Ricevo da un non addetto ai lavori il messaggio che riporto integralmente di seguito senza, naturalmente, rivelare l’identità dell’autore.
Premetto che, quando mi si parla dell’Istituto Mario Negri, io non posso non ricordare il non incontro con il suo capo storico: il professor Silvio Garattini. Io andai a Milano apposta per incontrarlo portando con me un po’ di documentazione mia sui vaccini: le solite fotografie al microscopio elettronico che mostrano le presenze d’inquinanti solidi, inorganici e incompatibili con l’organismo umano che troviamo regolarmente da tanti anni ogni volta che prendiamo in esame un vaccino.
Il mio intento era semplicemente quello di discutere di un dato inoppugnabile con una persona che ritenevo essere uomo di scienza. Io che, piccolo o grande non importa, uomo di scienza sono, non ho problemi ad affrontare qualunque tema scientifico di mia competenza a patto che io possa mostrare dati miei e l’interlocutore dati suoi, cosa che, ahimè, pare non essere di moda. Mille volte meglio le chiacchiere e, quando si può, l’arroganza.
Ciò che accadde in quell’occasione fu che Garattini rifiutò di ricevermi e mi lasciò fuori dalla porta perché “si sa che Montanari è contro i vaccini.”
Ora, prescindendo dal fatto che io non sono per niente contro i vaccini ma sono solo contro i mascalzoni e gl’imbecilli, chiunque voglia assumere il ruolo di scienziato ha, quanto meno, la curiosità di vedere i risultati di un collega. Ma, evidentemente, Garattini ed io colleghi non siamo e la curiosità non c’è. Meglio, molto meglio, evitare imbarazzi.
Comunque, quella è acqua passata pur con il mio giudizio di delusione su Silvio Garattini che resta. E, allora, di seguito la lettera con un solo appunto: i ceppi di Papilloma virus conosciuti sono il doppio di quelli che l’Istituto Mario Negri dice esistere. Conosciuti non significa che non ce ne siano altri. Particolarmente importante, poi, è la frase “Non è possibile prevedere eventuali mutazioni nel virus conseguenti all’introduzione del vaccino.”
* * *
“Nel 2013 l’ASL mi invia una lettera con opuscolo allegato: mia figlia compiva 12 anni e loro mi invitavano a vaccinarla contro l’HPV.
Già da alcuni anni mi interessavo un po’ dei vaccini, cercando di capire qualcosa dei problemi veri o presunti che sempre più spesso vengono segnalati, ma non essendo un medico né niente di simile non è semplice fare chiarezza. Con l’occasione mi sono così messo a cercare informazioni più specifiche, provenienti però da soggetti (almeno teoricamente) competenti; ho quindi evitato accuratamente tutta la selva di antivaccinisti a prescindere.
Come pure ho deliberatamente ignorato i vari casi segnalati (non pochi per la verità) di effetti collaterali; non perché sospetto siano falsi ma perché, se non si ha la disgrazia di esserne coinvolti direttamente, è molto difficile avere il quadro completo ed effettivo del singolo caso, ed è praticamente impossibile avere la certezza del rapporto causale con la vaccinazione. Inoltre mi risulta che tutti i farmaci abbiano effetti collaterali più o meno gravi, per cui andare a cercarli è come scoprire l’acqua calda. Questo ovviamente dal mio punto di vista, di persona non competente, priva quindi di conoscenze e strumenti necessari a farne un’analisi sensata.
Tra le tante informazioni raccolte, ho ritenuto una buona fonte la documentazione presente sul sito dell’istituto Mario Negri, nella quale ho trovato un distacco e un equilibrio (assente nell’opuscolo dell’ASL) raramente presenti quando si affronta questo tema.
In estrema sintesi, questi sono gli aspetti di criticità emersi:
•Essendo un farmaco recente, la sperimentazione è ancora scarsa e non vi sono certezze sulla reale efficacia del vaccino.
•Degli oltre cento genotipi conosciuti del virus, solo quattro (comunque tra i più comuni) sono coperti dal vaccino.
•Il periodo di copertura ipotizzato è di cinque anni ma, anche per la scarsa sperimentazione eseguita, non si sa quanto sia realistico questo termine. Non è stato fatto un piano di richiamo per allungare la copertura temporale.
•Nonostante sia molto diffusa, nella maggior parte dei casi l’infezione provocata dal virus guarisce spontaneamente, e il numero di casi che sfociano in un tumore è estremamente limitato. Comunque il tempo necessario per l’evoluzione da infezione a tumore è molto lungo (anche alcuni decenni) ed è facilmente riscontrabile già nella fase iniziale mediante il PAP test.
•Data anche la limitata copertura, per varietà e per durata, il PAP test non diventa superfluo, anzi viene comunque raccomandato. Per contro il vaccino rischia di dare un senso di falsa sicurezza e di provocare quindi una diminuzione del ricorso al PAP test.
•Risultano già in fase di sperimentazione altri vaccini che offrono una copertura maggiore.
•Non è possibile prevedere eventuali mutazioni nel virus conseguenti all’introduzione del vaccino.
•Il costo dell’operazione è piuttosto alto; si presume che investendo la somma in una maggiore diffusione del PAP test si potrebbero ottenere risultati migliori.
•Restringere la vaccinazione alle sole femmine appare riduttivo; i rapporti sessuali favoriscono la diffusione del virus per cui, se si accetta la validità dell’intervento, ne andrebbe pianificata l’estensione anche ai maschi.
In conclusione i ricercatori dell’istituto Mario Negri, oltre a molti altri medici, sconsigliano un piano di vaccinazione di massa, ritenendolo scarsamente efficace e inutilmente costoso; questo ovviamente in un’ottica di sanità pubblica, mentre invitano a valutare separatamente i singoli casi particolari.
Di tutto questo, ovviamente, non c’era alcuna traccia nell’opuscolo inviato dall’ASL.
A conclusione di questo percorso, siamo andati dal nostro pediatra per sentire la sua opinione in merito, e la discussione è stata più o meno questa.
“Dottore, cosa ne pensa del vaccino anti HPV?”
“Fatelo, assolutamente. Per una volta che c’è disponibile un vaccino contro il cancro…!”
“Un tipo di tumore poco diffuso in Italia e facilmente prevenibile mediante il PAP test.”
“Certo, il PAP test è importante e deve essere fatto comunque. Però il vaccino fatelo. Mia figlia ha 15 anni quindi non usufruisce del vaccino gratuito. Io glie l’ho fatto fare a pagamento.”
“Ma la sperimentazione fatta è molto limitata e non ci sono ancora certezze né sull’efficacia né sulla durata della copertura.”
“In effetti… sì. Sembra duri cinque anni.”
“E copre solo quattro varianti su oltre cento conosciute.”
“A quanto pare ne sai più di me.”
“In realtà stanno facendo la sperimentazione sulla pelle delle nostre figlie. Ma senza dircelo e quindi senza garanzie.”
“Ma sai… E’ un vaccino… Io per mia figlia ho chiuso gli occhi e l’ho vaccinata.”
Sinceramente non mi aspettavo risposte molto diverse, ma sul “ho chiuso gli occhi” mi sono cadute le braccia. Il giorno dopo sono andato all’ASL: non per fare il vaccino, ma per cambiare pediatra.
Riferimenti (altri documenti letti a suo tempo non sono riuscito a ritrovarli):
http://www.marionegri.it/40134,News.html
http://www.marionegri.it/40199,News.html
http://www.marionegri.it/17050,Comunicati.html
http://www.informasalus.it/it/articoli/sos-genitori-papilloma.php “
Pediatra
Per quel che ne sappiamo il medico che in coscienza sconsigli i vaccini viene sospeso dall’ordine, cosa poteva fare il povero pediatra di cui sopra, se non adeguarsi ?
Tanto, come disse qualcuno tempo fa, se ci saranno dei morti, li seppelliremo.
RISPOSTA
…e poi, quello tiene famiglia.
Iniezioni di BenessereTutto il mondo è paese:http://comedonchisciotte.org/la-filantropia-bill-gates-30-000-bambine-indiane-usate-cavie-la-sperimentazione-del-vaccino-antitumorale/ RISPOSTA Sono tutte cose arcinote ma, del resto, a che cosa serve quella gentaglia inutile e maleodorante se non fare da cavia per noi educati e deodorati? Il noto scienziato televisivo e telematico afferma che quel vaccino sta debellando il cancro del collo dell’utero e questo dimostra la sua capacità di leggere il futuro e oltre. I primi dati (falsificati?) usciranno solo nel 2020, il cancro del collo dell’utero ha numerose cause che esulano dal Papilloma virus e solo per quel virus esistono almeno 200 ceppi di cui 15 conosciuti come potenzialmente cancerogeni.… Leggi il resto »
Garattini e la MelatoninaSilvio Garattini, colui che nel 2000 (o 2001, non ricordo di preciso, ma c’è un video a tal proposito) affermava – probabilmente per canzonare il Prof Luigi Di Bella – che: “La melatonina? Al massimo può servire per dormire!” A guardare “qualche” pubblicazione riportata nel link in basso – elenco non esaustivo – anche fino al 2000/2001, e soprattutto nella sezione [b]In Vivo (Human Only)[/b], tutto si poteva dire tranne che “al massimo può servire per dormire!”. Chissà, forse proprio tal Garattini l’ha sempre utilizzata per dormire, oppure si deve sospettare di qualche conflitto di interessi visto… Leggi il resto »
cose che capitano …
Alla fine degli anni ’50, un virus delle scimmie, denominato SV40, fu involontariamente trasmesso a milioni di persone attraverso i vaccini antipolio di prima generazione.
http://biasco.ch/originedelmale/
Video molto interessante http://biasco.ch/originedelmale/video
RISPOSTA
Anche i pezzi di piombo, d’acciaio, di tungsteno e di mille altre composizioni entrano nei vaccini senza che i benefattori dell’umanità lo vogliano. Il mio sospetto è che quella roba glie la infili quel cattivaccio di Montanari, pagato com’è dai medici carbonari che, nel segreto dei loro bui covi, accusano i vaccini di tutti i mali del mondo.
Difficoltà a comprendere
http://notizie.tiscali.it/regioni/toscana/articoli/meningite-dimesso-20enne-prato/
A dicembre ha fatto il vaccino control il meningococco C e nell’ottobre successivo ha contratto l’infezione da meningococco C?
Quando si viene ricoverati in terapia intensiva?
RISPOSTA
Non capisco dove stia la sorpresa: nessuno sa se e quanto il vaccino sia efficace. Dunque, chi si vaccina può tranquillamente ammalarsi. Del tutto ridicola la tesi della “forma attenuata”.