiente. Ma se ha un effetto poco simpatico sull’ambiente, ce l’ha anche sull’uomo e sugli animali.
Quindi il disagio ambientale ricade principalmente su chi paga per lo smaltimento dei rifiuti. Chi? Noi.
Disagio, ci hanno detto. Ma di che disagio parliamo? Se verifichiamo i rapporti del governo francese, scopriamo che chi vive vicino ad un inceneritore ha più probabilità di ammalarsi di cancro. La stessa azienda HERA, in una valutazione fatta anni fa, contemplava senza troppa enfasi l’eventualità di malformazioni fetali.
Non voglio entrare così nel dettaglio: a me basta e avanza il disagio magari considerato anche superficiale che viene dal respirare le polveri. Queste, come già ampiamente acclarato a livello mondiale, non fanno bene alla salute, tanto che una legge europea limita la loro quantità ammessa nell’ambiente (PM10 max = 40microgrammi/Nm3). Tutti i paesi europei sono tenuti a osservare questa direttiva, e questo indipendentemente dallo schieramento dei loro politici. La salute dell’uomo – e non potrebbe che essere così – è un’esigenza trasversale che se ne infischia dei colori e delle filosofie.
Voglio solo soffermarmi a ragionare su che cosa significhi respirare polvere. Sappiamo che chi lavora in miniera può sviluppare patologie come la silicosi, l’asbestosi, la talcosi, fino al carcinoma polmonare, per non andare oltre nell’elenco. Quindi una correlazione fra inalazione da polveri e patologie è già ampiamente descritta, e da lunghissimo tempo, nei libri. Addirittura ne parla Plinio il Vecchio nel I secolo dopo Cristo.
Che ci piaccia o no, le nostre cellule hanno bisogno di ossigeno e se somministriamo loro un cocktail di polveri fini e ultrafini, queste non lo gradiscono affatto. Se, invece, il menu è quello di polveri grossolane, il primo sintomo è la tosse e possiamo anche sviluppare asma. Per varie ragioni i bambini sono gli esseri più esposti al rischio e, quindi, una concentrazione come quella consentita per legge ripetuta per ogni giorno dell’anno può essere lesiva ed instaurare processi patologici. Effettivamente quando portiamo i nostri bambini al mare, questi stanno benissimo. Poi si torna in città e da settembre a maggio è un tormento fra tossi, raffreddori e altre piccole patologie.
Ma anche noi adulti non siamo certo immuni e al momento i medici di famiglia e i pneumologi si confrontano con tossi ribelli alle terapie. Curiosamente, queste assomigliano tanto a quelle dei pompieri di New York che hanno respirato le polveri del crollo delle Torri Gemelle. Le tossi non passano, e, allora, si somministrano farmaci. Le tossi restano e a queste si aggiungono gli effetti collaterali delle medicine.
La tosse ce l’ho anch’io. Toccherà anche a me qualche Euro per il “disagio ambientale”?
Un adolescente querela gli USA …… motivo: il cambiamento climatico ([u]ma si può applicare anche ai danni da inquinamento![/u]) [i]Alec Loorz ha solo 16 anni ma non ha paura di niente, se non di vedere il pianeta morire soffocato dai gas ad effetto serra. Per lui, più questione di aspettare che il suo paese si investisse, ha deciso di querelare il governo americano per “non assistenza a pianeta in pericolo.” Alec spiega che ha sporto querala contro gli Stati Uniti d’America affinché questi investono più denaro per garantire la sopravvivenza della sua generazione ed affinché prendono infine delle decisioni contro… Leggi il resto »
Un adolescente querela gli USA … — Edi MattioliIn America vivono quei buffi cosi che si autodefinscono AMERICANI.Questi puffi blu , dalle idee un ciccino troppo legate al “sogno” di cui tanto fanno vieri, spesso dicono e fanno delle gran boiate.Ma a volte…ci regalano delle chicche davvero fantastiche.Se poi la cosa parte (ma sara’ vero) da un ragazzino di 16 anni, beh, W la giovani leve. Sul discorso del “disagio” esistono 2 riflessioni per me indicative: 1)L’uso continuo e mai condannato di termini NON IDONEI a rappresentare correttamente le cose.Questo si chiama MISTIFICARE, prendere per i fondelli le persone, mentire… Leggi il resto »
non era ZERO?
ma come…non era ZERO il danno di un inceneritore? fossi azionista di HERA mi farei sentire, sono soldi non dovuti!!!
RISPOSTA
Il Politecnico di Milano, per bocca del suo luminare Michele Giugliano, afferma che l’aria che esce dal camino è più pulita di quella che entra. Speriamo che HERA non se ne accorga, altrimenti quell’aria ce la vende. Intanto il prof. Giugliano e il prof. Veronesi sono stati avvistati sul celeste caminone di Brescia a farsi un bell’aerosol di salute.
Altrove non stanno meglio,ovviamente.
Il ministero dell’Ambiente accusa
“Malpensa è un disastro ecologico”
Vicino allo scalo le morti per malattie respiratorie sono 4 volte in più che nel resto della provincia Secondo l’Asl di Varese, 250mila abitanti sono a rischio. E ora Sea vuole pure costruire la terza pista.
E’ una continua battaglia, da una parte la gente comune che chiede solo di vivere senza doversi misurare con malattie CAUSATE DALLA STUPIDITA’ E DAL MENEFREGHISMO ALTRUI, dall’altra una manica di assassini legalizzati da altri assassini.
Che immenso schifo.
vendere fumo
Ecco cosa si fa in giappone: http://www.ecplanet.com/node/2538
Tommaso Sodano assessore all’Ambiente a Napoli
Tempo fa su suo consiglio ho letto un libro “La Peste” rimanendone molto colpita.
https://www.stefanomontanari.net/sito/blog/2057-la-peste.html
L’ autore, Tommaso Sodano mi sembrò persona coraggiosa e onesta. Ora Sodano è stato nominato vice sindaco di Napoli e assessore all’Ambiente.
http://www.ecoblog.it/post/12723/emergenza-rifiuti-a-napoli-tommaso-sodano-vicesindaco-e-assessore-allambiente
Questa a me sembra una buona notizia
RISPOSTA
Anche a me sembra una buona notizia. Qualche ora fa ho mandato a Il Democratico un articolo che tocca anche questo argomento. Speriamo che lo lascino lavorare.
ZERO …[b]perchè è così superficiale nelle sue analisi, perchè questa mancanza di abilità intellettive, ma allora, ci fa o ci è? che sia da associare a disturbi cognitivi senili? o è il “portafoglio” che lo richiede?[/b]Veronesi a Cagliari: l’uranio impoverito non fa nullaLo ha detto l’ex ministro della Sanità Umberto Veronesi, direttore scientifico dell’Istituto europeo di Oncologia di Milano, in visita all’ospedale Businco di Cagliari, rispondendo a una domanda sugli ultimi sviluppi del caso Quirrahttp://lanuovasardegna.gelocal.it/sardegna/2011/06/17/news/veronesi-a-cagliari-l-uranio-impoverito-non-fa-nulla-4454473 RISPOSTA Di Veronesi si può dire tutto, ma non che non abbia coraggio. La sua recidività nello sparare enormità è tale e tanta da suscitare… Leggi il resto »
matteo Renzi e gli inceneritoriForse sono un pò arretrato sull’argomento, ma mi sono imbattuto in alcuni “dialoghi” (si fa per dire, perchè parlava solo Renzi e soprattutto interrompeva tutti coloro che lo contraddicevano). Non sono un esperto del settore, ma vorrei capire quanto lo è più di me Renzi. Inoltre mi aspetto che dal sindaco di una città come Firenze (ma anche di qualsiasi altro comune), vi sia almeno una minima forma di educazione nel parlare con altri, chiunque siano (mi immagino le sedute in comune). Mi spiace non poterlo dire in faccia a Renzi, che alla sua elezione avevo… Leggi il resto »