Cara dottoressa Trenta,
Non ci sono dubbi: è tutto regolare. Due case sono meglio di una e tre meglio di due. E poi, come si fa a svolgere un’attività di cui il mondo non può fare a meno senza una metratura idonea?
Se lo ricorda quando i grillini stridulavano all’unisono la parola onestà? Forse nessuno di loro si è preso l’incomodo di controllare su un vocabolario della lingua italiana il suo significato. Della parola dignità, poi, non c’è mai stata traccia.
Mi lasci fare un caso personale. Il mio stipendio è di zero Euro e da oltre 15 anni lavoro a mie spese per andare avanti con le ricerche mie e di mia moglie (stipendio zero pure per lei). Giusto per sua memoria, tra le tante categorie di esseri umani cui le ricerche sono utili fino ad essere indispensabili ci sono pure i militari abbandonati dallo stato.
Per poter continuare, anche a causa dei suoi occasionali compagni di partito che tanto si sono prodigati per toglierci l’apparecchiatura di cui non è proprio possibile fare a meno, noi abbiamo venduto casa nostra e da anni viviamo in affitto.
Glie lo ripeto: abbiamo venduto casa nostra e da anni viviamo in affitto. Aggiungo che il nostro non è un affitto “agevolato”.(https://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/13534256/elisabetta-trenta-affitto-meno-540-euro-menzogna-procura-indagine.html)
Non ci crederà: nessuno è intervenuto.
Non ci crederà: anche noi abbiamo un’intensa vita di relazione, e ce l’abbiamo spesso con chi non se la passa proprio benissimo.
Con ossequi,
dott. Stefano Montanari
http://www.ilgiornale.it/news/politica/stratagemma-trenta-tenersi-casa-ministra-1785697.html
D’accordo al 100%! Aggiungo: e vivere senza smartphone? Tutto sommato con le auto almeno nella percezione comune c’è l’idea che inquinano e dunque sarebbe meglio limitarne l’uso. Invece con i telefonini questo non accade. Eppure per (come diceva la mitica Belen in un pubblicità) stare sempre connessi paghiamo un conto salato in termini di salute. Adesso che i telefonini non si limitano più a trasmettere la sola voce ma permettono la connessione ad internet la cosa si aggrava ulteriormente, in quanto servono sempre più antenne e sempre più potenti in giro per le città. Col 5G siamo poi al capolavoro… Leggi il resto »
RISPOSTA a Paride – Belén… Burioni…
Com’è ovvio, intendevo commentare il post “Vivere senza automobile?” Ma ormai che ci sono… Parlavo anche della dipendenza da sigarette. In pratica qualcuno inventa una cosa che puzza, che rende l’alito simile a una fogna, che provoca gravi malattie, talvolta mortali, delle qual cosa avverte l’acquirente con frasi esplicite e immagini scioccanti apposte sulla confezione del prodotto. Lo Stato fa addirittura delle campagne informative contro l’uso di questa cosa e arriva a vietarne il consumo in molti luoghi pubblici. Nonostante ciò il consumo di questa cosa continua in tutto il mondo a vele spiegate e i produttori fanno soldi a… Leggi il resto »
RISPOSTA a Paride – Il tabacco è una droga curiosa. Da tempo immemorabile gli stati lo spacciano e ci lucrano abbondantemente. Poi, nella loro ipocrisia, avvertono: “Vi fa tanto male.” L’altro lato curioso della vicenda è la “scienza”. Se va a ripescare certi articoli pubblicati in pompa magna sulle grandi riviste mediche, troverà che il tabacco la salva da tante malattie come, ad esempio, il morbo di Parkinson. Qualche giorno fa, nel corso di una trasmissione radiofonica, ho detto che chi fuma ha dei problemi psichiatrici. Del che sono assolutamente convinto. Nessuno capace interamente d’intendere e di volere potrebbe mai… Leggi il resto »
Egr. Dr. Montanari,
‘avvertono: “Vi fa tanto male.” ‘
Ma tutti, produttori, media, Stato Italiano, Ministero della Salute, AIFA, “Ordini” dei Medici, ISS si dimenticano di avvertire che molti tabacchi esteri contengono Polonio. Che è poi l’unica spiegazione scientificamente plausibile per il dissonante rapporto di incidenza dei tumori al polmone tra i non-fumatori ed i fumatori. Che è 1:32.
RISPOSTA ad Aurelio – Prima o poi, se ci saranno le bustarelle giuste, anche fumare sarà obbligatorio, e lo sarà già alla nascita.