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Tormentone

Una delle tecniche della comicità è il cosiddetto tormentone. Si ripete all’infinito lo stesso cliché – un cliché che può essere una battuta, una situazione, un gesto – fino a trasformare l’esasperazione in risata.

Tormentoni, pur se etichettati diversamente, si usano in diversi altri contesti, dai

mantra filosofico-religiosi alle bugie classiche della pubblicità commerciale o della politica malintesa come è uso italiota.

 

E tormentoni sono diventati i messaggi che ricevo quasi quotidianamente da anni.

Tanto per darne un esempio, ecco l’ultimo in ordine di ricevimento: mi arrivano per e- mail quasi 200 mega di documenti a proposito dell’ennesimo impianto demenziale con cui arricchire qualche delinquentello locale in solidarietà con i politicuzzi del posto. Niente di nuovo, insomma. E niente di nuovo nel fatto che mi si chieda di dare un’“occhiata*” al malloppo.

Occhiata significa almeno un paio di mesi di lavoro, ma chi se ne frega? Io sono a disposizione del mondo il quale, in cambio, ha tutti i diritti di pretendere da me ciò che crede meglio e, magari, di coprirmi pure d’insulti in base alle invenzioni-tormentone di una tribù di psicolabili che spaziano da qualche sedicente scienziato d’incompleta alfabetizzazione a un nanomanipolo di casalinghe inquiete, dallo sciame di seguaci di un minus habens che opera truffe per conto terzi a picciotti cui è stata tolta la lupara perché potrebbero farsi male da soli.

C’è, poi, tutta la lunga lista di chi pretende da me una conferenza, naturalmente a titolo di favore (“siamo un comitato senza soldi*”) e al cospetto di una dozzina di parenti (“qui da noi non c’è sensibilità*”).

Cari signori, io sono stato abbandonato e questa è una scelta vostra che io rispetto. Se avete valutato che io meriti di essere lasciato sull’autostrada come un cane il primo d’agosto, io accetto la vostra valutazione. A questo punto, però, siate almeno coerenti e piantatela d’importunarmi. L’“occhiata” fatela dare dai vostri esperti e le conferenze da chi saccheggia Internet. Non avrete difficoltà a trovare dove approvvigionarvi.

Finalino buffo che risale a qualche settimana fa. Mi telefona il vicesindaco donna di un paesotto del Centro-Sud e mi chiede la solita consulenza. “Non abbiamo denaro a disposizione, però, – mi dice – perché il budget lo abbiamo speso con due ingegneri che non hanno combinato niente.” Appunto.

 

*tormentone