Blog

Un letamaio per un dollaro in più

Pazienti? Pigri? Stupidi? O solo ignoranti?

Dopo una vita passata in Italia non ho ancora capito i miei, ahimè, connazionali.

La semeiotica applicata a questo popolo è chiara e confusa allo stesso tempo. Chiara nell’indicare uno stato di patologia, confusa nel non riuscire ad individuare di che patologia si tratta.

Se scorriamo le pagine di quanto resta dei giornali o prestiamo orecchio all’ignobile accozzaglia di ciò che si spaccia per informazione in radio e in TV, è difficile che passi un giorno senza che una delle mille fregature di cui siamo vittime salti fuori. Una su mille, ma quell’una può servire proprio per la semeiotica: un segno clinico utile per certificare lo stato di malattia.

L’ultimo piccolo bagliore è quello relativo al petrolio italiano: quattro soldi che qualcuno si propone d’intascare a fronte di una devastazione economica, ambientale e sanitaria a carico del popol bue. Inutile dire che il sottobosco di politicuzzi italioti (ho resistito alla tentazione di scrivere sottoBoschi) è tradizionalmente coinvolto nella turpitudine. Non sottolineo nemmeno più che nessuno tra coloro che posano gli augusti glutei sugli opulenti scanni del parlamento, su fino al capo dello stato, ha ricevuto un solo voto da parte del popolo e, dunque, è abusivo quanto un parcheggiatore protetto dal piccolo boss del quartiere. Comunque sia, quelli stanno là; fanno i comodi loro; quando, raramente, li si becca con le manine nella marmellata reagiscono annoiati come se parlassero a dei cretini e, se proprio sono scalzati dalla poltrona che occupano, non tardano quasi mai a trovarne un’altra parimenti accogliente e, magari, per prudenza meno esposta.

Ora siamo alla vigilia del referendum detto “delle trivelle”. Il Mediterraneo è un mare chiuso la cui acqua superficiale richiede 80 anni per un ricambio e quella profonda molti secoli. Sporcare l’acqua equivale a liberarsi dei propri bisogni digestivi nella vasca da bagno. Stupido? Sì, e anche schifoso. Però noi lo facciamo quotidianamente versando nel mitico Mare Nostrum ogni sorta di porcheria. Come se non bastasse, trivelliamo i suoi fondali per mungere una miseria, il tutto con l’effetto collaterale d’inquinare sempre di più quell’acqua già sozza, con tutto quanto ne consegue. Chi, come me, ha analizzato un po’ di pesce e un po’ degli organismi piccolissimi ma indispensabili alla  nostra sopravvivenza che abitano nel nostro mare non può che tirare conclusioni non certo tranquillizzanti.

Bene: il 17 aprile, quasi aumma aumma, le italiche genti saranno chiamate ad esprimersi sulla loro eventuale volontà di non rinnovare le concessioni a chi perfora i fondali marini. Chi vuole che questi continuino fino a che c’è un grammo di roba da estrarre, faccia la croce su NO (il referendum è abrogativo). Chi vuole almeno limitare i danni, perché, tanto, per anni quelli hanno tutte le carte bollate dalla loro, segni SI’.

Lasciando da un  lato gli schifi chimici, tra le schifezze morali più difficili da digerire ci sta la posizione di diversi politicuzzi nostrani, e, senza sorpresa, l’inceneritorista ad oltranza Matteo Renzi tra loro. Quei curiosi esemplari di capopopolo non danno indicazioni di voto spiegando la posizione come farebbe un politico legittimato dai voti, preparato, intelligente e onesto: quelli dicono di non  andare a votare, cioè di fare qualcosa che è in netto contrasto con quello che dovrebbe essere un dovere, oltre che un diritto. Il fine di questa posizione è evidente: non si raggiunga il quorum e, dunque, è come dire che abbiamo scherzato e i furbetti (benvenuti parenti, amici e clienti) potranno continuare indisturbati a rendere ancora più lercio il mare e a intascare qualche soldino. Se ci saranno dei morti, li seppelliremo.

Sia chiaro: se io decido di non andare a votare, sono fatti miei. Se lo dico agli amici, pure. Ma un uomo politico che, bene o male, guida o contribuisce a guidare una nazione non può permettersi di chiedere di non votare per sfruttare l’idiozia dell’esistenza di un quorum. Se non è capace di spiegarsi altrimenti, dica sì o no e basta.

Ora il mio invito: andate a votare, se non altro per mostrare ai politici d’accatto che non ci prestiamo a fare da manutengoli alle loro furberie da quattro soldi. E votate SI’ all’abrogazione di un a legge truffaldina non solo per voi ma per i vostri figli, se non altro perché non s’immergano nel liquame di quello che fu un mare (l’”incorruttibile” dei greci antichi) ridotto ad un letamaio per meschino scopo di lucro.

1 Comment
Inline Feedbacks
View all comments
mariano65
8 anni fa

craxi & co.Renzi, mi ricorda molto il Craxi, Bossi e altri che invitarono gli italiani ad andare al mare, anzichè a votare il referendum del giugno 1991 sull’abrogazione della preferenza plurima alla Camera!A dire il vero votare sì, c’è il rischio che si facciano interessi altrui (vedi shaleoil/ gas americani, che hanno tutto l’interesse che il nostro poco idrocarbure rimanga sottoterra ( secondo me le intercettazioni ad orologeria di questi giorni sui ministri, sono sospette!) RISPOSTA Chi ha idee un po’ meno che vaghe sullo stato dei nostri mari non si pone nemmeno il problema. L’unica possibilità è SI’, ben… Leggi il resto »