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Aggiornamento Sull’efficienza dell’Arpat

Il 17 settembre scorso scrissi in questa rubrica un articolo dal titolo "Un esempio di efficienza dell' Arpat" dove denunciavo la lentezza e dell'Ente nel bonificare una zona boschiva nella quale erano stati abbandonati dei grossi sacchi pieni di uno strano materiale azzurro, a detta dei Vigili del Fuoco, intervenuti per circoscrivere la zona con dei nastri di plastica, scarti di conceria. La segnalazione presso l'Ente risale al 18 luglio. Dopo varie telefonate ero rimasta in attesa dei risultati degli esami

2° puntata:  Primi di ottobre. Telefonata all'Arpat, i risultati sono finalmente giunti e sembra che in questi scarti vi sia dell'amianto (strano in scarti di conceria). Verrà avvisato il Comune di Collesalvetti, comune competente.  Telefonata al comune di Collesalvetti: per ora non sanno niente.

Fine ottobre: seconda telefonata al Comune. Sono al corrente della situazione. L'amianto comunque non era in questi scarti, ma in alcuni pezzi di tetto scaricati lì vicino che comunque sono stati rimossi. Il materiale azzurro  invece, come sospettato fin dal primo momento,  è composto da scarti e ritagli di concerie contenente comunque cromo (tanto per non farci mancare niente). Le indagini per conoscere i responsabili dell'abbandono non hanno portato a nulla e quindi ( prima o poi) si procederà alla bonifica. Nel frattempo le forti piogge di questi giorni, hanno provocato lo scoloramento di questi scarti di pelle azzurri e mentre pioveva si notavano dei rigagnoli di acqua azzurra che si disperdevano nel bosco. Proprio vicino a questo posto c'è la falda acquifera che serve diversi paesi intorno. Allegria!

 Com'è dolce addormentarsi al suono pizzicato di un'ARPA! (Stefano Montanari)