A Brescia non ci abbiamo pensato per tempo, il nostro inceneritori l'abbiamo già. Avremmo potuto comprare a 15 il terreno dove sorge?

A conferma di tutto quello che scrivete, il berlusconiano Panorama questa settimana scrive un articolo: "Nucleare, si può fare". Eccovi uno stralcio:

""…Due ricercatori italiani, Sergio D'Offizi e Susanna Antignano, hanno presentato il progetto di una centrale che consiste in una galleria scavata dentro una montagna al cui interno sorge l'impianto nucleare; affiancato a esso un deposito per il combustibile esaurito e per materiali radioattivi di alta attività e lunga vita. Molti i vantaggi. Primo, un'intera montagna risolverebbe il problema di eventuali attacchi aerei. Secondo, se ogni reattore nucleare dopo cinquant'anni deve essere smantellato, con una spesa enorme, in questo caso lo smantellamento si ridurrebbe all sola operazione di copertura. Terzo, lo stoccaggio definitivo delle scorie verrebbe fatto in sicurezza nella caverna. 
….conseguente risparmio….ecc 
D'altra parte non possiamo affidarci interamente all'energia solare. Le migliori celle fotovoltaiche, che hanno comunque un forte impatto ambientale quando devono essere smaltite, riescono a convertire in elettricità solo il 18% dell'energia contenuta nei raggi solari. Per produrre la stessa quantità di energia proveniente dai combustibile fossili occorrerebbe coprire di celle più del 2-3% del territorio italiano: una superficie grande quanto una regione medio-piccola. Dal momento poi che il Sole è una fonte intermittente (cioè un pulsar?), servirebbero altre sorgenti di energie più affidabili per compensare le fasi in cui la produzione è ferma. Ecc ecc." 
 
UNA CAVERNAAA! è davvero incredibile. E poi, naturalmente, bisogna infilare il dubbio sul solare, vero?
 
Gemma