Con gli equivoci indotti ad arte a livello globale sull’uranio impoverito si gioca un po’ dovunque. La vicina Francia, ad esempio, conta un numero di morti non trascurabile a causa di questo mandante di omicidio (non ho detto killer e questo è
fondamentale) e, per evitare di dover pagare indennizzi enormi alle vittime, non esita a coprirsi di ridicolo distorcendo fatti scientificamente indiscutibili.
Il caso di un militare francese morto su cui noi effettuammo analisi diversi anni fa rilevando incontestabilmente nei reperti bioptici polveri da esplosione che non avevano alcun diritto biologico di trovarsi là è emblematico. Ora, riesumato il cadavere, è stato trovato ufficialmente dai francesi stessi uranio in quantità nelle sue ossa. Eppure, arrampicandosi ben poco nobilmente su specchi scivolosissimi, a Parigi si nega tutto. Evidentemente tutto il mondo è paese.
Il Democratico pubblica oggi la seconda parte del mio articolo sull’uranio impoverito (http://ildemocratico.com/2011/04/15/esclusivo-tutta-la-verita-sulluranio-impoverito-part-2/). Forse vale la pena di perdere un quarto d’ora della propria vita per leggerlo e per vedere come fatti semplicissimi siano manipolati in modo che il solito popol bue resti tranquillo nel suo innocuo stato di dormiveglia.