Vaccini: una modesta proposta

Da un amico medico ex vaccinista convinto di cui, ovviamente, trovandoci in uno stato di dittatura, non posso fare il nome, ricevo la mail che riporto verbatim:

 

“io ho scoperto tramite un mio amico igienista che nei lotti dei vaccini antinfluenzali che ci mandano alcuni sono volutamente placebo … io medico non so cosa sto somministrando prendo l’etichetta e firmo solo gli alti vertici sanno se quello è placebo o vaccino … e poi non siamo in una dittatura ????”

La mia risposta è stata:

“Naturalmente non so se sia vero ma, se lo fosse, ne sarei sollevato. I vaccini antinfluenzali sono una truffa tanto palese quanto sconosciuta ai più, addetti ai lavori compresi. Totalmente inefficaci se non altro perché   su un virus ormai scomparso, senza sperimentazione per concessione dei legislatori, somministrati spesso a  soggetti che non potranno comunque mai acquisire alcuna immunità, pieni d’inquinanti che abbiamo regolarmente fotografato e analizzato chimicamente, possono solo regalare effetti collaterali. Se si trattasse di innocua soluzione salina, sarebbe un bene per tutti. Magari anche per i produttori.”

A questo punto: ideona! Perché non mettere acqua e sale e nient’altro in tutti i vaccini? In questo modo si avrebbero enormi vantaggi per tutti: non avremmo più effetti collaterali, i delinquenti non avrebbero più bisogno di mentire perdendo punti per il Paradiso, piano piano l’Homo sapiens riacquisirebbe le sue capacità di difesa che l’uso sconsiderato dei vaccini ha fatto perdere e i produttori non avrebbero nemmeno più le poche spese che hanno per tirare fuori dalle loro non proprio linde cucine brodaglie immonde e per corrompere “scienziati”, “politici” e “giornalisti”.

Risparmiatemi la galera: per non far fare brutta figura ai tromboni e ai monelli si potrebbe tacere il tutto e tutti vivremmo felici e contenti come è, in fondo, il fine della politica virtuosa.

Magari, piano piano, si potrebbero ripulire i vaccini, eliminare tutti quelli inutili, incarcerare certi politici, trasferire certi giornalisti alla sezione oroscopi, acculturare i medici… Il risultato sarebbe quello di disporre di un’arma non solo da usare sempre tenendo ben presenti tutti i suoi limiti che non sono pochi quando, e solo quando, ce n’è davvero bisogno, ma un’arma che non sparasse addosso a chi dovrebbe doifendere.