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Addio 2008, anno senza sorprese

E così, ridendo e scherzando, stiamo archiviando anche il 2008.

Lo stiamo archiviando certi, come umanità, di aver migliorato il record che già ci apparteneva: quello di Macchiette del Creato, e, per chi, a casa nostra, ambisce al gradino più alto del podio, il progetto è di celebrare l’evento in un tripudio crepitante di teste di lavezzi, il che, benché scritto con le lettere minuscole, non è un insulto in sé.

Con una modica spesa a partire da qualche centinaio di Euro, cifre del tutto trascurabili in un’Italia prospera come quella in cui abbiamo la fortuna di vivere, chi ambisse a gareggiare nella nobile categoria Imbecilli Pericolosi del campionato regionale campano può assicurarsi una bomba degna erede di quella, ricordata con nostalgia, già dedicata a Diego Armando Maradona allorché quel

faro di signorile cultura c’illuminava da Napoli. Ora l’intellettuale degno di dedica è il signor Ezequiel Lavezzi, il giovane podatore milionario che, a fronte di qualche spicciolo, promette solennemente eterno amore alla città che se lo coccola. Per la bomba, state tranquilli: tutta roba di prima qualità certificata: chili di cloruro di potassio, di alluminio… Bum! E chi sta entro la quindicina di metri potrebbe anche lietamente lasciarci le penne. Ne vale la pena.

Chissà, magari a Capodanno i vari telegiornali ricorderanno i caduti, gli accecati, gli emuli di Muzio Scevola, i bambini sfigurati, i danni alle cose, le corse all’ospedale… Che bella festa, però!

Sì, anche il piccolo bollettino di guerra che all’alba di ogni nuovo anno ci dà il buon giorno come i valzer viennesi dovrà essere presentato con il maquillage di un evento gioioso, e questo in ossequio ai saggi  dettati del paterno Silvio, stanco del pessimismo disfattista che vena i notiziari. E Sandro Bondi, il figliol prodigo pentito di un passato di perdizione comunista (anche Sant’Agostino, pur non comunista…) si è fatto portavoce dell’ammonimento: d’ora in poi s’inietti ottimismo in quel che resta degl’italici cervelli e basta con tutte queste disgrazie di sinistra che distolgono dal clima festaiolo berlusconiano. Dopotutto, Benito Mussolini, mai abbastanza compianto padre della patria e modello per l’attuale regime, non ripuliva forse l’informazione da ogni notizia che avrebbe potuto turbare il suo popolo?

Oggi Silvio avrà ben più da fare: alla stampa e a quel po’ di radio di allora si sono aggiunti la TV e quello strumento diabolico che è Internet. Ai giornali e alle TV siamo già arrivati, per Internet speriamo nell’ispirazione di personaggi come Riccardino Levi, magari prestato con contratto a progetto da Prodi per l’interesse comune (http://oknotizie.alice.it/go.php?us=496048d8635cba5b).

Intanto, per ora, il nostro Silvio ci ha annunciato un gaudium magnum: non passerà molto che Ferruccio Fazio diventerà ministro della sanità e Michela Brambilla, ora sottosegretario e, a furor di popolo, cavaliere dell’Ordine della Giarrettiera, sarà il nostro fiammeggiante ministro del turismo da affiancare nel presepio di statisti illustri alla Prestigiacomo, alla Gelmini e alla Carfagna.

Restando a Silvio, la nostra gratitudine non conosce confini. Nella sua immensa generosità, per rallegrare i nostri spiriti ci ha regalato un paio di mesi del 2009 di David Beckam, affittato per qualche milione di Euro ed importato in paghi uno prendi due impacchettato con la signora Victoria, grazie alla quale la nostra economia sta risuscitando a suon di acquisti di tubini in varianti cromatiche, di mutande che, dicono i bene informati, sono dotate di aria condizionata e di doppi servizi, di guêpiére si dice progettate da Renzo Piano e di rombanti Cinquecento Abarth fatte espresse con le mani di Marchionne. Silvio, we love you.

E da Lui, con tanto di maiuscola, non c’è politico nostrano, non importa se nano o micrometrico, che non prenda ispirato esempio. Basta spostarsi a Canosa, a due passi da Bari, per trovare un sindaco da sempre fedele al verbo di Arcore: feste, feste, feste e poi, farsi gli affari propri. Ora una magistratura bieca e veterocomunista, invidiosa del consenso plebiscitario che il politico riscuote presso i canosini, lo ha attaccato alle spalle per un nonnulla (abuso d’ufficio per un’italianissima organizzazione proprio di quei festeggiamenti per i quali è tanto amato), e lo ha condannato ad otto mesi di carcere (http://www.bat24ore.it/news/news.aspx?news-id=12549). Più che giusta, allora, la sua ribellione con tanto di accorato e pubblico grido di dolore. Ma perché, dopo aver tritato la Costituzione, non si fa altrettanto con la magistratura? Ecco un’idea per il 2009.

Se i magistrati non fossero così impiccioni, i nostri angeli custodi dell’ARPA potrebbero lavorare meglio, in tutta tranquillità, e non finire nei guai come sta capitando al momento a qualche eroe di Parma (http://www.investireoggi.it/forum/parma-6-arresti-a-r-p-a-vt36913.html?s=718e7b881c998505b11b8d4309cb56ae&p=718457). Dunque, se vogliamo essere tranquillizzati come l’ARPA fa da sempre e schiattare il letizia, occorre dare un giro di vite alla magistratura.

Ma qual è la fotografia della qualità di vita distribuita lungo la Penisola? Il Sole 24 Ore ci mostra una classifica: prima Aosta, ultima Caltanissetta. (http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2008/12/aosta-qualita-vita.shtml?uuid=beff6ac8-d4fa-11dd-9138-0656feb089b0&DocRulesView=Libero). Un paio di domande: quanto costa a noi, a noi intesi come italici contribuenti, quel primo posto? E quanto si deve per quella maglia nera alla Mafia, al malgoverno, alla non volontà dei siciliani di reagire e di affermare la loro dignità di padroni dello stato? So perfettamente che queste domande susciteranno polemiche. Prima di stizzirvi, però, vedete di rispondere alle domande che, vi assicuro, non contengono alcun accenno polemico ma sono del tutto neutre.

Insomma, bene o male, anche il 2008 ce lo siamo messi alle spalle.

La differenza con il 2007? Non gran che, se s’interroga il recente passato (http://www.youtube.com/watch?v=JMbr_gKDWx8&feature=related), ma senza dubbio bisogna ammettere che siamo stati coerenti: nulla di ciò che ci è arrivato lo ha fatto di sorpresa. Sapevamo già, se non tutto, molto. Ricordiamocelo per il 2009 in arrivo.

E all’estero? Beh, non è che all’estero si stia con le mani in mano. L’anno nuovo inizierà forse con indiani e pakistani, forti dell’opulenza che bacia le rispettive popolazioni, intenti a lucidare le loro bombe atomiche e con israeliani e palestinesi che già fanno a botte con lena rinnovata per aggiudicarsi il titolo mediorientale di Popolo Demente.

Dal canto loro gli americani ci danno speranza. Hanno trovato l’arma segreta per sconfiggere il terrorismo: la pillola blu. A fatti, e non a parole, ci hanno dimostrato come qualche scatola di Viagra passata a chi di dovere sia capace di sciogliere ogni remora ideologica e possa raddrizzare le sorti di un civiltà che pareva avviata all’impotenza. Cari generali, avete visto come si combatte a buon mercato e senza produrre nanoparticelle?

Per il resto, le solite poche decine di guerre distrattamente in corso qua e là, i soliti politici che ne fanno di cotte e di crude regalandosi alibi reciproci con le rispettive fesserie (“lo fanno anche in…”), un avvelenamento sempre più generalizzato dell’ambiente di cui siamo per forza di cose prigionieri, l’acqua che scarseggia e quel po’ che resta è spesso sprecata o sporcata, le risorse alimentari di un suolo sempre più desertificato ed usato irrazionalmente che restano privilegio e non diritto…

Ciao, 2008. Beato te che te ne vai.

Immagine da: http://www.claudiocaprara.it/mediamanager/sys.user/38949/Michela%20Vittoria%20Brambilla%20nel%20Presepe%20con%20Silvio%20Berlusconi.jpg