Le vostre domande

Sicurezza lavoratori

 Preg.mo Professore,sono dipendente di una nota Azienda pubblica che si occupa della protezione dell’ambiente.Per motivi che spero comprenderà, al momento, non posso dire il mio nome.Da circa 9 anni mi occupo del monitoraggio del PM10 nella provincia di una grossa regione del nord.Nei primi anni il monitoraggio avveniva avvalendosi di campionatori Andersen, sostituiti da campionatori Tecora.Nella mia attività è compreso il prelievo, la pesatura e la punzonatura dei filtri prima e dopo il campionamento.In questi giorni mi è sorto il fondato sospetto che non fosse stata effettuata la valutazione dei rischi inerente la mia attività.Fino ad adesso non ho utilizzato alcun tipo di dispositivo di protezione individuale. La lavorazione dei filtri è avvenuta senza aver preso alcuna precauzione.Ho effettuato una ricerca mirata sull’argomento ma, purtroppo, non ho trovato molto.Secondo la Sua autorevole opinione la prolungata esposizione agli inquinanti tipici che compongono il particolato, raccolto in una zona particolarmente critica, possono avermi procurato danni alla salute derivanti dal rischio chimico, batteriologico e radiologico? Che tipo di danni? Da anni non viene effettuata la prescritta sorveglianza sanitaria: a quali esami specifici devo sottopormi? Sono estremamente preoccupato.Grazie anticipate per la risposta    

RISPOSTA

La nota azienda di tutto si cura tranne che della protezione ambientale. Comunque, per poter rispondere, occorre controllare con cura le condizioni di lavoro. Certo che, se per i noti interessi che inquinano gli enti preposti, si continuano a negare cocciutamente verità scientifiche conosciute da secoli, se si continua altrettanto cocciutamente ad ignorare la scienza attuale e se l'impegno è solo quello di falsificare i fatti per potersi intascare qualche quattrino e fare carriera, la situazione è tutt'altro che brillante.