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Quirra e BASF

Per chi conosce il tedesco http://www.zdf.de/ZDFmediathek#/beitrag/video/1698830/Sardiniens-t%C3%B6dliches-Geheimnis . Qui ci sono due minuti su Quirra della dottoressa Gatti a partire dal minuto 19:47.

Per chi conosce l’italiano, invece, e ha voglia di dare un’occhiata a una tra la miriade ormai impossibile da sottoporre a conta delle follie italiote, guardi con occhio critico

http://www.rainews24.it/it/canale-tv.php?id=29286 . In un paio di flash – roba di archivio RAI e non girata appositamente – ci sono anch’io.

 

Anche le tragedie possono avere un lato buffo, e qui il lato buffo è che gli amministratori si succedono l’uno all’altro, si frigge aria e i risultati sono sempre gli stessi: zero. In questo caso l’incompetenza evidente di TUTTI coloro che si stanno “impegnando” in quella farsa tragica che è l’inceneritore BASF di Roma è dimostrata dal fatto che si eviti accuratamente di fare la cosa più ovvia: andare a cercare le tracce dei metalli pesanti, peraltro, in questo caso, ben identificati, nei tessuti patologici, spesso quelli cerebrali, dei morti per cancro. Il perché non lo si faccia potrebbe non essere solo segno d’incompetenza. Continuando a vagolare oziosamente e anche, perché no?, dispendiosamente, tra scartoffie e analisi “di legge” è ovvio che si apre la comoda possibilità di cianciare per tutto il secolo venturo senza spostare di un millimetro la situazione. Cosa, che, magari, potrebbe non dispiacere a chi conta.