Regime, facce ride!

P.S. delle ore 11    Una persona che ha letto questo post mi chiede di scrivere un post scriptum che troverete in fondo al testo

Una delle caratteristiche salienti condivise indistintamente da tutte le dittature è la violenza e, inevitabilmente, alla violenza fa seguito immediato la tragedia del dolore. Ma le dittature, se si ha un certo senso dell’umorismo, hanno anche risvolti comici.

Forse si ricorderà quando l’allora presidente del Senato (eletto da chi?) proibì la proiezione del film Vaxxed per salvaguardare l’integrità dei suoi colleghi senatori (eletti da chi?). E forse si ricorderà quando il signor Antonio Tajani, tristemente presidente dei ruderi del Parlamento Europeo, calò con entusiasmo le mutande al cospetto della signora Lorenzin (da gentiluomo non appongo aggettivi) ed impedì non solo a me ma a un tale Luc Montagnier, per inciso Premio Nobel per la Medicina, la possibilità di tenere la conferenza già prevista a Bruxelles, essendoci l’aula parlamentare già stata assegnata.

Di momenti comici il regime ormai globale retto dai quattrini che Big Pharma lascia generosamente scivolare nelle tasche bulimiche di “chi conta” (e per “contare” basta essere appena dei caporali) abbonda.

Gli ultimi sketch sono quasi esilaranti. In questo bizzarro paese, ormai palcoscenico da avanspettacolo, esiste un circoletto di biologi (oggi una laurea non si nega a nessuno) che, comicamente, si fa chiamare Biologi per la Scienza. Come tutto l’apparato di regime, i personaggi che compongono la compagnia sono atterriti da tutto quanto emerge con evidenza crescente a proposito dei vaccini e dei disastri che quei farmaci continuano a provocare. E, allora, che fare? Non resta che il vecchio, collaudato sistema della censura.

Il 22 agosto scorso mia moglie, la dottoressa Antonietta Gatti, pubblicò su Facebook ciò che il Ministero della Salute aveva a sua volta pubblicato a proposito dei casi di poliomielite causati in Africa proprio dal vaccino antipolio. Sì: nessuna sorpresa. I pastrocchi fatti per fabbricare il vaccino hanno creato una nuova forma della malattia. A dirlo è, magari controvoglia, il Ministero stesso. Insomma, siamo nell’ambito più stretto e rigoroso dell’istituzionalità.

Ma c’era pure il fatto che il Ministero aveva già nel 2017 dichiarato che l’alluminio è neurotossico, addirittura usandolo nelle creme da spalmare sulla pelle. Ora la domanda ovvia era: iniettato direttamente nell’organismo, magari dei neonati, che effetto fa? Risposta, stando almeno ai fatti: un toccasana.

Ma è ovvio che una notizia del genere non può essere lasciata alla fruizione dell’enorme clientela, spesso entusiasta, di cui Big Pharma gode e, con lei, tutta la corte dei miracoli che le fa da interminabile codazzo. E, allora, che fare?

Un gruppetto d’imbecilli contatta Facebook chiedendo che la comunicazione venga rimossa. E Facebook che fa? Senza nemmeno chiedersi come mai si chieda di censurare un documento ministeriale, ubbidisce e fa sparire tutto. In piccolo, ma con aspetti più ridicoli, siamo al tema di Vaxxed: tutto ciò che potrebbe ostacolare il business più grande e tranquillo del mondo va eliminato, e chi non elimina con me, peste lo colga!

Ora ci si mette pure un signore principe della Chiesa, tale cardinale Angelo Scola il quale, invece di occuparsi come dovrebbe per mestiere (vocazione?) del lato peccaminoso riguardante i tessuti fetali usati per fabbricare i vaccini, sparacchia comiche enormità su un quotidiano veneto. Che cosa questo signore sappia di vaccini resta misterioso. Ma vabbè: il cristianesimo, miracolosamente, ha superato momenti orribili e con ogni probabilità sopravviverà pure alla comicità imbarazzante di un suo cardinale.

Lasciando da parte i biologi scienziati perché sotto un certo livello è impossibile scendere, riassumo: il Ministero della salute è in qualche modo costretto ad informare che in Africa ci sono casi di poliomielite PROVOCATI DAL VACCINO. Benché la notizia provenga addirittura dal regime, il regime stesso la censura.

Sono certo che troveremo quattro geni pronti a giustificare tutto. Aspettiamo e ci faremo una triste risata.

Caro regime, grazie di esistere e, come si diceva nell’immediato dopoguerra nei teatri di avanspettacolo della provincia laziale, “Facce ride!”

 

P.S. delle ore 11   –     Ciò che mi si chiede è d’invitare tutti i danneggiati da vaccino o i loro famigliari a scrivere al cardinale Angelo Scola per farsi ricevere e per raccontargli qualcosa che forse lui ignora. Se la Chiesa, dopo il suo rumoroso silenzio sui feti abortiti per fabbricare non pochi vaccini, rifiuta anche di ricevere gli ammalati come da opera di misericordia, forse è meglio rivedere un po’ di cose o, almeno, è opportuno che qualcuno che almeno sappia di che cosa parla e non intenda gabbare il prossimo si manifesti. Scrivo questo non per invadere il campo altrui come ha fatto l’illustre prelato ma solo perché, da uomo qualunque, devo capire.