Non so se io vivo in un’interminabile barzelletta o se, invece, quello sia un incubo. Se è una barzelletta, non fa ridere. Se è un incubo, è tutto regolare.
Annoiando prima di tutti me stesso, io continuo a ripetere, ormai viaggiando con il pilota automatico, sempre le stesse cose. Ne scrivo, ne parlo alla radio, ne parlo in TV, le ho illustrate alle conferenze che da poco ho interrotto. Tutto inutile.
Ora un personaggio che, occorre dirlo, rivela tristemente caratteristiche da minorato mentale, mi sfida: quali prove scientifiche ho che l’aria della Sila sia la migliore del mondo? Naturalmente, nessuna, ma non vedo per quale ragione io dovrei provare un assunto che mai nella vita ho sostenuto. Anni fa, per puro caso, capitò a mia moglie e a me di campionare per qualche decina di minuti l’aria di una località della Sila Piccola e la trovammo particolarmente pulita. Tutto lì. Vero è che qualche furbetto indigeno della Calabria s’impadronì della cosa raccontandola e distorcendola come faceva comodo a lui, ma io lo smentii immediatamente e, dunque, non mi si può attribuire qualcosa che mai mi è appartenuto. Non importa: il minorato che, sarà un caso, si qualifica come elettore a 5 stelle e m’invita a votare per quel “partito”, pretende che io gli dimostri qualcosa che mi è totalmente estraneo e non mi stupirei se ottenesse pure consensi da parte del gregge.
La settimana scorsa, nella mia rubrichetta di pochissimi minuti a Radio Circuito 29, ho parlato dei cambiamenti climatici che stanno diventando sempre più vistosi, violenti e dotati di caratteristiche territoriali inusitate. In modo molto succino (i tempi radiofonici!) ho spiegato il perché semplicemente in base ai dati meteorologici e di fisica dell’atmosfera disponibili. Apriti cielo! Io ho nascosto la vera ragione: le scie chimiche. Insomma, ha ragione il “giornalista d’inchiesta”, quello che riporta attentati a suo danno avvenuti solo nell’ambito della sua scatola cranica ma non per questo soggettivamente meno veri: io sono un agente della NATO e, pagato dai biechi militari, nascondo la verità sulle scie chimiche.
Non so quanto durerà ancora la mia pazienza. Per ora, raschiando il barile, ne raccatto qualche briciola residua e dico per l’ennesima volta la stesa cosa.
Come chiunque, le scie le vedo anch’io e solo un cieco può non rendersi conto che non si tratta di normale condensa. Io, però, di mestiere faccio lo scienziato e, come tutti gli scienziati, non solo non ho fantasia ma sono ottuso. Questa mia fallimentare caratteristica fa sì che, per parlare di qualcosa, io ne debba essere al corrente e, per esserne davvero al corrente, almeno quando si tratta di materia che mi compete, non ho scelta: la devo conoscere di prima mano.
E come faccio a conoscere le scie chimiche di prima mano? Semplice: le devo analizzare. Ma come faccio ad analizzarle se non ho mai avuto un campione disponibile? Desolato: qui non c’è risposta.
Ma non si creda che la cosa finisca qui, vale a dire nel dominio della logica e dell’ovvietà. Un genio mi ha messo all’angolo: “Gli astronomi riescono a dirci che cosa c’è nelle stelle e lei, scienziato dei miei stivali, vuol farci credere che non sa che cosa c’è nelle scie chimiche?” Insomma, grazie a un ardito salto mortale, sono stato scoperto: io sono davvero un agente della NATO e il panfilo che tengo ormeggiato nel posto auto del laboratorio è stato pagato con il denaro che gli alleati atlantici mi passano a scadenze regolari e, sia chiaro, in nero ma con l’assenso della Guardia di Finanza.
Conclusione: ho perso. L’imbecille ha una potenza invincibile e, come mi è stato insegnato e come una lunga esperienza mi conferma, accettare le sue regole equivale sempre e comunque a perdere.
Fa piu rumore una voce fuori dal coro che il silenzio di mille ammiratori
Vero, i ragli di un somaro sono molto più rumorosi.
Vorrei fare un’osservazione su quanto si sta vivendo di questi tempi, con la questione vaccini, ma anche con tutte quelle situazioni dove ci si trova disarmati di fronte a fenomeni di varia natura, che posso riguardare le scie chimiche, come l’uso di prodotti chimici in agricoltura, o come il problema dell’inquinamento in generale, dove le uniche persone che si devono impegnare nel risolvere il problema della “CIODDUE”, sono i poveri disgraziati che percorrendo pochi chilometri l’anno con vecchie auto diesel, non hanno ancora cambiato autovettura. Comprendo che molte volte la natura del complottismo in se, è quella di vedere alieni… Leggi il resto »
RISPOSTA a Joel – Sui confronti documentati io sono sempre d’accordo. Su quelli a chiacchiere, no. Chi ad un confronto scientifico si presenta deve avere disponibili dati PROPRI ottenuti secondo il metodo che della scienza è proprio. I poveracci che si stampano lauree in casa, quelli che raccontano di analisi mai fatte o, se fatte, assolutamente prive di significato nel caso specifico, quelli che giurano di aver raccolto a chilometri di distanza le tracce di un complotto sono patetiche figurine, chi furbetto chi del furbetto vittima, degne al massimo di un sorriso. Lo dico da anni e lo ripeto credo… Leggi il resto »
Oddio. Lei crede alle scie chimiche? E si reputa scienziato ? Se avesse solo il sentore di cosa quel termine significasse, adotterebbe il metodo scientifico (quello vero di Galileo e non quello che ha imparato male da libri) e capirebbe che quelle sono scie di condensa. Le scie di condensazione si disperdono più o meno rapidamente a seconda delle condizioni atmosferiche. Assumono forme differenti a seconda del vento in quota. Si interrompono e ricominciano quando l’aereo passa da una zona dell’atmosfera a un’altra che ha condizioni differenti, e questo capita anche a distanze molto modeste perché l’atmosfera è piena di… Leggi il resto »
RISPOSTA a Cristian alfieri – Egregio signore, da vecchio diventato saggio involontariamente e per l’invincibile forza del destino, non mi stupisco più di niente. Io capisco e accetto che la mescita pubblica che lei fuor di dubbio frequenta si faccia beffe dei complottisti per vocazione e, ancor di più, di quelli per professione. Capisco pure e accetto che il quoziente intellettivo non debba essere troppo ingombrante per lasciare posto alla sapienza di chi “non ci casca”. Cultura? Onestà? Ma mi faccia il piacere: tutta roba da cassonetto dell’indifferenziato! Dunque, la sua esternazione non è nulla che debordi dalla più ineccepibile… Leggi il resto »
Ho seguito una sua intervista su Radio Studio 54 ( https://www.youtube.com/watch?v=qc9TveV_8Zc ) e nel finale ha linkato questo suo articolo. Come lei ha scritto “le scie le vedo anch’io e solo un cieco può non rendersi conto che non si tratta di normale condensa” è consapevole del fatto che non esiste una condensa anomala ma c’è dell’altro. Enrico Gianini è un ex dipendente di Malpensa che ha prelevato dei campioni direttamente dai fori situati sotto le fusoliere di aerei di linee commerciali che perdevano strane sostanze. Quei campioni li ha fatti analizzare e contengono metalli pesanti tra cui allumino, bario,… Leggi il resto »
RISPOSTA a Kromikrom – No, non ce la farò mai. Evidentemente lei non ha familiarità né con il metodo scientifico né con la logica elementare. Ammettiamo che l’aereo trasporti effettivamente tonnellate di veleno. Mi spiega in base a che questo veleno dovrebbe essere il costituente delle scie chimiche e non altro? Che prove ha lei e, soprattutto che prove avrei io? Al massimo potrei dire che nel campione ho trovato questo e quello. Come lei ragionava l’Inquisizione fino al Seicento. Poi ci fu un po’ di evoluzione. In secundis, perché un prelievo sia validato scientificamente occorre seguire procedure rigorose. Quelle… Leggi il resto »
Addirittura! No comment…
Le lascio come risposta un estratto del documentario Overcast, avvelenamento da scie chimiche:
https://www.youtube.com/watch?v=vvjC7TZpGhA
Grazie ancora e buone scie di noia.
RISPOSTA a Kromikrom – Non ho capito che cosa vuole da me. Io non sono un tuttologo, non ho idee preconcette, non ho mai analizzato scie chimiche ed, essendo la mia laurea conseguita presso un’università e non stampata in cucina come quella del noto esperto ed avendo studiato con scienziati veri in giro per il mondo, ho imparato a parlare di ciò che conosco per esperienza diretta. Ho pure imparato a non fare atti di fede, e questo mi ha portato l’antipatia degl’imbecilli che, come è evidente, vivono felici, confortati da ciò che ha assicurato loro il mitico cugino, luminare… Leggi il resto »
Buonasera Dottore,
che poco invidiabile la Sua posizione. Condannato da chi crede nelle scie ma anche da chi non ci crede. In pratica la classica posizione tra incudine e martello!
Comunque condivido i Suoi metodi per l’insuccesso! ?
Ancora a parlare di credenti e non credenti come se la biogeoingegneria fosse una religione!
La lista che ho linkato sopra di US patents non sono stati brevettati per passare il tempo, semmai per modificarlo e controllarlo….
RISPOSTA a Kromikron – Ma io che c’entro?
RISPOSTA a Daniele Moschetta – L’idiota costituisce un esempio preclaro di universalità senza confini.
Volevo solo sapere se era interessato ad approfondire questa storia, lei che è uno scienziato vero che ha analizzato di tutto e di più. Il signore di Malpensa coi campioni era un pretesto, le sostanze disperse dagli aerei non restano sospese in quota all’infinito, ricadono ovunque e prospetto che qualsiasi cosa analizzata risulterà contenere metalli pesanti e altro in eccesso, che in natura non ci dovrebbero proprio essere. Rivolgersi alle istituzioni preposte è tempo perso, a sentire loro è tutto pulito e nella norma, sono come muri di gomma. Qui è in gioco la salute collettiva, non le mie curiosità… Leggi il resto »
RISPOSTA a Kromikron – Forse lei è stato distratto durante gli ultimi almeno 15 anni. Da tanto, infatti, io chiedo di analizzare una scia vera e non dei cucchiaini di volgare polvere ambientale le cui analisi, tra l’altro, nessuno paga. Come dicevo già allora, tutto (TUTTO!) ciò che si è fatto finora è pura cialtroneria, a partire dal poveretto che spaccia una laurea in fisica senza aver mai messo piede all’università per arrivare ai sedicenti scienziati che non conoscono nemmeno le regole elementari del gioco. Il tutto transitando attraverso un esercito di gonzi pronti a credere a qualunque favoletta purché… Leggi il resto »
Riguardo alle credenze, la risposta era riferita all’utente Daniele Moschetta. Poteva dirmelo subito, se non le fanno analizzare una scia vera è evidente che hanno qualcosa da nascondere, non trova? Io non faccio parte di nessun esercito e sarei dispostissimo a finanziare le ricerche se avessi sufficiente disponibilità monetaria, mi dispiace che come sempre si riduce TUTTO a una questione di soldi, anche quando c’è di mezzo la salute. Dovrebbero essere le istituzioni a finanziarla, dov’è lo Stato? E gli enti ambientali? Se solo ci fosse qualcuno con le possibilità finanziarie a cui sta a cuore il problema sarebbe già… Leggi il resto »
RISPOSTA a Kromikron – Ha ragione: è colpa mia. Sono appena 15 anni che io scrivo sul tema e ne parlo alla radio e alle mie conferenze, con tanto di minaccia di querela da parte di un laureato a mezzo stampante casalinga. Avrei dovuto fare di più: dovevo venire a casa sua a dirlo personalmente a lei che non ha tempo né voglia d’informarsi prima di esternare. Giustamente lei dice che non ha i soldi. Io, invece, trasudo denaro ma, invece di spenderlo per analizzare le scie chimiche, preferisco dedicarlo ad acquistare Nutella di cui, come noto, vado ghiotto soprattutto… Leggi il resto »
Da come mi risponde sembra che lei non abbia mai scritto un libro dal titolo il pianeta impolverato e nel sottotitolo si legge scie chimiche …ci hanno avvelenati. Io ho ascoltato la sua intervista alla radio e sulle scie chimiche non ha detto proprio nulla e me ne dispiace. Quindi me lo dica lei dove dovrei informarmi visto che la sua conclusione è che gli altri attivisti che se ne occupano sarebbero dei fuffari. Quali sarebbero i campioni credibili, quelli delle istituzioni? Campioni nel raccontare balle, modello CICAP, che lo stato taccia e menta è ormai assodato da tempo. Io… Leggi il resto »
RISPOSTA a Kromikrom – Sono stremato. Evidentemente lei non ha mai scritto un libro. Lo avesse fatto, saprebbe che i titoli sono di norma scelti dall’editore. Nel libro che lei cita non si parla di nostre analisi sulle scie chimiche e, se non ne parlo, è perché non ho dati. Se ha problemi con il titolo, protesti presso l’editore. Io non ho idea di quale sia il livello degli “attivisti”. Posso solo dirle che, di regola, coloro che mi tormentano con pretese assurde sono degli psicopatici che non si rassegnano al fatto che io, a differenza dei loro “scienziati” da… Leggi il resto »
La ringrazio è stato chiarissimo. Certamente non si può negare la loro esistenza. Spero che le capiti al più presto un campione autentico da analizzare e un ricco finanziatore.