Stiamo perdendo

Fino a che le gambe hanno retto sono stato un discreto atleta. Non certo un fuoriclasse. Anzi: lontanissimo dall’esserlo.

La mia condizione mi ha fatto collezionare tantissime sconfitte e, tra l’educazione culturale che avevo ricevuto e l’esperienza che mi ero fatto, ho imparato ad accettare di perdere e, anzi, ho imparato a riconoscere il valore dell’avversario.

Ora sto perdendo. Lo vedo. Non mi piace affatto, perché, comunque, perdere non mi piace, ma lo accetto e riconosco che i farabutti che mi stanno surclassando, almeno nella loro criminalità, sono bravissimi. Lo sono perché, per arrivare dove sono arrivati loro occorre davvero essere fuori dell’ordinario.

Solo delle menti diabolicamente superiori sarebbero riuscite a far passare stravaganze ridicole come la cosiddetta “immunità di gregge” o, in un non troppo lontano passato, a convincere governi interi che erano in corso pandemie e che occorreva acquistare, come, del resto fu fatto, centinaia di milioni di dosi di brodazze etichettate come vaccini. Brodazze, in un certo senso per fortuna, in grandissima parte finite poi nelle fogne.

Ora, forti di un’esperienza che dimostra come il popolo sia fatto in soverchiante maggioranza da imbecilli, diventati tali grazie ad una cottura perfettamente ideata e condotta, si è messa in scena una farsa che solo qualche decennio fa sarebbe stata impensabile, e lo si è fatto a livello planetario. Solo restando confinati al nostro buffo paese, da parecchio tempo noi abbiamo un parlamento che siede a Roma al di fuori della legalità. I personaggi che lo compongono legiferano facendosi beffe della Costituzione, delle leggi in vigore e di una serie di trattati internazionali che l’Italia ebbe a sottoscrivere entusiasticamente come sempre fa dove c’è da fare chiacchiere e non fatti. Quando si tratta di temi sostanziali, l’opposizione è del tutto indistinguibile dalla maggioranza. Sono stati costituiti comitati istituzionali di personaggi (pagati) travestiti da scienziati o, in mancanza anche della minima traccia per far passare la truffa, di personaggi (pagati) investiti a capriccio del potere di censurare a loro totale discrezione qualunque voce possa anche solo vagamente infastidire il regime. Illegale? Ovviamente. Grottescamente ridicolo? Pure. Ma che importa? Decine di milioni d’imbecilli arrivati a fine cottura sono entusiasti di essere trattati come animali da reddito e, anzi, sono i più fieri sicari al servizio, non gratuito ma pagante, della dittatura.

Da fuoriclasse che sono, i personaggi dominanti sono riusciti ad imporre follie come il cosiddetto lockdown, come l’uso delle mascherine o, almeno fino a che qualcuno non si è accorto che così si esagerava, come l’uso dei guanti. Tutto controproducente, ovviamente, se davvero si fosse al cospetto di una pandemia. Ma il fine di tutta quella farsa era e resta altro. Dunque, tutto coerente. E, allora, ecco il capolavoro che supera per virtuosismo l’imposizione del vaccino (ridiamo?) obbligatorio: il controllo. Si è riusciti ad inserire nei cervellini ormai modificati per ricevere davvero di tutto l’idea secondo cui, se si mette il regime in condizione di sapere qualunque cosa di noi, addirittura infilando nel corpo sistemi di controllo a distanza, ci si potrà in qualche modo difendere da una morte mille volte peggiore di quella della peste nera. È evidente che, se da una parte siamo alla più sguaiata presa per i fondelli, dall’altra siamo al pezzo di bravura assoluto.

Arrivati qui, io riconosco la superiorità del nemico ma non mi arrendo ancora.

Un gruppo di amici fonda un partito chiamato Movimento 3V. Io, dopo la brevissima esperienza politica del 2008 e quella di consigliere comunale dal 2009 al 2014, non ho la minima intenzione di candidarmi ma, insieme con mia moglie, offro la nostra consulenza scientifica al gruppo. La offro perché, a mio parere, si tratta dell’ultima possibilità che abbiamo per aggrapparci a qualcosa che galleggia.

Ma no: ecco che qualche individuo in cerca di ribalta e qualche altro con il cartellino del prezzo appeso al collo hanno fondato altri nanopartiti in copia al Movimento 3V, utilissimi al regime perché raccatteranno un po’ di consensi a scapito di chi, almeno a mio parere, avrebbe possibilità di allestire una difesa non solo per noi ma, cosa più importante, per i nostri figli. E, poiché non c’è confine al peggio, ecco che, tra coloro che si fingono anti-regime, c’è chi sta facendo di tutto per diffamare il Movimento, me compreso che del Movimento non faccio parte ma che sono “pericoloso”. Tra questi un patetico vecchietto travestito carnevalescamente da capopopolo di tempi passati. Costui racconta che io avrei rifiutato di partecipare ad una sua adunata oceanica perché pretendevo di essere pagato. A testimonianza, il nostro personaggio porta la responsabile del suo ufficio stampa la quale immediatamente lo smentisce. Chi si aspettasse le scuse del condottiero aspetterebbe invano. Del resto, che cosa mai si può pretendere?

È così che, se mai si andrà alle urne, non cambierà nulla. L’opposizione resterà il sostegno più affidabile per la maggioranza; le regioni saranno governate da ducetti da operetta che, al grido di “Roma o morte!”, magari sognando un ministero, continueranno ad infischiarsi dei limiti che la legge impone loro; nella sua applicazione la legge continuerà ad essere ciò che fa comodo a qualcuno a discapito del resto del mondo; la medicina rimarrà asservita al regime; la ricerca scientifica ormai al lumicino sarà incenerita; l’informazione sarà definitivamente quella di Orwell 1984; l’individuo sarà ogni giorno di più un automa governabile a piacere; i bambini saranno allevati per essere solo carne da macello…

Io ho passato i 71 anni e, se non provvederà il regime, a portarmi altrove sarà il dente edace del tempo. Peccato per chi di anni ne ha molti di meno.