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Una bara alla deriva

I commenti fuori tema saranno cestinati

Sono reduce da qualche giorno di viaggio e mi ritrovo subissato di richieste di commento per le elezioni appena celebrate.
Ma che cosa posso dire io che non sia una banalità sotto gli occhi di tutti?
Adesso ci troviamo rappresentati in Europa da una letteronza (un curriculum politico di tutto rispetto!), e questo ci fa stare tranquilli dal punto di vista estetico e dell’intrattenimento. Poi, dai ghiacci di Nusco è stato estratto e miracolosamente riportato in vita un esemplare di Homo sapiens storicamente noto come Ciriaco De Mita. In altra zona, Ceppaloni, in uno strato appena superiore si è recuperato pure un altro esemplare, questo più recente, conosciuto come Clemente Mastella, politico, editore, giornalista e con una famiglia fedele cliente del benzinaio del paese.
In Europa avremo pure la minivalanga di Italia dei Valori

(quali siano questi valori sarà svelato nel corso dell’ultima puntata della soap opera) con tanto di candidati “indipendenti”. E non ci mancherà qualche UdC, compreso il dispensatore d'aria fritta Tiziano Motti, vero fenomeno per gli psicologi delle masse (18.354 preferenze!), magari istruito dal senatore Cuffaro così fortemente voluto dal Pierferdinando nazionale e così prezioso per la dignità del nostro parlamento, 
Giù in provincia, tra le altre, splendida l’affermazione quasi plebiscitaria di Luigi Cesaro a Napoli. Del resto, una zona così critica aveva assoluto bisogno di un uomo di onestà cristallina con il valore aggiunto di una cultura decisamente enciclopedica. Il post del 14 aprile sembra grottescamente profetico: a tanto si può arrivare.
E nelle città? Peccato che il berluschino di Firenze non ce l’abbia fatta al primo turno e sia costretto ai rigori con Giovanni Galli in porta. Personalmente sono convinto che vincerà lui e potrà finalmente dare sfogo al suo gusto per i falò. Dopotutto, come ha ampiamente dimostrato anche in un breve incontro che la sorte mi ha benevolmente concesso, la cultura scientifica non gli manca certamente e, forte del fulgido insegnamento dello scienziato professor Zero, potrà riprendere l’operazione di pulizia già iniziata dai suoi predecessori e poi sventatamente chiusa per cancro.
A casa mia, a Modena, è stato rieletto il sindaco uscente, reduce da una serie di trionfi quali il raddoppio abbondante dell’inceneritore. Ora lo vedremo al lavoro per produrre abbastanza immondizia con cui cibare l’impianto che darà una mano a togliere dalla crisi medici e case farmaceutiche. Dall’altra parte era schierato l’antico rettore dell’Università di Modena che avrebbe meritato più di quanto ha ottenuto. Perché premiare solo un tipo di devastazione e non un altro? Forse che distruggere un’università è meno meritevole della distruzione dell’ambiente? Chi ha letto le opere del professor Battaglia, il grande scienziato modenese, sa di che cosa parlo.
Personalmente ho corso con una lista civica chiamata Amo Nonantola. Nessuna connotazione partitica ma solo politica, dove l’aggettivo è inteso nel senso proprio del termine. Il paese confina con Modena ed è sotto la pioggia dell’inceneritore e la sferza di un’amministrazione dimostratasi del tutto ignara del dovere di rispettare l’articolo 32 della Costituzione e del fatto che il sindaco è la prima autorità sanitaria del comune, con tutto quanto inevitabilmente ne deriva. Nel corso di una campagna che non è costata praticamente nulla e che ci ha portato tre seggi (uno è il mio) ho avuto modo d’incrociarmi con sindaco, vicesindaco e qualche personaggio minore. Alle mie domande, circostanziate da fatti inequivocabili, questi hanno dimostrato capacità podistiche superiori alle mie che pure sono una vecchia gloria della maratona. Una fuga continua e ingloriosa e mai una sola risposta. Con tutto questo, pur di fronte ad un’amministrazione che ha fallito proprio laddove fa più male ai cittadini – ne siano questi consci o no, vale a dire la salute loro e quella delle generazioni che verranno – più di metà dei nonantolani ha portato il suo consenso con il cappello in mano a chi li aveva traditi e promette di continuare a farlo. Come troppo spesso accade nella nostra penisola, perfino a livello di comune il voto viene dato su base ideologica e non sulle capacità di chi deve amministrare la casa comune. Nel caso particolare, resta da spiegare quale sia l’ideologia che sostiene vecchi democristiani e paleocomunisti stretti insieme, vicini vicini, nel salone delle feste del Titanic. E resta da spiegare l’atteggiamento della Chiesa che predica contro l’inquinamento, che lo classifica come peccato mortale e che, con un’ipocrisia senza pari, di fatto non solo lo tollera ma lo favorisce, appoggiando chi se ne macchia e ne trae vantaggio. Chissà che ne avrebbe detto il vecchio Alighieri.
Tirando qualche somma, non c’è stato il boom di Berlusconi, il PD sta morendo lentamente, soffocato dalle sue stesse chiacchiere, dalla sua stessa pochezza e dalla sua stessa incapacità di darsi una morale diversa da quella dello schieramento che sta ora in maggioranza. Inutile dire che mi preoccupa Di Pietro, abilissimo nel distogliere tante forze buone che restano ancora vive per traslocarle altrove. L’unico sollievo è la convinzione che Italia dei Valori si estinguerà non appena anche Berlusconi sarà costretto, e solo perché così vorrà la Natura, a chiudere bottega. Successe anche alla DC quando cessò di esistere il suo nemico storico. Mi dispiace, invece, per i tanti italiani che resteranno ancora una volta senza rappresentanza a causa degli sbarramenti del tutto incostituzionali di cui siamo vittime, ma, se non ci daremo davvero la sveglia, non speriamo di vedere la luce in fondo al tunnel.
Intanto, fin da ora, prepariamoci a pagare i rimborsi elettorali* e a salutare l’articolo 21 della Costituzione.

* Pdl 103.074.815,035 Euro, PD  84.368.495,430 Euro, Lega Nord 29.827.510,575 Euro, IdV 23.383.761,455 Euro, UdC 19.054.367,515 Euro

Immagine da: http://www.omniplan.hu/2004-Buso/8652-Coffin.jpg