Italia dei Valori nazionale e regionale ripudia la P2 e similari associazioni che tendono a sostituire il potere legale con un potere senza consenso democratico. A tale stregua, tutti i suoi iscritti e candidati, in modi diversi ma altrettanto fermi, ne hanno contrastato l’azione e la cultura. In particolare, tutti i candidati in Sardegna, alla Camera ed al Senato, confermano la professione di profonda avversione verso la P2.
Sono state a noi presentate e da noi vagliate numerose candidature esterne con i relativi “curricula vitae”. Tra queste è emersa quella del generale di divisione Giuseppe Aleffi, prospettataci da persone integerrime, dal “curriculum” del quale egli risulta avere svolto una brillante carriera nell’Arma dei Carabinieri, solitamente assai rigorosa nelle valutazioni di limpidezza professionale, riportando encomi e senza provvedimenti disciplinari, essere stato deputato al Parlamento ed avere di recente conseguito un’alta onorificenza conferitagli dal Presidente Ciampi, che notoriamente subordina questi riconoscimenti ad una rigorosa istruttoria circa l’onorabilità e la fedeltà alle istituzioni delle persone da insignire. Da informazioni assunte è risultato godere tuttora di stima presso le pubbliche istituzioni.
Il suo stato giudiziario, inoltre, è immacolato.
Tanto per noi era più che sufficiente per il suo accoglimento come indipendente nella nostra lista, considerato anche che aveva espresso la sua totale disapprovazione, dopo averlo conosciuta da vicino, verso la cultura berlusconiana e di centrodestra.
Non avevamo, quindi, alcuna notizia di quanto abbiamo poi appreso, anche perché la nostra attenzione principale é rivolta all’assenza di trascorsi giudiziari ed alla onorabilità.
A seguito della conoscenza, in data odierna, della sua iscrizione alla P2 abbiamo acquisito ulteriori elementi di conoscenza che, di seguito rappresentiamo:
Aleffi ha firmato, circa 25 anni fa e all’inizio della sua carriera militare, su proposta del suo comandante dell’epoca, un modulo di adesione ad una generica associazione a cui risultavano iscritti molti militari.
Lo ha fatto senza alcuna conoscenza delle finalità perseguite dai vertici dell’associazione, di cui solo molti mesi dopo è venuto a conoscenza.
La sua adesione si è però limitata a quella firma. Da parte sua infatti non è seguita alcuna altra attività (pagamento di quote, partecipazione a riunioni e, men che meno, giuramento di affiliazione). Egli ha anzi accompagnato la sua attività con il totale ripudio delle pratiche della P2, di cui solo successivamente all’iscrizione è venuto a conoscenza.
L’acquisizione di questi ulteriori elementi, al di là del comprensibile disagio che questa notizia ci ha creato, ci porta comunque ad affermare che essa non modifica la nostra iniziale valutazione su questa candidatura, anche per la cultura garantista che ci accompagna, per la quale solo una pronuncia giudiziaria ci vede risolutamente contrari all’elezione e perfino alla candidatura.
Noi contrastiamo i delinquenti, non chi 25 anni fa ha espresso un’opinione poi drasticamente revocata.
Eventuali indecorose strumentalizzazioni colpirebbero non noi, che siamo conosciuti per avere una cultura solidamente ancorata alla democrazia nonché alla trasparenza ed alla legalità in tutti gli aspetti della vita sociale, ma le supreme istituzioni che ne hanno certificato la correttezza e la fedeltà allo Stato, dando a noi la completa garanzia della sua piena affidabilità.
Ad ogni tentativo di strumentalizzazione reagiremo in ogni sede, anche a tutela di quelle istituzioni nelle quali crediamo e che ci hanno dato la valutazione positiva dell’integrità della persona.
Tutti i candidati di Italia dei Valori, a cominciare dal capolista Antonio Di Pietro, chiedono il consenso alla lista per i valori di moralità nella vita pubblica e nella politica, della difesa dei quali il partito ha fatto ragione di esistenza e di lotta democratica, e che non sono intaccati da questa vicenda.
Eduardo Rina, Candidato Camera Veneto 2 IdV, chiarisce in una lettera la posizione del candidato in oggetto:
COMMENTO
Tutto bene, tranne gli ultimi due paragrafi. Che cosa mai intenderà Italia dei Valori con la parola "moralità"? E' morale manovrare per costruire opere faraoniche destinate a derubare il paese delle proprie risorse economiche, del proprio ambiente, della salute dei propri abitanti oggi e per le generazioni a venire? Dice niente inceneritori, TAV, Ponte sullo Stretto, MOSE…? Dice niente l'assurdità del vostro ispiratore secondo cui "agl'inceneritori non c'è alternativa."? Dice niente Misiti, ballerino buono per tutte le stagioni tra i comunisti e Berlusconi? Ripulitevi al vostro interno a partire dalla testa per finire alla più remota periferia e ne riparleremo. Per ora Italia dei Valori (i "meno peggio" secondo qualche ingenuotto) non è altro che uno dei tanti ritratti dell'ipocrisia e dello squallore dai quali siamo avvelenati, e basta guardare senza paraocchi e senza essere assordati dagli strepiti di qualche imbonitore da piazza per constatare i fatti.