Sperando di non essere trascinato in tribunale da chi lo fa ormai per assuefazione (la denuncia è una droga) con il risultato puntuale di vedersi tutto archiviato, quando non di beccarsi una multa per uso improprio della Giustizia, riproduco un comunicato ANSA:
E’ in via di registrazione da parte dell’Aifa il primo vaccino anti acaro qualificato come farmaco.
E’ quanto emerso a Napoli nel corso del XXIX Congresso della SIAAIC (Società italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica).
L’ok definitivo – è stato reso noto – dovrebbe arrivare entro pochi mesi e in Italia il vaccino dovrebbe essere disponibile entro la fine dell’anno. Il vaccino dovrebbe essere catalogato come farmaco di fascia A (dunque, gratuito) e si presenta sotto forma di compresse. Il periodo di somministrazione va dai tre ai cinque anni ma gli effetti benefici si mostrano dopo poche settimane e qualora la terapia sia interrotta, per qualsiasi motivo, non si perdono gli effetti positivi.
Secondo i primi dati, l’utilizzo del vaccino riduce del 34 per cento il verificarsi di crisi respiratorie e del 40-60 per cento il ricorso a cortisonici. Le evidenze dello studio del vaccino saranno pubblicate il prossimo 26 aprile sulla prestigiosa rivista internazionale “Jama”.
Capisco la disperazione degli acari, quella prodigiosa sottoclasse di aracnidi che, forse tra i primissimi animali, colonizzarono le parti asciutte del Pianeta, ma leggo la felicità in tutti gli acariofobi del mondo o, almeno del 34% di loro: mors tua, vita mea.
Ora la GlaxoSmithKline investe 600 milioni per fare vaccini in Italia (http://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/imprese-e-mercato/2016-04-13/vaccini-e-farmaci-glaxo-scommette-1-mld-italia-094838.php?uuid=ACzsSh6C) e siamo tutti in ansiosa attesa perché ci venga rivelato di quali malattie soffriamo senza esserne mai stati a conoscenza. Da indiscrezioni so che si sta alacremente lavorando sul fastidio provato per le puzzette in ascensore. Cercansi volontari.