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antico epistolario sui FAP

Ciao Stefano, te la ricordi questa?Tenuta sempre in posta inviata. Quanto segue sarebbe adatto per "I vostri articoli"per chi vuole approfondire. Ciao, Roberto ***************************************** ometto come ovvio i protagonisti, eccetto (me) fra parentesi dopo una prima risposta, nessuno ha più replicato (un classico). Notare che il tecnico non era daccordo su quanto fatto da Peugeot, ma il Premio Legambiente l'ha dato proprio a quel brevetto, (non ad un altro non meglio specificato) ************************************************* per capire meglio il senso, leggere dalla fine… ************************************************* Periodo della vicenda, estate 2006:   Egregio xxxx (tecnico filtri industriali)   15 luglio 2006grazie per la sua risposta. In effetti, vedo che lei è d'accordo con me.Io parlavo proprio del filtro Peugeote ultimamente vedo che anche altre case (Opel, Fiat) iniziano a pubblicizzare il FAP, anche se non sono a conoscenza se è sempre la stessa tecnologia, lei sarà in grado di appurarlo certamente. Premiare la Peugeot con il Premio Innovazione AMICA (sic) dell'ambiente, è una contraddizione nei termini.Solo che dire "è una cattiva idea" mi pare che sottovaluti enormememente il problema.Non è una cattiva idea, è una idea insensata:più le polveri sono piccole, più sono pericolose. io mi riferivo alle auto, e basta, lei allarga il discorso, e la ringrazio per questo. Mi pare anche (io mi riferivo a ciò che conosco) che anche lei scriva che solo una piccola parte del PM 2,5 può essere intercettata        da altre tecnologie, tra cui, se ho capito bene, una su cui lei è attivo (ma solo come filtri industriali)  <<…una trappola multi-ciclonica anche 20% del PM2,5>> il problema è che l'80% può finire nei nostri polmoni e da li colpire gli organi interni, è trasmissibile nello sperma, provoca malformazioni etc etc etc etc. un disastro che qui non posso certo descrivere, ma che può immaginare da sè. AL DI SOTTO DI QUESTA TAGLIA (PM2,5) NON ESISTONO FILTRI, è un problema drammatico per i viventi. Prima o poi, dovremo porci il problema di ridurre tutte le polveri, specialmente le più piccole, arrivando a non produrle se non ci sono alternative (come adesso). Quindi, le chiedo di agire, tornando al problema del filtro Peugeot. In un mondo come il nostro, con migliaia di morti accertati per l'inquinamento da polveri, è essenziale non aggravare il problema, come segnalavo al Sig. xxx della Ambientemilano. La ringrazio per la sua rispostae per le informazioni contenute (che non conoscevo), che mi premurerò di far avere a persone in grado di interloquire con lei.  (Nota 2008: indovinate uno di questi medici chi è?) Quando avremo (finalmente) una legislazione sulle polveri seria, forse anche il Sig. xxx capirà il problema che gli ho posto. Per il momento mi pare di no, anche se è stato così gentile da girarle la mia mail. Chiedo fermamente, ad una associazione ambientalista importante come Legambiente, di modificare il suo appoggio alla tecnologia Peugeot, e la propria politica sugli inceneritori.tutte le altre associazioni importanti, si battono per una messa al bando di una tecnologia inutile, inefficace, inquinante. Gli inceneritori, settore di cui mi occupo io, vanno messi al bando. Non ci sono altre possibilità.Un inceneritore produce anche centinaia di sostanze organiche tra cui diossine e pcb, e moltissimo particolato al di sotto del PM2,5 A risentirlaCordiali salutiR.P.("uno che scrive qualcosa che ritengo difficile da condividere") difficile perchè scomodoma non ci sono alternative, Sig. xxx.non tutto quello che si può fare deve essere fatto… ******************************************************  ———- Initial Header ———– From      : ioTo          : xxx Cc          : Date      : Wed, 19 Jul 2006 09:23:22 +0200Subject : Re: AGGIUNGO su filtri FAP     DOMANDE (ulteriori) INVIATE A xxx, DOPO LA SUA RISPOSTA > Egregio xxxx, solo per lei> persona competente a differenza di chi le scrive aggiungo queste > considerazioni, alla "risposta a tutti" fatta l'altro giorno.> Quando ne ha il tempo la prego di rispondermi.> > Con grande franchezza: come minimo quella che fa Legambiente alla tecnologia Peugeot, è pubblicità ingannevole, ma non è questo il punto. è che sul mercato finiscono decine di prodotti senza che siano in alcun modo TESTATI.> Le carenze legislative sono evidenti: il principio di precauzione > viene visto dal mondo produttivo come indebita ingerenza, QUANDO INVECE AL CENTRO DI TUTTO DOVREBBE ESSERE LA VITA.> > Se di "errore" (minimo) possiamo parlare tranquillamente inoltro > queste domande, che come può intuire non sono "farina del mio sacco":> > > Perché il filtro s'intasa dopo 300/500 km?> > Di che granulometria è il particolato che l'intasa?> > Dove finisce, come per incanto, questo materiale che intasa con tanta frequenza il filtro?> > Perché questo materiale che intasa il filtro e che scompare misteriosamente è in grado di essere espulso da un filtro che trattiene PM 10 e anche un po' di PM2,5?> > > Aggiungo> Spero che questa nostra piccola inchiesta produca effetti.> Lei avrà sicuramente contatti migliori dei miei.> > La prego anche di evidenziarmi tecnologie (per auto) che non producono > PM inferiori a 2,5 come quella Peugeot, SE ne esistono.> > A risentirla e buon lavoro> (io)       ———- Initial Header ———– From      : (me)To          : (io), [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected]Cc          : xxxDate      : Sat, 15 Jul 2006 13:19:01 +0100Subject : Errore di valutazione su filtri FAP  PRIMA E UNICA RISPOSTA RICEVUTA (dal tecnico al quale è stata girata la mia comunicazione): > Caro (sarei io)>  > Non capisco il suo punto (ammeno che si riferisce solo al sub-set di > filtri che tritano le particelle). Non vorra dire che tutti i FAP creano nuove nano-particelle.> > Che io sappia questo non e vero per la grande maggioranza dei filtri > FAP.>> > Comunque sono d'accordo con lei che triturare le polveri sottili e una > cattiva idea (metodo Peugeot), e questo potrebbe risultare in un effetto complessivo negativo.> > Pero (ripeto) questo non e il metodo usato nella maggioranza dei filtri FAP. > Per esempio, Nonox (www.nonox.co.uk <http://www.nonox.co.uk/> ) > manufattura un FAP per fonti di polluzione stazionarie > non-industriali, come grandi caldaie civili. Il nostro filtro leva 60% > del PM10, 35% PM5 e con l'aggiunta di una trappola multi-ciclonica > anche 20% del PM2,5 > Non credo che nulla possa fermare PM0.1 (anche in questo sono d'accordo con lei).> > Ma come sottolineato sul sito da voi citato, "MICRO E nano particelle" > sono implicate nel dannegiare l'essere umano. E mi pare che una > riduzione del 60% del PM10 (nel caso del riscaldamento) non puo che > migliorare la situazione per tutti, specie nell'ambito urbano d'inverno. > Sul nostro sito trovera che il nostro filtro a risultati notevoli > anche su CO (monossio di carbonio), VHC (idro carburi volatili > incombusti), e in maniera meno pesante riduce anche Sox e Nox.> > /xxx xxx (esperto di filtri) > PS: un argomento interessante (che parellala il suo) e il fatto che i combustibili puliti (BLUdiesel, GECAM, etc)  spostano la misura delle particelle verso il piu piccolo, e loro si che producono piu particelle di misura inferiore al PM2,5.> >  > > PSS: Un'altro argomento non molto discusso è, che nei momenti di > transizione le caldaie moderne (piu efficienti) creano molto piu particolato che le vecchie caldaie inefficienti. Qui il rapporto e di uno a dieci in termini di particelle emesse durante accenzione e spegnimento del bruciatore.> > xxx xxx> > Founder and Director> >  > > > > > Nonox PLC> 42 Thurloe Square> London> SW7 2SR> United Kingdom> > E:  <mailto:xxx> xxx> T: +44 (ometto)> W:  <http://www.nonox.co.uk> > This email is intended solely for the person or organisation to which > it is addressed. It may contain privileged and confidential > information. If you are not the intended recipient, you are prohibited > from copying, disclosing or distributing this email or its contents > (as it may be unlawful for you to do so) or taking any action in > reliance on it. If you have received this email by mistake, please delete it.> (ometto di fare il nome dei tecnici come ovvio per la Privacy)  > >  > >  > > —–Original Message—–> From: xxx xxx [mailto] (della Ambientemilano)> Sent: 15 July 2006 12:17> To: (tecnico filtri)> Cc: ambientemilano> Subject: Fw: Errore di valutazione> Importance: High> >  > > Caro Guido,> >  > > Ti giro la email di uno che scrive qualcosa che ritengo difficile da > condividere. Ritengo infatti che i filtri antiparticolato trattengano > le polveri più grosse (non sbriciolandole in polveri più sottili)! Se > vuoi rispondergli Tu mi fai un piacere ciao xxx> >  > > —– Original Message —–> > From: <me>> > To: "info" <> > Sent: Tuesday, May 16, 2006 1:40 PM> > Subject: Errore di valutazione> >  > >  >  MAIL INIZIIALE SUL TEMA  > >                                         15 maggio 2006> >  > > Egregi > xxx xxx Presidente > xxx xxx Direttore Generale > xxx xxx Responsabile comunicazione e relazioni esterne > della Ambientemilano (Nota: è una fondazione) > Ieri ho comprato il Corsera, e mi sono imbattuto nella vostra pagina pubblicitaria.> > Il problema sono i cosiddetti "filtri anti particolato", che non migliorano la qualità dell'aria, AGGRAVANO il problema.> > Anche sulla rivista di Legambiente, La nuovaecologia, ho trovato la publicità della Peugeot, che millanta di "eliminare" le polveri.> > Nulla si crea nulla si distrugge e tutto si trasforma, io l'ho imparato a 13anni.> Nel mondo, non ESISTONO filtri in grado di fermare le polveri al di sotto dei 2,5 micron.> State facendo vostro malgrado pubblicità a qualcosa che da pericoloso (PM10)diviene estremamente più aggressivo (PM2,5 e inferiori). ….. (abbrevio) > C'è un vuoto legislativo sulle nanopolveri. Più sono piccole, più sono pericolose.> Quel dispositivo, il Fap, le provoca volutamente, per vendere auto aggirando i blocchi del traffico.> > Ora, non credo di dover aggiungere molto altro, nè mi spetta. Io sono solo "un ricercatore della rete", non sono uno scienziato. > Mi chiamo (io) e quello che so è la conseguenza degli studi che da più di due anni mi hanno portato a scoprire cosa si cela dietro alcune attività umane ad alta temperatura. > Se non esiste una legislazione, non esiste inquinamento.  La ricerca scientifica è sempre più avanti della legge, ma esiste una cosa, in Italia calpestata quasi sempre, chiamata Pricipio di precauzione. > Vi prego di correggere le vostre valutazioni, e di operare affichè i cosiddetti FAP siano ritirati dal commercio. La Legislazione si modificherà, ma nel frattempo, occorre non dare patenti di rispetto dell'ambiente a chi lo calpesta in nome del profitto, e soprattutto non ingenerare nei consumatori informazioni errate. Ci siano norme o meno.> > Le PM 0,1 sono immensamente più pericolose delle PM 10. > Cordiali saluti e buon lavoro, (io) > Scrivo in copia conoscenza ad una giornalista che ne ha già scritto, e ad una famosa trasmissione di servizio pubblico, cui si chiede di dare visibilità ad una problematica tanto sconosciuta quanto immensamente preoccupante.> > Chi ha la possibilità di agire, eticamente, dovrebbe essere obbligato a farsi carico di un sistema che mette a repentaglio la salute pubblica, a causa di un vuoto legislativo. > QUESTO è IL SITO CON LE INFO CHE SERVONO PER CAPIRE MEGLIO IL PROBLEMA: > /www.nanodiagnostics.it/> allego una breve scheda che si trova sul sito:> >  > > Che cosa sono le nanopatologie> Per "nanopatologie" s'intendono le malattie provocate da micro- e nanoparticelle inorganiche che sono riuscite, per inalazione od ingestione, ad insinuarsi nell'organismo e si sono stabilite in un organo o in un tessuto. > Le particelle sono liberate naturalmente in atmosfera dai vulcani attivi, dagl'incendi, dall'erosione delle rocce, dalla sabbia sollevata dal vento, ecc. In genere, le particelle di queste provenienze sono piuttosto grossolane. > Spesso più sottili e normalmente assai più numerose, sono le particelle originate dalle attività umane, soprattutto quelle che prevedono l'impiego di processi ad alta temperatura.> > Tra questi processi, il funzionamento dei motori a scoppio, dei cementifici, delle fonderie e degl'inceneritori. > I concetti fondamentali da ricordare sono:> > 1. Qualsiasi sorgente ad alta temperatura provoca la formazione di particolato.> > 2. Più elevata è la temperatura, minore è la dimensione delle particelle prodotte.> > 3. Più la particella è piccola, più questa è capace di penetrare nei tessuti.> > 4. Non esistono meccanismi biologici od artificiali conosciuti capaci di eliminare il particolato una volta che questo sia stato sequestrato da un organo o un tessuto.

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