Archivio

Una legge sulla salute ambientale

ISDE Italia News
UN ARTICOLO DEL NUOVO CODICE DEONTOLOGICO DEI MEDICI DEDICATO ALLA SALUTE AMBIENTALE 
Il Vicepresidente della FNOM-CEO Maurizio Benato commenta l’art. 5 del Nuovo Codice Deontologico dei Medici.
“L’inserimento di un articolo dedicato alla salute ambientale è il giusto riconoscimento dell’opera  di tanti colleghi che esercitano la professione in una prospettiva solistica, non disgiunta dal contesto ambientale che permette la visione della natura e del suo ambiente in continuità e al tempo stesso autonomia dal mondo sociale umano.
La medicina nella sua accezione corrente non è solo l’arte e la scienza della diagnosi e del trattamento della malattia ma anche quella del mantenimento della salute. E questa  definizione,  anche se  comunemente accettata, non coglie tutta la ricchezza e la pluralità di dimensioni della stessa.

Per la professione  medica è prioritaria l'istanza etica che si esprime nel far emergere il diritto universale alla vita e il senso della ragione quale obbligo morale, perché l'uomo possa continuare a sopravvivere nel suo mondo: ambiente non di morte, di degradazione ma di vita naturale.
Il cambiamento climatico, l'inquinamento, la scarsità di risorse idriche e il problema  alimentare, in un contesto economico di globalizzazione e di crescita generalizzata,  reclamano nuove vie  per il raggiungimento  di un ordine sociale ed economico, che sappia imporre, sia nuovi modelli  di produzione che di consumo.
Noi medici abbiamo  il compito di  promuovere, se non di imporre,  un dialogo pressante  nella società.
Siamo chiamati a  concorrere a  sviluppare  quel pensiero che  realizzi  una dinamica di sviluppo sostenibile  che  risponda ai richiami etici cui  abbiamo sempre uniformato la nostra professione , richiami che non si scostano dai principi morali di sempre, rispetto ed equità, competenza, responsabilità. Avere coscienza del proprio ruolo sociale come individui e  come comunità, avere coscienza del proprio ruolo professionale all’interno di un contesto ambientale che non  deve  essere solo circoscritto alla propria casa ma che rientra in un contesto globale e fuori dal tempo lineare ,diventa una assunzione di responsabilità per il medico, una responsabilità che si estende al rispetto della vita delle  generazioni future”.
“Art. 5 – Educazione alla salute e rapporti con l'ambiente.
Il medico è tenuto a considerare l'ambiente nel quale l'uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute dei cittadini.
A tal fine il medico è tenuto a promuovere una cultura civile tesa all'utilizzo appropriato delle risorse naturali, anche allo scopo di garantire alle future generazioni la fruizione di un ambiente vivibile.
Il medico favorisce e partecipa alle iniziative di prevenzione, di tutela della salute nei luoghi di lavoro e di promozione della salute individuale e collettiva”.