Ammetto di non essere di buon umore. Ho appena finito di rispondere all’ennesima telefonata (la media è di due al giorno più le mail) dell’ennesimo papà che m’interpella a proposito dell’ennesimo bambino probabilmente devastato da un vaccino (stavolta non era il solito autismo ma una paralisi degli arti inferiori e un’encefalopatia). Se da una parte questa persona mi faceva una pena infinita e non potevo non condividere la sua disperazione, dall’altra, lo confesso, la tentazione era quella di mandarlo al diavolo. Se non altro perché aveva telefonato anche stamattina.
“Che cosa c’è nel trivalente?” “E nell’esavalente?” “Devo fare i richiami?” “Che cure devo fare a mio figlio se non lo vaccino?” “Ci sono particelle nel vaccino XY?” “Che cosa devo scrivere per fare ricorso all’ASL?” sono alcune delle domande solite. Quella che mi fa andare in bestia, però, è “Perché avete analizzato SOLO 26 vaccini?”
Cari signori, io mi sono massacrato per analizzare quei vaccini a spese mie. A luglio scorso, stoltamente, per aiutare chi non si ricorda nemmeno di dirmi un frettoloso grazie ho fatto la fesseria di vendere casa mia. Che cosa volete ancora da me? Ho ancora un rene da vendere. Magari…
Ogni analisi mi costa un patrimonio e nessuno di voi è disponibile a separarsi da ciò che, evidentemente, ha di più caro al mondo: un Euro. Le collette che qualche romantico allestisce ogni tanto sono un fallimento: ognuno aspetta che vada avanti qualcun altro per poi rubacchiare i risultati. E, allora, i 26 vaccini tanti sono e tanti resteranno. Se avete problemi, non sono fatti che mi riguardino.
Naturalmente la stessa cosa posso dirla per gl’inceneritori, le centrali a biomasse, i cementifici, gli alimenti…
Ieri sera lo Stadio Olimpico di Roma traboccava di decine di migliaia di tifosi urlanti che assistevano alla ridicolizzazione della squadra locale di calcio. Non ho idea di quanto costassero i biglietti né so quanto costasse compare la trasmissione TV, ma sono certo che anche solo con una piccola frazione di quei soldi di vaccini ne avremmo potuti analizzare a iosa. Lo so, è qualunquismo, ma io sono un qualunquista e nessuno è capace di smentirmi se non arrampicandosi su specchi scivolosi e facendo ricorso a tutta la sua ipocrisia.
Prima che io soccomba alla tentazione di scrivere ciò che penso dei parassiti che pretendono lavoro e informazioni da me (ieri mi ha telefonato un tale che se l’è presa perché non ho analizzato il preparato che lui usa per illudersi di far crescere un po’ di peluria sul suo inutile cranio) scandalizzandosi se faccio notare che non posso mantenere il mondo, mando a tutti la mia preghiera: NON MI TELEFONATE E NON MI SCRIVETE PIU’ SE NON SIETE DISPOSTI A PAGARMI COME PAGATE IL MEDICO, IL COMMERCIALISTA, IL DROGHIERE E COME FATE SENZA BATTERE CIGLIO PER TUTTI COLORO CHE VI PROMETTONO UN DIVERTIMENTO. MILIONARI COMPRESI.
