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A quando l’H2O calda?

Se una talpa, una sogliola o una modesta ameba potessero esprimere un parere sull’Homo sapiens in un linguaggio che fosse a lui intellegibile, temo che la nostra specie ne ricaverebbe qualche rossore.

 

Restando alla zoologia, i quattro gatti che seguono le mie conferenze e i due che leggono i miei libri e i miei articoli sanno che ormai da molti anni il nostro nanogruppo ha dimostrato con dovizia di prove di prima mano che le micro- e le nanoparticelle inorganiche non biodegradabili innescano una lunga serie di malattie chiamate nanopatologie.

Gli ormai da lungo tempo conclusi progetti europei Nanopathology prima e DIPNA poi non hanno lasciato spazio a dubbi.

Con tutto questo, io continuo ad imbattermi in medici, docenti universitari e, manco a dirlo, politici che ignorano quei fatti. Ma la cosa più buffa è che, piano piano, quei fatti emergono prepotentemente e i “grandi” centri di ricerca annunciano le “loro” scoperte. E tra quei centri ce n’è qualcuno che aveva affermato, dall’alto del suo prestigio, che noi raccontavamo sciocchezze.

Un paio di settimane fa fu La Sapienza di Roma a proclamare che quelle polveri fanno male, e ora il Centro di epidemiologia molecolare e genetica del Policlinico di Milano (Università Statale) di che si accorge? Nientemeno che della nocività del particolato a livello del DNA (http://it.notizie.yahoo.com/7/20100705/thl-medicina-respirare-smog-modifica-dna-6a24347.html). Beh, noi ce n’eravamo accorti un bel po’ di anni fa e mia moglie, la ormai famosa dottoressa Gatti superata a tutti i concorsi da figli, mogli e amici degli amici, aveva persino ideato e diretto (“coordinato” è il participio passato che si usa in questi casi, e dico questo a beneficio di una “scienziata” romana che crede che il coordinamento sia impiego da segretaria) il già citato DIPNA che di polveri e nuclei cellulari si occupava.

Incidentalmente, per evitare malintesi da parte della casalinga inquieta che, nella sua spericolata ignoranza, attribuisce le nostre scoperte al professor Lorenzo Tomatis, il più grande oncologo italiano, il quale, se non fosse morto, avrebbe chiarito alla signora che il suo ruolo nella scoperta è ovviamente stato zero, non essendo stato quello campo suo, noi abbiamo pure scoperto che quelle polveri non uccidono la cellula ma la obbligano a riprodursi con risultati patologici. Il che è assai peggio della morte.

Continuando nelle “scoperte” milanesi, gli studiosi si sono persino accorti che le polveri fanno aumentare le trombosi. Toh!: noi lo avevamo rilevato anni or sono e le nostre fotografie al microscopio elettronico di trombi e di fusi di fibrina pieni di particelle erano state ampiamente diffuse, una comparendo perfino sul dépliant del progetto Nanopathology (anno 2002). Addirittura qualche anno fa io ne parlai proprio al professor Mannucci, il direttore della Clinica Medica del Policlinico milanese, nel corso di alcune conversazioni telefoniche. Comunque, sarebbe bastata la lettura del nostro libro Nanopathology scritto nel 2007 e pubblicato all’inizio del 2008 per vedere stampato tutto ciò.

Visto l’andazzo, tanto per non far perdere tempo, si sappia che le polveri sono individuabili anche all’interno dei trombi delle coronarie infartuate.

Credo di essere facile profeta se dico che tra non molto qualcuno griderà alle seguenti scoperte: le micro- e nanopolveri sono responsabili di malformazioni fetali e aborti (passano da madre a feto), di malattie neurologiche (per esempio, fatica cronica, morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson) e persino di malattie endocrine come, ad esempio, il diabete. Ragazzi, se ci date un colpo di telefono vi potremo mettere sulla strada giusta in modo da superare in velocità i concorrenti.

Per noi non ci sono problemi. Se qualcuno è a caccia di meriti e, magari, di finanziamenti, faccia pure. A noi, da sempre fuori dai salotti buoni, basta aver fatto del nostro meglio.

6 Commenti
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Fabbri A.
14 anni fa

CHE DIRE…?
Io sono uno di quei 4 gatti che seguono le tue conferenze e uno di quei due che leggonoo i tuoi libri…. ma sei proprio sicuro che siamo in così pochi?
………
Che dire che non sia ancora stato detto?
Chi ha orecchi per intendere intenda (ma io ho dei forti dubbi che ciò accada).
Voi (Montanari e Gatti) siete due grandi e come tutti i grandi della storia morirete poveri e dimenticati…. nel mentre altri brinderanno e si faranno ricchi con le vostre scoperte.
A meno che stavolta la storia non venga smentita…. ma anche su questo io ho dei forti dubbi.

carlo ruberto
14 anni fa

nel posto sbagliatoIo penso che il Dott.Montanari e la Dott Gatti siano, come si dice, “[i]le persone giuste[/i]”, ma per loro sfortuna nel posto sbagliato, che più sbagliato non si può. Il fatto che non siano degli incompetenti è riprovato dal loro coinvolgimento degli studi sulle vittime (quelle ancora in vita ovviamente) dell’11 settembre. Di certo non la stupidata del millennio. Ma forse in Italia siamo ancora troppo indietro per dare ascolto alle vostre ricerche. Cosa succederebbe se solo qualcuno di “importante” sostenesse che i filtri antiparticolato e i nuovi termovalorizzatori sono peggio dei precedenti? No l’Italia non è pronta… Leggi il resto »

bosco
14 anni fa

Che persone indegneStefano, cio che avete fatto e che avete scoperto e’ nero su bianco, le date ANCHE.Quindi CHIUNQUE si azzardi a fare sue le scoperte VOSTRE e’ un semplice MISTIFICATORE e nello specifico sta’ facendo PLAGIO.Ampliando la visione delle cose, vorrei sottolineare un altro fatto importante:SE qualcuno certifichera’ la bonta’ delle vostre scoperte (certificazione ITALIANA visto che altrove lo sanno gia’ tutti ed e’ gia’ ufficiale la cosa) tutti quei stramaledetti politucoli prezzolati e proni che hanno insistito per darle contro, avvalorando le tesi OPPOSTE presentate dei soliti venduti, dovranno renderne conto davanti alla magistratura.I termo CANCRENIZZATORI sono di… Leggi il resto »

carlocipriani
14 anni fa

…il cappello sopra…Contro il rischio trombosi ridurre l’inquinamento «Il legame tra inquinamento e trombosi è ormai assodato e in paesi come gli Stati Uniti sono state prese iniziative concrete per ridurre i livelli di smog. Con ricadute anche sulla mortalità cardiovascolare. In Italia, invece, c’è ancora molto da fare». Lo sottolinea Pier Mannuccio Mannucci, professore ordinario di medicina interna all’università di Milano e direttore della Clinica Medica del policlinico di Milano in occasione della sessione inaugurale del 21esimo International Thrombosis Congress iniziato ieri e che si concluderà il 9 luglio a Milano. «Il problema è che in Italia non c’è… Leggi il resto »

carlocipriani
14 anni fa

…il cappello sopra……ora ci mettono il cappello sopra alle ricerche del Dott Montanari, anche la Clinica Medica del Policlinico di Milano.Ma, ricordo male, o l’attuale sindaco di Firenze, parlava del Dott Montanari, come di un “fenomeno da baraccone”, tutto per far ingoiare ai fiorentini il cancro-inceneritore? se il lupetto c’ha le palle SI SCUSI PUBBLICAMENTE, e SUBITO!!!…altrimenti è un parolaio di buca d’Arno!… RISPOSTA Dignità? Onestà? Carneadi qualunque perduti tra le pagine del dizionario. Temo che si sia perso addirittura il senso del ridicolo per lasciare il posto ad un arraffare frenetico e confuso come durante un naufragio, un arraffare… Leggi il resto »

Enrica
14 anni fa

Una domandaHo letto anch’io la notizia e naturalmente ho subito pensato a Lei e alle sue ricerche.Vorrei però farle una domanda, Una mia cara amica che ha avuto il padre malato di Alzheimer mi ha segnalato quest’articolo: http://manuelavallettighezzi.blogspot.com/2010/06/forse-una-svolta-sulle-cause-del-morbo.html Come può leggere, qui si parla di “grumi di proteine impazzite” che danneggerebbero il cervello, e a me è venuta in mente quella proteina “fibrinogeno” che lei cita e che solidificandosi, a causa di un corpo estraneo, provoca i trombi.La mia domanda è: questo potrebbe essere un processo simile dovuto a delle polveri sottili oppure non c’entra niente? RISPOSTA Che le micro-… Leggi il resto »