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Ugolino di Taranto

“Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell’Occidente è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute.” Frase di un candore e di un rigore assoluti pronunciata dal Dalai Lama.

È vero, quattro soldi sono indispensabili per conciliare pranzo e cena, ma la contropartita per quei quattro soldi può essere quanto di più crudele esista: la salute non solo propria, ma quella dei propri figli. E non parlo di salute a livello di raffreddore, ma di cancro, di bambini che, se ce la fanno a nascere, nascono malformati e di un genoma che l’ARPA stessa(!) si è accorta che sta pericolosamente mutando. Chi ha letto il canto XXXIII della Divina Commedia ricorderà come il Conte Ugolino della Gherardesca, rinchiuso in una torre insieme con i suoi figli e lasciato senza cibo, abbia mangiato proprio i figli. Inutile fare gl’ipocriti: noi facciamo esattamente la stessa cosa, ma lo facciamo in modo molto più “politicamente corretto”, per motivi certo meno impellenti e, per questo, più spregevole.

La storia dell’Uomo su questo pianeta risale almeno ad un paio di milioni di anni fa, ma è solo da pochissimo che, nella sua folle presunzione, l’Uomo ha cominciato a pretendere capricciosamente dalla Natura ciò che la Natura non dà, e con questo sta segando il ramo su cui sta a cavalcioni.

Il ricatto del lavoro ci ha tolto ogni dignità, a partire dai cosiddetti “padroni” che, per accumulare quattrini, non esitano a mettere in piedi industrie che della salute s’infischiano bellamente. Ma non sono affatto innocenti i sindacati, pronti a mobilitare milioni d’iscritti per un’elemosina in più di salario e, quando si parla di salute, girano la testa dall’altra parte. Di questo io ho esperienza diretta e ripetuta. E ancora più dolorosa è la condizione di tanti lavoratori che, prigionieri del ricatto, scendono in piazza per difendere chi di ricambiare la difesa non ha la benché minima intenzione. Tra i mille esempi possibili l’ultimo in ordine di tempo è quello degli schiavi di Taranto, mobilitati dal padrone ILVA con tanto di striscioni confezionati a cura del padrone stesso perché la situazione resti com’è. E com’è è oggetto della relazione di Biggeri, Triassi e Forastiere che in 282 pagine hanno mostrato i numeri dei morti per superamento dei limiti (legali e non scientifici) delle polveri sottili. Si tenga presente che non poche patologie da particelle non rientrano nelle competenze dei tre periti o, comunque, non sono universalmente riconosciute, e che non poche si manifestano a distanza di molti anni dal momento dell’esposizione, ragione per la quale non rientrano nei rilevamenti.

Non so se, leggendo della manifestazione degli operai tarantini, ho provato più pena o più orrore. Certo, i loro figli non avranno motivo di gratitudine.

2 Commenti
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edimattioli
12 anni fa

guarda che fanno a Modena!
… garantisce Ermete!!!
[i]Nanotecnologie e ceramiche,arrivano le piastrelle antibatteriche
Le nanoparticelle sono in grado di abbattere quattro ceppi batterici. Rivestiranno il nuovo centro di medicina rigenerativa Stefano Ferraris di Modena[/i]
http://www.corriere.it/salute/12_aprile_02/piastrelle-antibatteriche-debac_de9c527a-7ca3-11e1-b9fa-a64885bf1529.shtml

RISPOSTA

Le piastrelle antibatteriche esistono da anni. nessuno, però, si è mai dato il disturbo di vedere che cosa accade quando invecchiano.

edimattioli
12 anni fa

!!!
non è possibile !!!
dichiarare così spudoratamente che la raccolta differenziata e il successivo TMB, saranno funzionali all’inceneritore!!!
[i]La seconda riunione, convocata per il 5 aprile, è finalizzata ad individuare il piano operativo per “rendere pienamente efficienti gli impianti di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti (TMB), ai fini della produzione di una frazione biostabilizzata e di una frazione da destinare al recupero energetico”.[/i]
http://www.governo.it/Notizie/Ministeri/dettaglio.asp?d=67387&pg=1%2C2019%2C2931&pg_c=1
http://www.governo.it/Notizie/Ministeri/dettaglio.asp?d=67387&pg=1%2C2019%2C2931&pg_c=2

RISPOSTA

Ancora ci meravigliamo?