Una lezione di filosofia

“E che me frega a me de sto tizio che vole li sordi mia nun se sa manco pecché. Io c’ho da rinnovà a tessera a Mediaset Premium che m’è scaduta.”
“Er tizio” a caccia di quattrini

 sono io e, per un’ironia del destino, faccio il mendicante anche per lui. Chi ha pronunciato quella frase monumentale non lo conosco, ma gli va riconosciuta la capacità rara di aver sintetizzato il 99,9% del mondo: la normalità.

In fondo, che cos’è la normalità se non rientrare nella norma? E che cos’è la norma se non una prevalenza statistica?

Nella pancia del gregge si è in tanti, si sta caldi e si sta al sicuro. Nella pancia del gregge c’è Mediaset Premium, c’è Sky, ci sono mille TV indistinguibili l’una dal’altra con ragazzotti di ogni età che si prendono a male parole, con scienziati che poi passano alla cassa, con giornalisti dai pantaloni calati che non sgarrano, con comici che fanno ridere perché dicono culo, con film di automobili che si rovesciano e di medici che resuscitano i cadaveri… Ogni personalità è democraticamente annullata in una sorta di calderone planetario comandato da un mononeurone senza volto che tutto omologa. A noi che “ce frega” del resto? Il resto non è il mondo perché il mondo è chiuso nella scatola magica che ti rende, se non felice, atarassico e sanamente incapace d’intendere e di volere. E che c’è da intendere? E da volere, poi? Tutto quello che puoi desiderare ce l’hai con la tessera di Mediaset Premium e a pensare ci pensa nemmeno qualcuno: qualcosa che non ha bisogno che tu ti disturbi.

Io guardo poco la televisione. Non ho Mediaset Premium, non ho Sky né altra TV a pagamento se si eccettua la RAI di cui pago il canone forse per masochistica abitudine.

Il mondo in cui vivo, e per una scelta che non rifarei, non è quello della normalità numerica. Io vivo nella merda e nella merda in cui sono immerso fino ai capelli non c’è nessun telecomando per cambiare canale. La merda, poi, è una materia con un sense of humour particolare che fa ridere solo chi ci sta fuori.

Chi, tra un’Isola dei Famosi e una verità di Veronesi, tanto per svagarsi un po’ dalle fatiche di restare acculturato getta un’occhiata a questo ometto ormai vecchio che si agita e pretende di salvare il mondo, da che “nun se sa “, non avrà altro che da rallegrarsi per il modus vegetandi che ha scelto. Anzi, per svgarsi ancora di più, vediamo di massacrarlo un po’ quel “tizio che vole li sordi”.

La cosa più divertente, però, almeno per me, è che non passa giorno che io non riceva due, tre, quattro richieste di aiuto: ci fanno l’inceneritore dietro casa! Ho due figli ammalati di leucemia! Ho abortito tre volte dei feti malformati! Mi servono delle informazioni su… È pericoloso abitare a un chilometro di una centrale a biomassa? È proprio vero che l’argento colloidale potrebbe dare qualche problema? Sono tornato dall’Afghanistan è mi hanno diagnosticato un linfoma! Che cosa c’è dentro…?

Ma “che me frega a me”? Stasera c’è il reality. Capito? Il reality.