Ho 35 anni e il 30 giugno sono 20 anni che faccio il saldatore… Ero giovane, forse troppo per iniziare una simile professione, probabilmente non sapevo a cosa andavo incontro. Non pensavo di essere così stupido. Stupido perché avevo la  possibilità di studiare e non l'ho sfruttata, stupido perché allora chi aveva un titolo di studio probabilmente aveva anche molte più possibilità di ora. Ho visto i video del dottor Montanari a proposito dei fumi di saldatura, le poveri: la situazione è veramente tragica. Mi spiego meglio: il fatto è che la gente non è informata, e quindi ritiene che queste cose siano tutte sciocchezze. Ho lavorato in moltissimi ambienti: caldaie delle centrali termoelettriche, piattaforme in mare, piattaforme in costruzione. Ho saldato leghe delle quali, né io né i miei colleghi immaginavamo la tossicità: hastelloy, incolloy, inconel. Monel. Cupronichel. Ero l'unico a portare le mascherina usa e getta (non la porto da molto, solo dal 2003), cioè da quando ho iniziato ad informarmi), molti colleghi non potevano portarle perché essendo presbiti gli appannano gli occhiali e si sono abituati così. Capita molto di frequente di lavorare più di dieci ore di seguito, all'interno di tubi per eseguire riparazioni delle saldature stesse, senza le adeguate misure di aspirazione dei fumi, spesso assenti, affidando la tua salute ad una mascherina di seconda scelta, già perché al datore di lavoro piace risparmiare sulla pelle dei dipendenti, ignari di ciò che fanno. Addirittura l'ultima azienda in cui ho lavorato non dava nemmeno più i guanti, nemmeno se risultavano rotti o igienicamente inadatti, a meno che non fosse il lunedì; mattina. La saldatura ad arco, genera una temperatura di 4200C nell';anodo e 3200C nel catodo, considerando che molte leghe fondono prima di 1500C non voglio nemmeno immaginare le nanoparticelle presenti nei dintorni.. e in tutto l'ambiente circostante. Un' operazione che spesso viene sottovalutata è il taglio al plasma, effettuato in genere da carpentieri o tubisti e usato per il taglio di leghe tipo acciaio inox e superinossidabili (hastelloy, incolloy, inconel), dove la fiamma ossiacetilenica è inefficace. Questo procedimento genera una temperatura di 18000C° e il taglio non avviene come con la fiamma ossiacetilenica che, porta il metallo a temperatura di fusione e per pressione dell'ossigeno genera un taglio, il plasma taglia per sublimazione creando un enorme nube di fumo che avvolge completamente l'operatore, che nel 99%dei casi non indossa nessun tipo di protezione perché… tanto, solo per cinque minuti…Un mio collega, dopo 36 anni di saldatura si è preso un tumore alla vescica. Molti imprenditori lavorano in subappalto, a prezzi bassissimi speculando sulla salute della gente, che vedendo tanto lavoro e tanti soldi credono che piovano dal cielo. L'azienda madre, probabilmente la più grossa in Emilia Romagna, non si cura minimamente di tutto ciò; agli addetti alla sicurezza interessa solamente che la gente indossi elmetto e occhiali, magari in posti dove il pericolo maggiore è la cacca dei gabbiani. A loro interessa l'immagine, un'icona da presentare ai clienti. Poi se rifiuti di lavorare i sabati e le domeniche, o pretendi di fare meno di dieci ore al giorno esposto a fumi e polveri varie, vieni allontanato dal cantiere. Mi piacerebbe scrivere molto di più su quello che succede in certi ambienti, ma questo non è il posto per denunciare lo sfruttamento. Voglio solamente aprire un po' gli occhi a qualcuno. Tanti saluti.