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Smorfia napolitana: 11 ‘e Suricille e 38 ‘e Mmazzate

Ricordo molto bene le battaglie fatte dal presunto centro-sinistra contro le nomine di personaggi "in odore" di inchiesta giudiziaria. Da molte parti del Partito Democratico si sono levati cori in favore delle dimissioni del presidente della regione Sicilia, Totò Cuffaro, per le presunte contiguità con personaggi vicini alla mafia che sarebbero emerse da intercettazioni ambientali condotte dalle forze dell'ordine. Oggi gli abatini del PD nominano come commissario "a tempo determinato" per la gestione dei rifiuti campani l'ex capo della polizia De Gennaro, indagato nell'inchiesta sul G8 di Genova con l'ipotesi di reato di istigazione alla falsa testimonianza. Alla faccia della coerenza e, soprattutto, della trasparenza.

Voglio fare la più semplice e banale delle previsioni: i 120 giorni del commissario non riusciranno affatto a risolvere il problema dei rifiuti campani, ma forniranno una giustificazione al centro-sinistra per silurare definitivamente l'ormai scomodo De Gennaro ed il codazzo di agenti segreti e/o giornalisti che fanno il tifo per lui. Inoltre forniranno lo spunto a Bersanetor "The inceneritor man" per dare il via alla costruzione di inceneritori che, senza una adeguata politica di raccolta differenziata dei rifiuti, serviranno a far aumentare leucemie, linfomi non Hodgkin agli sfortunati che abiteranno nel raggio di oltre 100 km da questi siti e fatturati alle ditte di costruzione degli inceneritori stessi.
Perché il vero problema dei rifiuti, in tutta Italia e non solo a Napoli, non è la mancanza di inceneritori ma l'assurda politica di ostracismo nei confronti della raccolta differenziata. Se il governatore Bassolino, che farebbe assai bene a dimettersi, avesse incentivato ed obbligato la raccolta differenziata 14 anni or sono, oggi non esisterebbe quel mare di merda cancerogena che circonda Napoli e dintorni: una buona parte andrebbe negli impianti di riciclaggio per la carta, per le plastiche e per i metalli; la parte umida andrebbe negli impianti di compostaggio e soltanto una bassa percentuale finirebbe nei forni crematori tanto cari ai "progressisti del Sì" ed ai "politicastri del fare".
Ma una politica del genere ha due grossi difetti: il primo è che non consente alla camorra di guadagnare ingenti somme dalla gestione clandestina dei rifiuti tossici, stoccati in aree assolutamente non protette, inviati da ditte dislocate in quelle regioni del nord che oggi si rifiutano di dare solidarietà ad i napoletani, con enorme danno per la salute dei cittadini. Il secondo difetto è che impedisce il business delle costruzioni delle centrali di termovalorizzazione gestite dagli amici degli amici: i nuovi capitani coraggiosi. Ed anche qui la camorra vedrebbe decurtato uno dei suoi affari più redditizi: l'inserimento di ditte gestite da propri prestanomi all'interno delle gare di appalto per l'aggiudicazione della costruzione degli inceneritori.
Chi se la prende con i Verdi, con gli ambientalisti e con chi, come me, ha semplicemente a cuore il territorio e la salute dei cittadini, mente sapendo di mentire e copre le vere responsabilità politiche e giudiziarie di una classe politica incompetente e debole, per non pensar di peggio, nei confronti della criminalità organizzata. Una classe politica che non sa far di meglio, per combattere la camorra, che mandare un'indagato dalla Procura della Repubblica per presunto depistaggio ed induzione alla falsa testimonianza. Con tanti ringraziamenti da parte della criminalità organizzata.
P.S.: Notizia della buona notte.
"Rifiuti: De Gennaro puo' aprire altre discariche oltre alle 4 gia' previste."
Garbage macht frei.
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